Capitolo due

7.7K 145 1
                                    

(LOGAN)

Il tempo non era dei migliori oggi. Guardo verso Lucas e Ricky.
-Che ne dite di andare?- mi stavo annoiando.
-Buona idea.. senti.. Abby è in casa?- domanda.
-Non so.. ma credo di sì, non esce mai- alzo le spalle chiedendomi cosa voleva da lei. Non disse più niente. Ci salutò e se ne andò.
-È proprio cotto!- fa Lucas prendendo il telefono.
-Dici che ci va?- domando.
-Non credo. L'ultima volta mi ha confessato che lei si è tirata indietro- ridacchia. Che sollievo.
-Uhm.. non mi convincono in questo periodo.. ne Ricky ne Abby- confesso buttando la testa all'indietro.
-Perché?- mi guarda serio.
-Non so.. mi sembrano strani tutti e due-
Soprattutto lei. Ieri mi sembrava triste e nervosa. Vorrei capire il motivo o forse provarci ma mi tiene lontano. È sempre fredda e distaccata con me. Non che io sia carino con lei. Salgo in macchina tornando a casa e la ritrovo sul divano con in mano un libro. Strano.
-Ciao- dico appoggiando le chiavi. Non risponde. Quanto mi fa incazzare.
-Ho detto ciao- ripeto togliendomi la giacca.
-Puoi dirlo fino a domani che non mi interessa- sbuffa sottolineando. Simpatica la ragazza.
Mi siedo di fianco a lei guardandola. Era bellissima. Indossava un maglione scuro con dei jeans tutti strappati. I capelli gli aveva raccolti in una coda tutta disordinata ed era struccata. Dalla descrizione sembra uno zombie ma credetemi che era ben lontana da quello. Era semplicemente perfetta.
-Che studi?- mi passo una mano nei capelli.
-Letteratura inglese- continua a fissare quelle pagine e io continuo a fissare lei.
-Tanto tu hai qualcuno che ti aiuta in questa materia- ridacchia riferendosi alla Stewart.
-Sei gelosa?- domando guardando le sue labbra rosacee. Posa il suo sguardo su di me.
-Ma stai scherzando?!- alza il sopracciglio destro.
-Forse.. o forse no- non so che mi prendeva ma ero troppo preso.
-Hai bevuto?- inizia a preoccuparsi.
-No, Abby!- scoppio a ridere per la sua ingenuità.
-Sei strano.. devi annoiarti a morte se cerchi di parlare con me- torna al libro. Credeva che l'odiassi ma non sapeva niente di me, niente.
-Infatti- mi alzo andando di sopra.

(ABBY)

Lo guardo salire le scale e guardo tutta quella bellezza. Può una persona essere così bella? Santo cielo. Cerco di non distrarmi ma quando si tratta di lui, risulta molto difficile. Sospiro e maledico Dio per aver fatto incontrare mia madre con suo padre.
-Tesoro, stasera vengono a cena i nuovi vicini.. mi aiuti con il dolce?- chiede mia madre.
-Certo- sospiro buttando il libro sul tavolino.

Questa cena si rivelò più noiosa di quanto credessi. Il figlio di mezzo degli Stewart continuò a fissarmi per tutta la cena. Che nervoso.
-Beh che ne dici di portare Liam a fare un giro della casa, Abby?- mia madre mi guarda sorridendo. Sapevo benissimo cosa voleva dire quel sorriso. Brutta idiota! Mi alzo e il tipo mi segue.
-Avete una casa bellissima- fa con voce timida.
-Beh è del compagno di mia madre..- sorrido.
-Anche vostra dato che ci vivete- mi fa notare. Già, ha ragione.
-Questo è il giardino- apro la porta di dietro.
-Bellissimo.. come te d'altronde- oh no!
Cerco di sorridere ma appena sento la sua voce mi blocco.
-Era da dire visto che non gli hai tolto gli occhi di dosso in tutta la sera- si sgranchisce la voce.
Liam rimane di sasso e io pure.
-Logan!!- lo guardo male.
-Che c'è? Non mi faccio scappare niente, io- sorride al ragazzo vicino a me.
-Vedo- fa lui imbarazzato. -Beh io torno dentro- continua varcando la porta.
-Mi devi un favore- mi guarda con un sorriso sornione.
-Credi di essere stato gentile?- lo spingo.
-Non ho detto niente di male- alza le spalle. Lo insulto andandomene ma lui mi ferma mettendomi contro il muro. Il cuore mi va in gola. È vicino. Sento il suo respiro su di me e il suo profumo così buono.
-Mi.. devi.. coprire..- balbetta guardandomi le labbra e poi gli occhi. Le mie gambe tremano. Non riesco a dire niente. Sono come ipnotizzata dal suo tocco e dal suo sguardo.
-Hai capito?- domanda passandomi un dito nelle labbra. Che stava facendo? Faccio segno di sì.
-Avevi.. qualcosa- fa riferendosi al gesto.
-Dove vai?- oso chiedere volendo rimare ancora per qualche secondo così.
-A ripassare qualche lezione- scherza riferendosi a quella stronza. Il sangue mi ribolle così da liberarmi da lui. Non dovevo far vedere che mi dava fastidio ma non potevo farci niente. Lui mi riprende bloccandomi ancora tra le sue braccia.
-Però non credo che voglia andarci, adesso- continua a fissarmi le labbra. Che diavolo?! Torna in te Abby!! Non volendo usare la testa, mi aggrappo al suo collo, mi alzo in punta di piedi e sfioro le sue labbra. A quel contatto, lui stringe i pugni. Torno con i piedi per terra sfilando le braccia da lui vergognandomi e maledicendomi allo stesso tempo. Passo sotto alle sue braccia correndo dentro mentre lui rimane in quella posizione.

Il mio "fratellastro". Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora