12. Something different.

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*CHAR'S POV*

Era domenica, il giorno più bello della settimana per il fatto che non dovessi alzarmi presto per andare a scuola, quindi mi alzai e presi una tazza del mio caffè e lo sorseggiai mentre controllavo i messaggi. 

Dal gruppo mio, di Ellie e Luke e Simon: 

Simon: 'Ci venite oggi al Lincoln's? :)'

Luke: 'Ellie è con me, ci vediamo alle 3.00'

Risposi a quei messaggi dicendo che ci sarei stata e poi andai a farmi una doccia.

Mentre l'acqua scorreva calda sui miei capelli e sul mio viso pensai a quanto fossero cambiate le cose nel giro di pochi giorni: io e Simon eravamo quasi tornati amici(?) come prima e stavamo un sacco di tempo insieme.

Mi ero aperta molto con lui, non  del tutto perchè non mi era facile con persone che non fossero Ellie, ma anche lui mi aveva raccontato un po di più su di sé e soprattutto non mi aveva giudicata, cosa che mi spinse a fidarmi ancora di più di lui.

La gita era finita settimana scorsa in modo traquillo ed ero stata benissimo; tutti a scuola, o almeno quelli che ci conoscevano, avevano visto che ci eravamo avvicinati moltissimo, tra tutti anche Jacob. Jacob: un altro capitolo che non sapevo bene come intitolare al momento, visto che con la vicinanza tra me e Simon aveva iniziato a starmi con il fiato sul collo e non sapevo davvero come fargli capire che stava rovinando tutto quel rapporto avuto fino a poco prima. Me ne sarei occupata quando ne avrei avuto la possibilità, per ora volevo godermi il rapporto con Simon.

Una parte di me era convinta che non appena Jailyn sarebbe tornata a scuola guarita Simon avrebbe ricominciato a non saper gestire entrambe le situazioni, ma cercavo di pensare solo al positivo del nostro rapporto.

Uscii dalla doccia e mi preparai con i miei skinny chiari e la mia felpa nera in cui quasi nuotavo ma che adoravo proprio per quello e poi le mie creepers nere. 

Pranzai e mi avviai al Lincoln's e arrivai lì leggermente in anticipo, tanto per cambiare.

Mi misi a disegnare un po' mentre li aspettavo e guardavo alcuni ragazzi andare in skate: chi lo usava, chi era seduto a penzoloni sulla rampa principale, chi parlava con delle ragazze e chi si escludeva dal mondo stando in cuffia come me in quel momento.

Mi sentii battere sulla spalla poco tempo dopo. Luke e Ellie erano arrivati, così tolsi le cuffie ed iniziammo a parlare: si vedevano molto spesso dopo la scuola e si vedeva che erano contenti che fosse tornato tutto come prima. Ellie mi aveva detto che lo sentiva più vicino adesso e sapevo che Luke si stava comportando bene con lei. 

Ma una piccola parte di me aveva una sorta di formicolio alla pancia che avevo imparato a riconoscere: stavo pensando a dove potesse essere finito Simon, che era come al solito in ritardo.

In quel momento lo vidi venire verso di noi sulla sua solita tavola mezza rotta e piena di adesivi di band e marche di alcolici. Era davvero bravo ad andarci, anche se mi divertivo a dirgli sempre che non era capace e a vedere la sua reazione.

Alzò due dita e mi fece un cenno e subito Luke ed Ellie si lanciarono in pista con lui per skateare insieme. Io avevo provato solo una volta e mi era bastato a capire che anche se sapevo starci in equilibrio non faceva per me. Assolutamente no, come qualsiasi altro sport esistente.

Simon si avvicinò con la tavola al bordo dove ero seduta io.

"Tanto lo sai che non ce la farai mai a chiuderlo quel trick, non giocare." feci la linguaccia e lui si fermò sorridendomi.

"Scommettiamo? Mi stai sfidando?" aprì le braccia in un gesto teatrale.

"Può darsi, fammi vedere che sai fare su." sorrisi ma nemmeno il tempo di posare il mio blocco nello zaino che lui si avvicinò e me lo prese, portandolo via con se alla velocità della luce.

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