You'll Be Mine♡

Capitolo 2

Denny.

Erano giorni che continuavo a vedere ragazzi venire in ospedale, ed essere respinti dalla nonna di livy.

Che problemi poteva aver avuto ?
Mi spiaceva perché sembravano persone per bene.. eccetto uno, che mi irritava anche solo a guardarlo.

Insomma, il classico " sono bello e me ne vanto"  .
Ma forse, non aveva capito che nella vita, oramai la bellezza contava poco e niente.

Restavo sempre perplesso, la vedevo li in piedi che guardava al di fuori dell'ospedale, ero curioso e non dovevo, ma insomma..
Prima o poi doveva capitarmi no?

《Come mai non torna mai a casa?》

La domanda mi era uscita da sola, senza averla programmata.
La nonna si voltò verso di me, sorridendo.
In effetti non avevo mai visto altri parenti o anche solo i genitori di livy...

《Curioso ragazzo?》

Si.. Ma forse dovevo farmi gli affari miei

《Chiedo scusa.. era solo una semplice curiosità . . Vedo sempre lei qui pronta a difendere livy come se fosse una figlia 》

La signora si avvicinò a me, con un'andatura lenta e disinvolta.
Da vicino potevo ben notare  i segni della sua anzianità.
Mi faceva ricordare tanto la mia, quando ancora era al mondo. Sempre pulita e profumata , impeccabile con il trucco ma sobria , e molto giusta.

《Vedi denny, purtroppo ci sono varie cose che ancora non sai di livy, e che giustamente non spettano a me raccontarti, per questo ti chiedo cortesemente di starle vicino.. Non vuole nessuno accanto, ha passato un bruttissimo periodo.. Non si fida di nessuno e difficilmente trova qualcuno simpatico.. tu sei entrato oramai nella sua lista dei buoni》

Sorrise ancora, mostrando i denti bianchissimi e le fossette rugose.

Voleva che l'aiutassi, ma quanto ero pronto io?
Dopo tanto tempo, non credevo di essere in grado di poter gestire una donna, di poterle stare accanto , ma con lei, sentivo di avere qualcosa di particolare, un legame strano, anche se la conoscevo da pochissimo..

《Sapessi quante cose sono accadute a me, deve credermi , oramai non ho più niente da dare.. 》

La nonna mi guardò  in modo strano, E poi fece una cosa..
Una cosa che mi lasciò  perplesso.. qualcosa che da tempo nessuno faceva piu..
Mi diede una carezza sul viso

《Figlio mio, sai quanto amore e quanta gioia ancora puoi dare ? Non conosco la tua situazione, ma sei giovane.. Non ti fermare , non ti bloccare.. credimi, vivi la vita finché puoi , è  una sola》

Sorrise ancora e si girò  per andarsene. Quelle parole mi facevano riflettere.. Lucy se ne era andata, e non aveva potuto vivere.. Perché non dovevo farlo più io?

Bisognava vivere, bisognava continuare a respirare a gioire di ogni cosa.. eppure quando mi capitava, mi allontanavo per evitarlo..

《Aspetta.. Come ti chiami?》

La signora si fermò e si voltò  nuovamente verso di me..

《Sono Anita, caro Denny! A presto 》

Anita.. che bel nome , aggraziato proprio.

Sorrisi , forse per la prima volta dopo tempo, e me ne andai cercando di far chiarezza sui controlli delle camere.
Per andare nella 103, dovevo per forza passare dalla sua..

Così lo feci, senza pensare

《Denny ciao》

Cazzo, mi aveva beccato.
Mi fermai per mezzo secondo e mi girai verso di lei.
Verso la sua voce melodica.

《Livy.. ci vediamo tra poco che passo per il controllo》

《Ok ti aspetto 》

Perche' era sempre così sorridente?
Perché nonostante il dolore che sentiva, nonostante la non gioia che sentiva..
Come faceva? La ammiravo! Tantissimo direi..

Nella stanza 103, un signore era in fin di vita..

《Signorino..》

La moglie stava dormendo nella sedia accanto a lui, e mi sentivo male a vederla cosi..

《Mi dica pure》

《Non è  che magari potrebbe staccarmi tutto? Non ce la faccio più a soffrire.. E mia moglie non merita questo 》

No.. Non potevo farlo, potevamo salvarlo, insomma , perché voleva morire ? C'erano persone  che avrebbero pagato, che hanno lottato per la vita.. Lucy....

《Senta, se vuole posso farla sdraiare sul lettino di fianco al suo, Ma non mi chieda di ucciderla. Non ne sono capace, sua moglie è  speranzosa, e noi lo siamo con lei.. 》

L'anziano abbassò la testa e annuì.
Mi spiaceva per lui, ma ancora di più per lei.
Così sistemai il letto e senza fare troppo rumore la feci sdraiare svegliandola.

《Grazie ragazzino, davvero , speriamo di uscire presto da qui》

《Faremo il possibile per far si che ciò avvenga》

E me ne andai chiudendo la porta e pensando a quanto la gente soffriva continuamente , a quanto in questo posto c'era difficoltà nel sopravvivere , ma d'altronde lo avevo deciso io, dopo Lucy avevo voglia di aiutare la gente, di salvare magari qualche vita anche se non in prima persona.

Entrai nella stanza di livy non pensando a nulla.
Quel pantaloncino  era così sexy, che era quasi impossibile non notarla..

《Denny! Buongiorno! Come mai sembri triste ?》

Ma che poteri aveva ? Ogni volta riusciva a guardare oltre.

《Nulla, solo dispiaciuto per il Signore dj fianco.. Non è  in una buona situazione.. la moglie continua  a sperare in un miglioramento》

《Oh..mi dispiace.. il dottore invece ha detto che tra un paio di settimane mi manda a casa... Anche se in realtà non so se voglio andarci.. Non so se voglio vedere i miei amici.. ne nessuno》

Si stava aprendo?
Forse era il momento buono, forse mi avrebbe spiegato cosa fosse successo..

Era troppo carina, troppo intrigante , non potevo.. Non potevo proprio prendere confidenza con lei..

《Posso sapere perché ?》

Ecco la domanda cruciale.

Mi avrebbe risposto ?
《Hanno fatto qualcosa che mi ha portata a stare male.. più di questo non posso dirti , ma sappi che se sono qui dentro è  perché loro, volendo fare una cosa bella per me, ne hanno fatta una negativa..》

Bene, quindi gli amici, avevano fatto una specie di sorpresa o qualcosa di bello a lei, e poi aveva fatto un incidente ? E si era fatta male? Ottimo; che potevano aver fatto?

《Okay, credo che mi accontenterò 》
《E tu? Perché sei sempre solo? Non ti vedo mai parlare con nessuno, ne co  qualche ragazza.. mi fa troppo strano anche che tu lo stia facendo con me.. che è  successo? Un bel ragazzo come te senza fidanzata?》

E li, non ce la feci.
Uscii dalla stanza, senza pensare senza considerare ciò che avrei potuto creare dopo.
Stavo male, perché una serie di pensieri mi avevano affollato la mente.