Capitolo 5.

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Fa caldo. Sembra di stare in un forno. Intorno a me c'è solo cenere. Dove mi trovo? Sopra la mia testa c'è un'enorme bolla di fuoco e accanto a me Angie, che mi dice di non arrendermi e che lei è sempre stata con me. Non vedo nessun altro. Siamo sole.

- "Cosa ci faccio qui?"

- "Stai cercando di metterti in contatto con una parte di te che non è più tua"

- "Non capisco..."

- "Vedi, questo è il luogo in cui sei morta e una parte di te è rimasta bloccata in questo posto. Hai bisogno di recuperarla"

- "E tu cosa ci fai qui?"

- "Sono qui per aiutarti"

- "Perché dici che una parte di me è rimasta bloccata in questo posto?"

- "Pensaci. Qualcosa manca nella tua vita, piano piano stai recuperando i tuoi ricordi ma questo non basta, hai bisogno di tutte le tue forze per riuscire a compiere il tuo destino."

- "Il mio destino?"

- "Guarda"

Davanti a noi appaiono migliaia di Lumus e Oscuri. Vedo la battaglia che si è tenuta nel vulcano, vedo Lumus cadere in pozze del loro sangue. Vorrei fare qualcosa per aiutarli ma non posso fare niente. Non sono veramente qui. Vedo me stessa correre contro quella che dovrebbe essere mia madre, vedo battermi con tutte le mie forze e alla fine sollevarmi in volo e andare a rompere la bolla che trattiene la lava. Mi vedo morire.

Mi sveglio in un bagno di sudore.

Questo non va bene. Probabilmente i primi sintomi di uno squilibrio mentale stanno iniziando a palesarsi nella mia mente.

Esco dalla mia camera e vado a cercare Christian. Ho bisogno di una faccia amica e rassicurante. Lo trovo in camera sua mentre sta guardando assorto oltre la finestra. Appena sente il rumore della porta si gira verso di me.

- "Anouk, tutto bene?"

- "Si... cioè... non proprio"

- "Cosa è successo?"

- "Nulla di grave. Ho fatto un brutto sogno."

Si sposta per permettermi di raggiungerlo sulla cassapanca di fronte alla finestra. Quando mi siedo osservo le mie mani mentre inizio a torturarmi una pellicina che non vuole staccarsi.

- "Ti va di parlarne?"

- "Vorrei parlartene, ma ho paura che farai finta di niente come al tuo solito e cambierai argomento."

- "Perché non ci provi lo stesso?"

Mi volto verso di lui e mi perdo nei suoi profondi occhi verdi.

- "Riguardava il vulcano. La battaglia che c'è stata."

- "Tu... ricordi qualcosa?"

Non ho ancora detto niente a Christian sui miei ricordi ma adesso non posso più tenerlo nascosto. Ho bisogno di risposte che Noah non può più darmi.

- "Si."

Chiude gli occhi, non riesco a decifrare la sua espressione ma sembra affranto. Noto il suo respiro che si è fatto affannoso e la sua postura rigida.

- "Cosa ricordi?"

- "Vedi, in realtà ho molti ricordi ma sono confusi. Ho bisogno che mi aiuti a colmare alcuni vuoti"

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