Parte 3

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1991

Erano passati 2 anni dal mio arrivo all'istituto, ormai mi ero abituata a questo posto e devo dire

che infondo non era tanto male, Derek mi aveva insegnato la maggior parte delle cose, ma io mi

ero anche informata da sola, adesso lui aveva 17 anni era grande ormai...

Ero diventata brava con qualsiasi arma, ma la mia preferita erano i coltelli; già i coltelli erano la

mia specialità non mancavo mai il bersaglio lo centravo sempre, devo dire che mi vantavo anche

po' di questa mia abilità.

Thresh non era cambiato, era sempre bellissimo, adesso aveva 14 anni e io 12 adesso ci siamo legati

ancora di più, non ci separiamo mai, lui è il migliore amico che avessi mai avuto, anzi forse l'unico,

la gente mi considerava strana, ma non era così, da quando mia madre era morta mi ero chiusa in

me stessa e questo mi aveva portata ad essere un po' scontrosa, ma lui mi aveva cambiata, mi aveva

reso una persona migliore.

Da quando mi trovavo all'istituto erano arrivati nuovi bambini, tra loro c'era una bambina che

aveva attirato la mia attenzione, non sapevo il suo nome, non parlava mai con nessuno era molto

riservata, la posso capire si e no avrà 8 anni, è molto giovane, troppo giovane.

Io non capisco perché i genitori mandano qui i propri figli, perché li abbandonano in questo posto,

perché??

"Ho deciso adesso ci vado a parlare" dissi sotto voce, ma prima che potessi muovermi il signor

Heavensbee mi fermò, mi guardò, e mi disse "allora Laila come va?? "Bene" dissi io "perché me lo

chiede?" "beh oggi ti assegnerò un nuovo ragazzino da addestrare.." Lo guardai un po' sorpresa, lui

prese un foglio e mi disse: "il suo nome è Rue.. ah eccola là" indicò una bambina! È lei o mio dio!

"Non ci posso credere" urlai, il signor Heavensbee mi guardò strano e scoppiò a ridere mentre se

ne andò..

Io rimasi lì a guardarmi intorno e poi mi avvicinai a Rue, la sua pelle era color cioccolato come

quella di Thresh, i suoi occhi grandi e marroni le sue labbra sottili e rosate. Le sorrisi, lei ricambiò.

"Ciao Rue" "co-come fai a conoscere il mio nome"mi chiese lei educatamente e timidamente "me lo

ha detto il signor Heavensbee, "sai da ora in avanti mi prenderò io cura di te non ti preoccupare" le

dissi rassicurandola e non dicendole subito cosa avrebbe dovuto imparare; poi fece un gesto

inaspettato: mi abbracciò forte come se fossi il suo rifugio, mi rivedevo in lei, quando la mia

mamma mi stringeva forte nel sue petto così ricambiai l'abbraccio sorridendo.

SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti grazie per i vostri commenti, sono molto felice per tutte le cose belle che mi avete

scritto!

Grazie ancora😊

Solo stavolta 12 per rueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora