『 C o n f u s i o n e T o t a l e 』
☽
«Sehun mi stai ascoltando?»
La festa, nonostante fosse iniziata da poco più di mezz'ora e una discreta quantità di invitati doveva ancora arrivare, si trovava nel bel mezzo di quella fase che Yifan definiva "c.t.", confusione totale. Il bar era ben fornito e gli studenti, i quali unico obbiettivo era divertirsi, non badavano a spese; le due ragazze con più pelle che tessuto in vista dietro al bancone, muovevano velocemente mani e braccia in quella che poteva essere definita una danza, affascinante quanto complicata, riempendo un bicchiere dopo l'altro e mischiando colori e liquidi.
Il sex on the beach era ancora tra le mani del cinese, freddo, in attesa di essere bevuto. Normalmente si sarebbe scolato un numero tale di bevute che lo avrebbe portato allo stato di disordine mentale tipico della sbronza, un aiutino in più per lasciarsi andare e dimenticare tutto per una notte; quel giorno però la sua presenza alla festa non era adibita al divertimento.
Si guardava continuamente intorno, rifiutava qualsiasi ragazza gli si avvicinasse e stava cercando di avere una conversazione decente con il suo amico, per un motivo preciso.
Alzò gli occhi al cielo «Smettila di fissare il culo di quella e ascoltami.»
«Ti sto ascoltando e hey- se continua a muoverlo in quel modo cosa posso farci?»
Yifan sbuffò rumorosamente, odiava quando qualcuno - specialmente se quel qualcuno era il suo migliore amico - lasciava entrare le sue parole da un orecchio e le faceva uscire dall'altro subito dopo. Si piazzò di fronte al moro che in risposta insultò il più alto per avergli bloccato la visuale.
«Sai cosa sia una tacita muta?» chiese, impaziente.
«Una che? Senti amico, sono qui per divertirmi e non per... sentirti parlare in lingue che neanche conosco.» la mano di Sehun si allungò verso quella di Yifan e, prima che quest'ultimo potesse dire qualcosa, il giovane lo oltrepassò «Te la prendo in prestito!» e prese un sorso del liquido arancione, dirigendosi verso la ragazza.
«Stronzo.» disse Yifan tra i denti, mordendosi la lingua per placare il fastidio crescente verso quell'idiota travestito da stupido lupo mannaro, che oltre ad ignorarlo gli aveva rubato il drink - non che avesse intenzione di berlo.
Controllò il cellulare per la decima volta - in cinque minuti - sperando di trovarsi qualche messaggio non letto da parte di Huan. Niente.
«E se mi avesse dato buca?» si ritrovò a pensare ad alta voce. Nello stesso istante la vibrazione quasi impercettibile del cellulare fece perdere un battito al suo cuore, e poté giurare di averlo sentito immobile per un secondo dall'aspetto infinito. Il nome del mittente, però, lo riportò a battere alla classica velocità.
amazingyoda: Yiiooioiifan
Hwy
Yofan
Ho bispgni di tw
kingofgalaxy: Sei ubriaco?
amazingzoda: Npn lo sonp giuro
kingofgalaxy: Ma cosa te l'ho chiesto a fare, più che altro
Ti chiamo
Composto il numero del coreano ubriaco, il cellulare squillò una decina di volte prima che egli rispose.
«Yeol dove sei?» il cinese si ritrovò costretto ad urlare, mentre con la mano libera si copriva l'orecchio sinistro per cercare di sentirci qualcosa.
«Non lo so penso di- dove te ne vai Baekyuna, torna qui! Ecco brava.»
«Chanyeol?»
«Credo di essermi perso.»
Yifan imprecò in cinese, sperava per l'incolumità dell'amico che questo inaspettato "inconveniente" non avrebbe rovinato la sua serata o l'altro poteva ritenersi morto in seduta stante. «Qualche punto di riferimento che potrebbe aiutarmi a capire dove ti trovi?»
«C'è Baekyuna vicino a me maaaaaaa» continuò la prolunga della vocale, sembrava come essersi bloccato.
«Chanyeol.» disse Yifan, al che l'altro si riprese rispondendo con un «Sì è il mio nome, chi mi cerca?»
La pazienza del cinese era legata ad una corda sottile, un misero soffio di vento ed essa si sarebbe spezzata, lasciando sprofondare la sua pazienza in uno strapiombo dove l'oblio era sovrano. Decise di allontanarsi dal bancone e dedicarsi alla ricerca di un posto più tranquillo e meno rumoroso in cui stare, quando lo vide. L'idiota - anche conosciuto come Park Chanyeol - stava fermo in mezzo alla folla, con il cellulare in una mano e un drink nell'altra, e il suo braccio era stretto in una morsa quasi soffocante intorno al collo di un povero ragazzo, di gran lunga più basso dell'amico. Yifan non lo riconobbe, forse non frequentava la loro scuola.
Riattaccò immediatamente - la chiamata era arrivata al suo sesto minuto di durata - e si diresse verso l'amico «Eri a dieci passi da me e mi hai scritto dicendo di esserti perso?» la pronuncia di quelle parole fu tanto dura quanto tagliente, ma Chanyeol non sembrò farci caso; oltre perché annebbiato dall'alcol, era ormai abituato ai comportamenti bruschi del compagno.
«Perdonalo, è ubriaco.» fu il ragazzo basso a rispondere, l'altro non sembrava trovarsi nelle giuste condizioni per farlo.
«L'avevo notato, tu sei?»
«Byun Baekhyun, un... amico di Yeollie.» allungò una mano verso Yifan che, seppur inizialmente titubante, la strinse in segno di piacere. A primo impatto sembrava essere un tipo apposto, avrebbe accettato senza problemi la sua entrata nella loro comitiva. E poi, qualsiasi amico di Chanyeol diventava automaticamente suo amico.
Lanciò un'occhiata allo sbronzo, momentaneamente perso nel contemplare il suo costume da cavernicolo - scelta azzeccatissima, tra l'altro - prima di continuare la conversazione «Premetto che la domanda potrebbe sembrarti strana ma ho bisogno di saperlo, conosci il significato di tacita muta?»
Baekhyun rise «Si pronuncia così come si legge, nessun accento strano.», Yifan gli lanciò un'occhiataccia e proprio in quel momento si accorse che aveva il costume coordinato con quello di Chanyeol.
«Secondo la mitologia romana è la dea degli Inferi che rappresenta il silenzio, Giove le fece tagliare la lingua dopo che ella ebbe rivel-» il più basso tra i tre non poté concludere la spiegazione perché interrotto da Park, che trovava il suo travestimento non più degno di attenzione.
«Baekyuna me lo dai un bacinooo? Uno piccolo piccolo, proprio qui!» Chanyeol si portò un dito alle labbra, ora a papera, indicandole più e più volte. Egli in risposta cercò di allontanarsi senza riuscirci, visto che ogni suo movimento era bloccato dal lungo braccio dell'altro.
«Quante volte devo ripeterti ancora che non sono una femmina? Sono Baek, Yeollie, non Baekyuna.»
«Non fare la preziosa daaaaai, dammi questo bacio.»
«Ho detto no!»
«Eddaaaaaaaai.»
«Lo capisci il significato di no? E' no.»
«Ah sì?» il viso del ragazzo dalle orecchie a sventola si contrasse in un broncio «Allora vorrà dire che me lo prenderò da solo.»
Quando Yifan vide le labbra dei due unite in un bacio decisamente non casto, constatò che era arrivata l'ora di allontanarsi, e alla svelta anche. Infondo il significato di quelle parole cercato dall'inizio della serata era finalmente in suo possesso.
Pensava che le sorprese e i mini-attacchi di cuore dovuti a shock fossero finiti per quella sera- ma si sbagliava, eccome se si sbagliava.
cutiepanda: Sono qui
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ASKfm ☾ Taoris
Fanfiction[IN PAUSA] ☽ Huang Zitao scrive domande in forma anonima a Wu Yifan, spacciandosi per una femmina. [ Tutte le storie che finiscono, finiscono male, altrimenti non finirebbero affatto. ] All rights reserved - © near00