Erano le dieci di sera passate da poco , ed io ero di fronte al mio condominio. Il clima era calmo e se non fosse stato per gli automobili e per i camion che ogni tanto passavano, si sarebbe detto che vi era un silenzio gradevole , quasi celestiale ma nello stesso tempo agosciante e deprimente. Entrando in casa mi resi conto che non vi era nessuna traccia di lei , l'armadio era vuoto , le sue foto sparite , rimaneva ciò che non mi avrebbe fatto pensare a Elisabeth.
Ero solo, completamente solo in questo piccolo, vuoto e isolato appartamento a pensare a quanto ero felice nel rispecchiarmi nei suoi occhi e nel ritrovarla a casa ogni sera.
Mine mi aspettava tutti i giorni, seduta sul divano letto e quando mi vedeva entrare mi faceva un cenno e se ne andava velocemente in cucina a preparare la cena. Già da lì potevo capire di quanto le facevo paura e del terrore che aveva nei miei confronti.
In questi sei anni passati in carcere credo e ho la certezza di essere cambiato. Ho passato molti giorni a chiedermi perché sono stato così stupido nel pensare che ciò che mio padre faceva a mia madre fosse giusto , nel credere nell'inferioritá delle donne e nell'accusarle di ogni debolezza e difetto di noi uomini.
In questi anni non ho solamente capito i miei errori ma anche compreso chi fossero le poche persone che ci tenevano a me e che in questi duemilacentonovanta giorni hanno fatto di tutto per starmi vicino. Loro sono : mia madre Cristine , mia nonna Enriquetta , la mia cara sorellina Jolié , il mio amico d'infanzia Jason e la migliore amica di Elisabeth nonché la mia adorata vicina Lucy .
Perché mine non é nella lista mi chiederete.. ?
Avrei voluto la sua presenta in questo elenco di persone , ma non la rividi da quel giorno in cui mi arrestarono e me la portarono via. Lucy mi disse che attualmente convive a dieci chilometri dalla mia città con il suo amante , un'insegnante di ingegneria. Perché se n'e andata? Lei sapeva bene del mio comportamento agressivo molto prima che iniziassimo a convivere. Ahhh ! quanto mi fa male ciò , proprio adesso in cui mi redo conto di provare un sincero e profondo amore nei suoi confronti. Non l'avevo mai amata cosi tanto! I miei pensieri vennero interrotti dal suono del mio cellulare. Era Lucy , decisi di rispondere nonostante volevo stare per conto mio.
"Ehi Oscar , tutto bene?"
"Ciao Lu . Sto bene grazie, te?" Le rispondo guardandola dalla mia finestra alla sua.
"Spero di non disturbarti "mi disse con un tono di voce nervoso.
"Ma vaaa lucy. Non stavo facendo niente di importante. "
"Bene. Ti va di venire a fare colazione da me domani? Ho bisogno di parlarti di una cosa importante.. " mi disse balbettato.
"Certamente" le risposi "Basta solo che mi prepari un buon caffè macchiato e i tuoi buonissimi brioches " dissi ridacchiando un pó.
"Nessun problema! Mi mancava la tua voglia delle mie brioches" la vedevo saltare di gioia come una matta. "wow! Come mai così felice "ridi "in che senso così felice "mi risponde lei.
"Ti sto guardando dalla mia finestra"
"Ah , non ci posso credere. Adesso ti saluto é appena arrivata mia madre a trovarmi"
"Va bene. Ci vediamo domani"
"Si. Buonanotte oscar "
"Buonanotte"
Lucy ha una voce così bella , dolce, sensuale che mi fa pensare a mia nonna che attualmente si trova in ospedale.
Vorrei davvero sapere che cosa mi vorrà dire domani..
Odio quando mi deve dire qualcosa di importamte ma aspetta al giorno successivo, mi fa salire l'ansia...
Dopo aver terminato di sistemare le mie cose , decisi di andare direttamente a letto nella speranza che "il domani" arrivi subito.
Ho la sensazione che passerò una lunga notte ...
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ENDLESS LOVE
RomancePaura, sofferenza, lacrime, erano le uniche emozioni che vedevo nel suo volto pieno di rossori. Mi piaceva picchiarla , sgridarla , insultarla e sbatterla contro il muro fino a quando smetteva di urlare e piangere , perché mi dava l'idea di essere...