Potrei dire che alla fine mi sono fatta coraggio e sono andata nell'aula di danza, che ce l'ho messa tutta e la professoressa mi ha fatto i complimenti, che sono diventata popolare!
Beh, no. Sono rimasta chiusa nel bagno per un po' in realtà.
Dopo un po' vedendo che non c'era nessuno uscii ma scivolai su una pozza d'acqua facendomi male al culo.
<VAFFANCASPIO CHI HA LASCIATO IL RUBINETTO APERTO?!> Urlai a causa della fitta dolorosissima che avevo alla chiappa destra.
All'improvviso entrò Cat.
<Hey, sei caduta?> Mi chiese.
Nooooooo, sai vedendo il pavimento bagnato pensavo che il poverino stesse passando un brutto momento e per questo stesse piangendo. Mi sono seduta qui per consolarlo.
Ma che razza di domande sono?!
<Già, il pavimento è bagnato.> Risposi.
Si avvicinò e mi aiutò ad alzarmi.
<Ti sei bagnata tutta, dovrei avere dei jeans neri da prestarti. Li vado subito a prendere.> Detto questo se ne andò.
Ritornò dopo pochi minuti con un paio di jeans neri. Un po' troppo grandi per essere suoi notai.
Comunque li provai e per fortuna mi stavano bene.
<Grazie, non so come ringraziarti.> Le dissi riconoscente.
<In bibble, ringraziami in bibble ti supplico! Sono in astinenza da bibble ed è veramente dura! NON CE LA FACCIO PIÙ!> Urlò lei triste con gli occhi lucidi.
Ti supplico fai che non pianga! Fai che non pianga!
Pregai tra me e me.
<Io ora non ho i bibble ma se vuoi te li compro più tardi.> Le proposi.
<Grazie!> Urlò abbracciandomi
<Okay, ma ora scollati odio gli abbracci.> Risposi staccandola da me.
<Sei uguale a Jade...> Brontolò lei.
Poi mi fissò meglio e disse: <Però amo i tuoi capelli azzurri! Posso toccarli?>
<No. I miei capelli non si toccano.> Risposi dura.
<Daiii!> Mi supplicò.
<No.> Le risposi.
<Daiiii!!>
<No!>
La campanella suonò e io ne approfittai.
<Devo andare a lezione da Sikowitz, ciao!> Urlai avviandomi verso la porta.
<Anche io ora ho recitazione! Ti accompagno ma fammi toccare i tuoi capelli!> urlò lei inseguendomi.
<HO DETTO NO! I MIEI CAPELLI NON SI TOCCANO!> Urlai correndo via.
<Ti supplico!> Urlò lei correndomi dietro.
Incominciai a scappare correndo per i corridoi con la rossa alle calcagna alla Scooby-Doo, poi scappai e corsi fino all'esterno della scuola.
Iniziammo a correre intorno all'edificio e quando riconobbi la finestra della classe di recitazione mi ci buttai dentro.
Mi fissavano tutti sorpresi.
<È questo quello che intendeva con: "Ora vi faccio vedere delle classiche mosse di Stunt-man nei film sulle spie"?> Chiese Tori a Sikowitz.
<No. Ma complimenti Kamila il tempismo è perfetto.> Si complimentò Sikowitz.
<Grazie.> Risposi massaggiandomi il braccio e alzandomi pronta a dirigermi al mio posto.
All'improvviso si sentii urlare e vidi anche Cat atterrare sul palco.
<Ciao Cat.> La salutò Sikowitz.
<Buongiorno Sikowitz.> Le rispose la rossa alzandosi.
Poi mi vide e urlò mettendosi in ginocchio: <Ti supplico!>
<HO DETTO DI NO!> Urlai alzando la sedia pronta ad utilizzarla come scudo.
Quella ragazza era matta!
<Che sta succedendo?> Chiese Sikowitz sedendosi e bevendo da una noce di cocco.
<Quella matta mi ha inseguita per tutta la scuola pretendendo di toccarmi i capelli!> Spiegai urlando.
Tutti mi fissavano come se fossi io quella matta.
<Ma sono così belli e azzurri! Mi ricordano lo zucchero filato blu! Fammeli toccare!> Mi pregò tendendo la mano.
<Cat, lasciala stare e accarezza la giraffa.> Disse Jade lanciandole una giraffa viola di peluche.
Cat la prese e si mise ad accarezzarla. Io misi giù la sedia e mi sedetti accanto ad André e Cat si sedette davanti a me.
