I Challenge You - Ti sfido a fare la cosa giusta

Dinner with you

Capitolo 11

Come previsto stasera Riley dovrebbe passare a prendermi per la serata che mi ha chiesto l'altra vol..

-"Rægan,ma sei veramente tu?"-.

In questo momento vorrei davvero sotterrarmi viva e credetemi,sarebbe meglio che avere a che fare con due delle persone che,prima erano mie amiche ma che quando ho deciso di "iniziare una nuova vita" e non essere più l'ombra di nessuno,dissero che senza di loro ero persa.

Mireya e Naiara mi fissano sorprese,e anche io. Non assomigliano per niente alle ragazze che ho conosciuto tempo fa. Ora sembrano..finte,ecco.

Sono sempre state due belle ragazze e i ragazzi non gli sono mai mancati,io ero quella che stonava nel gruppo. I ragazzi mi approcciavo solo per entrare nelle grazie di loro due.

Non che fossi brutta ma loro avevano una reputazione da mantenere,se capite cosa intendo,quindi io non venivo calcolata perché non la davo a chiunque.

-"Ciao,ragazze. Che ci fate qui?"-. Da quello che sapevo si erano trasferite a Detroit.

-"Siamo venute a salutare i nostri parenti,e chiedendo ci hanno informato che questo è il posto giusto per un drink,tu ci lavori?"-.

-"No,è di mia proprietà"-. Sorrido vedendo le loro facce confuse.

-"Ma non sei una maestra?"-.

-"Sì,anche quello"-. Osservo Nick in cerca di aiuto.

-"Non sei proprio cambiata da quando hai deciso di abbandonarci"-.

-"Io invece credo di si"-. Vedo una testa bionda che si avvicina e sorrido istintivamente. Questa sarà la mia rivincita. -"Ora scusate ma il mio fidanzato mi sta aspettando"-.

Quando prendo la mano di Riley,le loro mascelle toccano terra.

Corro il più velocemente possibile fuori e faccio entrare aria nei polmoni.

-"Wow,cos'era quello?"-. Rivolge uno sguardo alle nostre mani ancora intrecciate e poi osserva me.

-"Scusa"-. Sciolgo la presa. -"È che mi hanno sempre vista come una vergine che non sarebbe mai uscita con un bel ragazzo. E ho voluto dire apposta che sei il mio ragazzo,ma niente di serio"-. Parlo velocemente e lui scoppia a ridere.

-"Non c'è bisogno che ti scusi,anche se per poco,mi è piaciuto essere il tuo "fidanzato"-.

Arriccio le labbra e saliamo in auto,non ho la minima idea di dove mi vuole portare.

Entriamo nel ristorante ed è lì che lo guardo davvero. Ha un paio di jeans e una camicia bianca sbottonata sul torace. Ma una cosa che apprezzo è che non ha tatuaggi,da quello che sembra. Per la serata ho deciso di indossare un vestito rosso lungo dalla linea morbida che accompagna le mie curve con grazia e sandali bassi.

Il cameriere ci accompagna al nostro tavolo e ci porge il menù.

-"Tu che prendi?"-. Chiedo seguendo la lista sul foglio plastificato.

-"Bistecca e patate al forno,tu?"-. Va sul leggero il ragazzo.

-"Non lo so,qualche consiglio?"-. Lo guardo e i suoi occhi brillano.

-"È molto buona la zuppa di calamaro che preparano"-.

Quando torna il cameriere porta una bottiglia di acqua e una di vino bianco,il mio preferito. Prende le ordinazioni e sparisce.

Il tavolo a cui siamo seduti è affiancato alla vetrata che dà sulla città.

-"Allora,l'altra volta ho lasciato te a fare le domande. Questa volta le faccio io"-. Lo guardo male e sorride.