Capitolo 2

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Scott's pov

Ennesima giornata sprecata. Ennesima giornata passata a non fare niente.

Odio l'estate. L'unica cosa bella di essa sono le vacanze.
Non sarebbero meglio in inverno?

Mi siedo sul mio letto prendendo la mia chitarra da sotto al letto e pizzico le corde, senza comporre una melodia vera e propria.

Ho sempre amato suonare, cantare ma non ho mai avuto l'ispirazione, ho bisogno di qualcosa che me la dia. Molti dicono che non ti serva qualcosa ma qualcuno. Qualcuno che solo con uno sguardo ti ispiri le mille parole che vorresti dire ma che non hai il coraggio di farle uscire.

Sinceramente? Penso che siano tutte cazzate. Se una persona ha talento, non le serve nessuno per trovare l'ispirazione. Un foglio ed una matita, ecco quello che serve.

"Scott smettila. Dai solo fastidio con quella cosa."
Il mio più grande problema?
Mio fratello.

È la persona più fastidiosa al mondo. Si sente grande quando qua, tra i due, il più maturo sono io. L'altra volta voleva litigare per un pacco di patatine e poi quando è mancata la corrente alle undici di sera, ha urlato nemmeno avesse visto un fantasma.

È un anno più grande di me e quest'anno andrà all'ultimo anno di liceo. Ultimo anno nella stessa scuola del famoso Aaron Walker, dovrei sentirmi onorato?

"È la mia stanza, ho il diritto di fare ciò che voglio e poi non sto facendo rumore quindi vattene."
Rispondo per poi continuare a pizzicare la mia chitarra senza dare alle note un significato di senso compiuto.

Esce dalla mia stanza sbattendo la porta mentre io mi giro verso la mia finestra.
Noto una ragazza, affacciata alla finestra della casa proprio difronte alla nostra.

Non l'ho mai vista e pure abito qui da più di tredici anni.
Riesco a notare la sua attenzione nell'osservare i passanti e le macchine che passano davanti casa, come se volesse sapere la storia di ognuno di loro. È buffo, no? Guardi una persona, le sorridi pure, ma non sai tutta la sua storia, il suo viaggio. Lei ha quello sguardo di quella persona curiosa di sapere.

La mia porta si apre di scatto, di nuovo.

"L'hai notata pure tu quella ragazza, vero?"
Certe volte mi chiedo se sia nato proprio senza cervello o se abbia avuto dei traumi da piccolo.

"Mh."

"Mh? 'Mh' è tutto quello che sai dire? È bellissima quella ragazza."
Tipo qualche caduta pesante o quando ha scoperto di Babbo Natale.

"Non sai nemmeno come si chiama."

Noto un piccolo sorriso che si espande sul volto della ragazza, un sorriso adorabile.

Vorrei uccidermi solo per il fatto che io stia pensando al sorriso 'adorabile' di una ragazza che nemmeno conosco.

Chiude la finestra e non riesco più ad ammirare la ragazza della casa accanto.

Mio fratello esce correndo dalla mia stanza mentre io continuo a pizzicare la chitarra guardando la finestra della ragazza.

"And I don't even know your name, all I remember is that smile on your face and it'll kill me everyday."
Canticchio creando, stranamente, una melodia sensata.

Mi segno le note e queste parole su un pezzo di carta mentre la mia mente è già lontana. Cerca parole, note e viaggia, viaggia senza mai arrivare in un luogo ben preciso. Viaggia.

Questo è l'importante della nostra vita, no? Viaggiare fino a quando non arriva un qualcosa, chi afferma che devi aspettare un qualcuno, che ti faccia fermare. Ti guarda negli occhi per dirti che la corsa è finita perché hai trovato quello di cui avevi bisogno, non importa se non sei arrivato dove volevi. Hai trovato il posto migliore del mondo dove meno te lo aspettavi e quindi il viaggio è finito, la corsa per la felicità è finita.

Ho sempre pensato che io, quel viaggio, non l'ho mai intrapreso. Non ho mai iniziato quel viaggio alla ricerca della felicità, alla ricerca di me stesso. So che quel viaggio, però, voglio iniziarlo, voglio viverlo con tutto me stesso, voglio sentire ogni singola cosa che il mondo ha da offrirmi senza tirarmi indietro.

Scorgo, dalla finestra, mio fratello che parla con la ragazza misteriosa di prima e mi stupisco della sua velocità nel fare specificate cose, quando sono a suo favore, ovvio.

Il mio viaggio lo inizierò. Non so quando accadrà e se finirà ma lo inizierò.
Arriverò alla fine? O troverò prima la felicità?
Il punto è...la troverò, anch'io, la felicità?

Beh, è questo il bello dei viaggi, penso, non sai mai come andranno a finire ed io l'unica cosa che so, per ora, è che voglio arrivare fino in fondo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 01, 2017 ⏰

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