Lei si girò e teatralmente mi disse: <Io ti toccherò i capelli fosse l'ultima cosa che faccio.> Poi si rigirò e continuò ad accarezzare la giraffa.
<Perché?> Mimai con le labbra ad André.
Lui alzò le spalle e sussurrò: <Lei è così.>
Sikowitz all'improvviso si alzò e disse ad alta voce: <Sapete stamattina mi sono alzato e ho riflettuto. Ho notato che in questa classe non c'è mai stata una lezione seria. Così mi sono detto: "Dai, Sikowitz ce la puoi fare! Oggi farai una lezione seria ma allo stesso tempo interessante!" Ma da quanto è successo pochi minuti fa mi sa che è una cosa impossibile in questa scuola.>
<Il latte di cocco le fa male!> Commentò Rex.
<Forse, ma crea una grande dipendenza.> Rispose lui ritornando a bere.
All'improvviso la campanella suonò e io mi diressi verso l'uscita.
Era ora di pranzo ed ero pronta a mangiare quando mi si avvicinò una ragazza.
<Ciao io sono Tori, tu sei Kamila giusto?>
<Nooo, in realtà sono una ricercata e ho dato a Sikowitz un nome falso.> le risposi ironica.
<Ah... ehm, comunque piacere di conoscerti.> Mi disse porgendomi la mano.
<Il piacere è tutto tuo.> Risposi squadrandola.
A vederla sembrava anoressica, ma mangia ogni tanto?
<Adoro quella ragazza.> Disse Jade rivolta a Beck mentre sgranocchiava una carota.
<Ma ti ho fatto qualcosa?!> mi chiese Tori.
<Per ora niente, ma mi stai antipatica di faccia.> Le risposi.
<Aspetta, ma quei jeans sono miei!> Commentò Jade.
<Ah, non lo sapevo me li ha dati Cat.> Risposi.
<CAT!> Urlò Jade.
<Era tutta bagnata volevo soltanto aiutarla.> Rispose lei facendole gli occhioni.
<Ve bene, senti Kamila ti va di sederti con noi?> Chiese Jade.
<Per me va bene.> Le risposi e mi misi a seguirli fino al loro tavolo.
Dopo un po' arrivarono anche Robbie ed André.
<Hey, c'è una nuova arrivata. Come ti chiami Baby?> Mi chiese Rex.
Guardai Robbie negli occhi e gli dissi: <Io mi rifiuto di parlare con un pupazzo, capito?>
<Non sono un pupazzo!> Urlò Rex.
<Shh, non chiamarlo così lo detesta.> commentò Robbie.
<Affari di quella marionetta.>
<Non sono nemmeno una marionetta!> Urlò Rex lamentandosi.
<Ti ci abituerai.> Mi disse André.
<Ma c'è qua qualcuno di normale?> Gli domandai.
<Lo sapete che c'è chi crede che le celebrità sono tristi ed oppresse perché ogni giorno sono in migliaia di foto e in queste viene rinchiusa una parte della loro anima?> Disse Jade.
<Credo che questo risponda alla tua domanda.> Mi rispose André.
Ma io tanto ero tranquilla. Avevo visto di peggio.
<C'È UN CALABRONE!> urlò qualcuno.
Come non detto...
All'improvviso si scatenò l'inferno. Tutti urlavano e scappavano via, e poi c'era Jade che urlava a pieni polmoni alle gente: <UCCIDETELO BRANCO DI CONIGLI!>
Cat si era accucciata sotto il tavolo e si dondolava sussurrando: <Sono al sicuro nel mio letto... Sono al sicuro nel mio letto...>
All'improvviso Jade prese un vassoio e con forza lo sbatteva contro il tavolo senza fermarsi.
Tutti si era fermati e all'improvviso Beck si avvicinò a lei fermandole le braccia e dicendo: <Calma, calma, credo che lo hai ucciso.>
Ci avvicinammo tutti lentamente al tavolo e notammo che in realtà era una mosca...
André si girò verso di me e disse facendomi ridere: <Benvenuta alla Hollywood Arts una scuola piena di matti!>
Infondo è una scuola bella. Strana ma bella.~Spazio Autrice~
Ci ho messo un po' di tempo per pubblicare, ma alla fine l'ho fatto! Siete felishi?
*si sentono delle persone urlare no*
*le tirano dei pomodori*
Okay, me lo merito sono una persona orribile.
Sciauu!
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Se frequentassi la Hollywood Arts
HumorCome dice il titolo, in questa storia racconterò cosa succederebbe se una iellata incapace come me, frequentasse la Hollywood Arts. Buon divertimento! :3