Prologo

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Quando ero piccola, mettevo le mie braccia dentro la maglietta e dicevo alle persone che avevo perso le braccia.

Riavviavo il videogioco ogni volta che sapevo che stavo per perdere.

Avevo quella penna a quattro colori, e cercavo di spingere i bottoni in una sola volta.

La decisione più difficile era scegliere con quale gioco della Nintendo giocare,

Fingevo di dormire, così potevo essere trasportata a letto.

Pensavo che la luna seguisse la mia macchina.

Quando pioveva, guardavo le due gocce d'acqua che scilovavano sulla finestra e facevo finta che fosse una gara e mi imbronciavo ogni volta che la goccia per cui tifavo non arrivava per prima in fondo.

L'unica cosa di cui mi dovevo preoccupare era il tamagochi.

Mi sbucciavo le ginocchia che guarivano meglio di un cuore spezzato.

Ricordo che da bambina adoravo fingermi Peter pan , facendo finta di combattere contro Capitan uncino e vicere.

Ricordo che però un giorno dovetti crescere...dovetti abbandonare l'isola che non c'è troppo presto per la mia giovane età.

Ricordo come i poliziotti portarono via mio padre ammanettato mentre io gli urlavo contro di fermarsi...di ridarmi il mio papà.

Ricordo ancora le parole di mio padre..."tranquilla pulce, tornerò presto, Catherine si prenderà cura di te, ti voglio bene Asia, si forte piccola mia"

Furono le sue ultime parole per poi essere sbattuto dentro la macchina della polizzia che dopo poco sfrecciò via...portandosi via l'unico pezzo rimanente della mia famiglia.

E da li le cose sono andate a peggiorare, la mia matrigna Catherine ereditò tutto, la casa, la macchina...e me.

Mi odiava quell'arpia, dicendo che se mio padre era in carcere era solo colpa mia, che ero solo una stupida sgualdrina...

Una matrigna amorevole vero?

Riuscì a liberarmi di quell'arpia compiuti i diciassette anni, mi buttò fuori di casa dicendo che gli serviva la mia camera per recuperare un po' di soldi, mettendola di conseguenza in affitto.  

E visto che sono una ragazza con tanta di quella sfiga che in fronte per me ciò scritto Mai una gioia, cominciò a piovere.

Pioveva così tanto che fra poco Noè veniva a prendermi con l'arca.

Ero bagnata fradicia, seduta su una panchina con due valige e un orsacchiotto di peluche regalato da mio padre quando ero piccola.

In quel momento piansi, piansi per la mia schifosa vita, per non essere riuscita ad essere forte come voleva mio padre, per essermi fatta mettere i piedi in testa da tutti.

Poi ad un certo punto non sentì più la pioggia cadere, alzai lo sguardo ancora con gli occhi pieni di lacrime e vidi un ragazzo alto, dai capelli ricci e gli occhi verdi. 

"Hey che ci fai qui tutta sola sotto la pioggia?" Chiese il ragazzo sorridendo dolcemente

"Tu sei.."

"Ashton irwin, vengo nella tua stessa classe, tu invece sei Asia Evans giusto?" Chiese sorridendo facendo spuntare due adorabili fossette

Io annui semplicemente togliendomi con il pollice le ultime lacrime che mi rigavano il viso.

"Cosa ci fai qui, sotto la pioggia con due valige e un orsacchiotto?" Chiese ancora guardandomi

Io risi amaramente

"La mia matrigna mi a buttato fuori di casa" dissi sostenendo il suo sguardo

"Quindi ora non sai più dove andare vero?" Chiese scompigliandosi i ricci tenuti su da una bandana rossa

Io annui ancora

Lui mi mise una mano sulla spalla sorridendo dolcemente

"Senti, ho un idea, io vivo con i miei amici, sai quelli con qui sto sempre e beh abbiamo una camera in più, puoi stare da noi fin quando ti è necessario" disse sempre sorridendo

Io alzai lo sguardo cercando di capire dal suo sguardo se fosse uno scherzo o se invece mi stesse dicendo la verità

"Davvero?" Chiesi ancora incerta

Lui annuì scompigliandosi i ricci

Sorrisi e annuì alzandomi, andando con lui verso casa sua

"Ascoltami sono abbastanza strani e incivili...e potrebbero essere mooolto appiccicosi ma alla fine sono buoni" disse nervoso aprendo la porta

"SCHIFOSO DI UN ROSSO DOVE HAI MESSO LE MIE MUTANDE" disse urlando un biondino con gli occhi azzurri e un pearcing al labbro

"NON LE HO NASCOSTE DENTRO AL MIO ARMADIO PER POTER SNIFFARE IL TUO PROFUMO...NONO" Urlò in risposta un ragazzo dai capelli rosso fuoco, probabilmente tinti con gli occhi azzurri

" RAGAZZI PER TUTTE LE BACCHETTE DI HARRY POTTER LA SMETTETE DI URLARE COME GALLINE IN CALORE? STAREI LEGGENDO" disse un altro ragazzo dai lineamenti asiatici con i capelli scompigliati castani e gli occhi di color fondente

"Cos'è tutto questo rumore?" Chiese un altro ragazzo dai capelli ricci castani e gli occhi verdi mentre si stropicciava teneramente un occhio

"ECCO BRAVO COGLIONE HAI SVEGLIATO HARRY" continuò il biondo

"IO? SEI TU CHE STAI GRIDANDO COME UNA RAGAZZINA CICLATA" sbraitò ridendo il rosso

Ashton sbuffò accanto a me per poi chiudere con una spinta la porta facendola sbattere attirando la loro attenzione su di me

"Oh...Ciao tu sei Asia vero?" Chiese teneramente Harry sorridendo

"Emh sì" dissi leggermente in imbarazzo ad avere tutti quegli sguardi su di me

"Ragazzi, la sua matrigna l'ha sbattuta fuori di casa e non avendo dove vivere vivrà con noi, siate civili e vi prego...non fatela scappare dopo una settimana" disse ridacchiando vedendo i ragazzi precipitarsi addosso a me litigando per chi doveva salutarmi per primo

"FACCIO IO GORDON, Ciao io sono Luke Hemmings" disse il biondo sorridendo

"PRINCIPESSA LUKE ORA TOCCA A ME TANKS, Hola io sono Michael Clifford, quanto hai di reggiseno?" Chiese facendo spuntare un sorrisetto malizioso per poi essere preso a manate da Luke

"MICHAEL SEI UN LURIDO INCIVILE...Emh comunque io sono Harry Styles" disse cordialmente il ragazzino riccio sorridendo facendo spuntare due adorabili fossette

"E io sono Calum Hood, dimmi che almeno tu hai visto tutti i film e letto tutti i libri di Harry Potter" chiese l'asiatico girandomi in torno per studiarmi

"Emh...in verità ho visto solo i film ma sto incominciando a leggere anche i libri"

"Ecco un altra mezzosangue in giro per casa" disse contrariato andandosi a sedere sul pavimento ricominciando a leggere

"Ash..."

"Sì, Asia?"

"Ma è cinese?"

"Noi diciamo di sì ma lui continua a negare tutto" ride il ragazzo facendomi ridacchiare anche a me.

Da quel giorno non avevo solo trovato degli amici, avevo trovato dei fratelli.

Successero altre cose, ma sta a voi scoprirle...
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Heyyyyyyy

Sono tornata con una nuova storia, completamente diversa dalle altre che ho scritto,

Beh spero che vi piaccia e scusate se ci sono degli errori grammaticali.

-Asia
  

 

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