-"Sono venuta da lei perché voglio raccontarle la mia storia"- disse la donna, sdraiata sul lettino del dottor Erick Vont.
Si chiamava Angelica List, era di Oak Village, ovvero "villaggio di quercia": anticamente questo villaggio sorgeva in una foresta di querce successivamente abbattute per ricavare il materiare necessario alla costruzione della città; Oak Village era famosa per la sua fiera di torte e per le strane sparizioni.
Secondo i dati annotati dall'infermiera Elena Grapefruit, Angelica aveva trentasei anni, era una giornalista impiegata alla grande industria di giornali "THE TIME", era una donna giovane con gli occhi azzurri e il viso pulitissimo, i capelli biondo oro che le cadevano sulle spalle e un fisico da modella: era proprio bella, divorziata e madre di una bambina.
Questa bambina era stata uccisa in circostanze misteriose.
-"Non posso andare da un prete, perché non sono cattolica: ho vissuto da atea, e dopo sono diventata agnostica"- disse Angelica.
-"Non posso neanche andare da un avvocato perché non ho fatto niente per cui mi debba rivolgere a un difensore. Tutto quello che ho fatto è aver ucciso la mia bambina!"-
Il dottor Erick era un signore sui cinquantatré anni, con il parrucchino grigio, un naso appuntito che sorreggeva un paio di occhiali neri ed indossava con uno smoking elegante di color grigio cenere; udì le parole di Angelica e sobbalzò sulla sua poltrona.
-"Cosa ha dettooo?!"- balbettò frettolosamente prima di alzare la cornetta del telefono,
-"Si!le ho uccise, perché non ero con loro"- ribattè Angelica,
-"Ah!Ora capisco, continui pure"- disse soddisfatto il dottor Erick e appoggiò la cornetta sulla scrivania e mise in funzione il registratore. Angelica stava sdraiata sul lettino rigida come un bastone: le sue mani erano incrociate al petto, come quelle di una salma, la faccia era inespressiva e i piedi si distendevano rigidi verso la fine il lettino. Fissava il soffitto bianco come se ci vedesse proiettate delle immagini.
-"Sono responsabile della sua fine. Martina morì nel 2005."- Angelica si fermò.
-"Continui pure, mi racconti com'è andata"- sussurrò il dottore.
Così Angelica riprese a narrare: -"È stata assassinata, solo che nessuno ci crede. Se l'uccisione della mia bambina potesse essere dimostrata, io starei meglio"-.
-"D'accordo."-disse il dottore accendendo la pipa.
-"Che giorno è oggi?"- chiese lentamente Angelica,
-Il 28 marzo 2017"- rispose calorosamente lo psicologo mentre inspirava il fumo della pipa, -"Continui pure."-
-"Sposai Salvo nel 1999, ed ero già incinta. Aspettavo Martina con impazienza,dovetti però lasciare l'università che in quel periodo frequentavo con grande piacere. Mi toccò agrapparmi a una frase famosa di un compositore, per andare avanti e non crollare, una frase bellissima:"Come i fili s'intrecciano all'ordito, così in una fantasia musicale le note s'intrecciano nell'aria componendo una melodia".Le labbra di Angelica si torsero in un leggero sogghigno viscido, che sparì subito.
-"Li amavo tutti e due, eravamo molto felici."- Angelica si grattò la pancia.
-"Chi l'ha uccisa secondo te?"- chiese il dottore;
Angelica gli rispose subito: -"l'INFINITO, è stato lui ad ucciderla!"-,la donna girò la testa e sorrise.
-"Pensa che io sia pazza?!"-,
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A PSYCHOLOGIST CHAT -- Una chiaccherata dallo PSICOLOGO
Misterio / SuspensoLa storia parla di una bella donna con problemi di carattere psicologico: infatti si rivolge ad uno psicologo molto bravo, che scavando, tira fuori dalla donna un carattere strano e pericoloso, che si manifesta sul dottore con effetto contrario e ri...