MEETING (Lashton)

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Erano le nove di sera, il cielo era già scuro.
Ashton era nella sua auto, cercando un bar o un locale in cui passare la serata.
Tra le luci dei lampioni notó un cartello stradale che indicava un certo 'Meeting Bar'.
Il ragazzo non diede troppo peso allo strano nome...
'é pur sempre un bar' pensó lui.
Arrivó al parcheggio, lasció lí la sua Rolls Royce nera, e prima di entrare notó la grande scritta in neon viola sull'ingresso che indicava, come il cartello, le parole 'Meeting Bar'.
Prima di entrarvi ripensó ancora che fosse un locale come un altro.
Sistemó i suoi capelli e la sua giacca, e spinse il portone d'ingresso.
Il forte odore d'alcool lo colpí subito, insieme alle strane figure che si aggiravano nella stanza.
C'era gente che pomiciava senza sosta sulle poltrone di pelle poste intorno ai vari tavolini , ragazzi che fumavano e addirittura persone che di certo non si limitavano ad un bacio.
La musica era alta, Ashton si fece trasportare dal ritmo e inizió leggermente a muovere la testa .
Prese un drink, e si sedette lí , in un tavolino come un altro.
Bevve il liquido tutto d'un fiato ed infine  sospiró frustrato.
'Non puó continuare cosí' sbuffó.
Era arrabbiato del fatto che, ogni sera, alla stessa ora andasse in giro per bar cercando qualcosa da bere o qualcuno con cui parlare.
Quella sera ancora nessuno aveva notato la sua presenza.
E intanto Ashton stava lí, a guardare le altre tante persone che si divertivano.
Poi, qualche minuto dopo un ragazzo alquanto strano,  con dei capelli verdi ed un paio di piercing si presentó davanti a lui.
-Non ti preoccupare amico, sono sicuro che qualcuno entrerà da quella porta e poggierà il suo culo su questa sedia.- disse il ragazzo divertito. Ma secondo Ashton l'uomo era stato fin troppo grezzo con lui : era un ragazzo che frequentava gente per bene, non rozza.
-decideró io se si siederá o no! -sbottó il riccio sbattendo contro il tavolino il suo bicchiere vuoto.
- Si vede che sei nuovo di qui - disse sospirando lo strano ragazzo, bevve un sorso del suo Tequila prima di continuare.
- Il club d'incontri non chiede preferenze su chi dovrà parlare con te - .
Ashton era assai confuso, e questo non gli piaceva affatto.
Aveva iniziato a chiedersi in che razza di locale fosse capitato ma, quando la porta d'ingresso si aprí, smise di cercare delle risposte.
Un ragazzo biondo rapí la sua attenzione. Tra tutta quella gente vide solo lui.
Il ragazzo camminava timidamente nella sala, quasi come se non sapesse dove si trovasse.
Si avvicinó al tavolo del riccio , come se stesse cercando proprio lui.
Ashton notó il suo ben vestirsi, le sue labbra rosee, ed I suoi occhi.
I suoi bellissimi occhi.
Un paio di pozze blu che subito entró in contatto con gli occhi del ragazzo che gli stava davanti.
- p-posso sedermi ?- il biondo chiese timidamente indicando la sedia accanto a quella di Ashton.
Lui in risposta non disse niente, accennó ad un movimento della testa come a dire 'si' .
- Ashton Irwin - il moro esordí, dopo aver ordinato un'altro drink.
- Luke - il biondo parló in risposta.
- Luke Hemmings - continuó allargando il nodo della sua cravatta.
Ashton comprendeva bene la sua agitazione. Magari anche Luke non sapeva dove si trovava.
- Prima volta anche per te amico ?- Ashton chiese divertito prendendo un sorso dal suo Alcolico .
- eh? Si....veramente non so neanche come sono entrato qui, insomma. - Luke si grattó la testa imbarazzato.
- due ragazzi che si ritrovano in un luogo ambiguo e non sanno neanche come ci sono finiti...che strana storia, non trovi?- disse divertito Ashton guardando con attenzione il ragazzo davanti a lui.
- Giá - gli occhi di Luke esitarono a cercare quelli di Ashton, quasi come se temessero un contatto con essi.
La tensione intanto stava aumentando tra loro, e sembrava che anche le altre persone presenti nel locale lo avessero notato .
- Balliamo ?- lo stesso Ashton, come Luke d'altronde, si stupí della domanda.
Quella sera Ashton sentiva che qualcosa sarebbe successo, non sapeva quando o perché.

Sapeva di certo che da quella sera, quel ragazzo biondo non sarebbe stato piú un semplice sconosciuto .

I due si alzarono e camminarono verso un posto piú calmo, magari con poche persone.
Mentre si muovevano, nessuno dei due riusciva a tenere gli occhi sull'altro: erano ancora troppo presi dall' agitazione che avevano scatenato tra di loro.
Una nuova canzone, questa volta lenta, si udí nella sala.
Quasi a farlo di proposito.
Non sapendo cosa fare, Ashton inizió a camminare lentamente verso il corpo dell'altro .
Luke non sapeva cosa stava facendo il riccio, ma non indietreggió.
I due dopo pochi minuti si ritrovarono faccia a faccia, scrutandosi profondamente negli occhi.
- hai degli occhi davvero belli...Luke- Ashton commentó tranquillamente, mentre le guancie dell'altro ragazzo si colorirono interamente di rosso.
Il riccio poggió delicatamente le mani lungo I fianchi del biondo, iniziando a muoversi lentamente.

Non c'era piú alcun vociare, non c'era piú alcuna musica, non c'era piú alcuna paura. Ora c'erano solo loro.

Pian piano, anche Luke poggió le mani sul corpo di Ashton , e piú precisamente sulle sue spalle, che trovó davvero muscolose.
Nonostante al riccio sembrava piacere Luke, lui aveva paura , aveva paura che Ashton non lo avesse accettato .
Non avesse accettato i suoi timidi occhi che cercavano di sfuggire ad ogni contatto.
Non avesse accettato il rossore delle sue guance ogni volta che lui avesse poggiato i suoi bellissimi occhi nocciola sui suoi semplici occhi celesti.
Non avesse accettato quella piccola esitazione ad ogni suo movimento.
Non avesse accettato il suo amore.

I loro passi si fecero sempre piú lenti, i loro corpi piú vicini, u loro respiri piú affannati.
E all'improvviso qualcosa successe: una cosa che nessuno dei due si sarebbe aspettata dall'inizio.
Ora le loro labbra non erano piú distanti, le loro lingue danzavano trascinati dalla melodia dell'amore.

E alla fine si, i due avevano capito che, quella sera, capitare in quello strano bar o club che sia non era stato uno sbaglio.

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