«Ti passo a prendere tra cinque minuti»
mi disse la mia amica Lillie attaccando senza farmi rispondere.Sbuffai e poi salii le scale, infilai le scarpe e la maglietta e mi chiusi in bagno.
Posai il telefono sul davanzale e iniziai a truccarmi molto velocemente;
Nulla di particolare, dopotutto era anche estate.
Pettinai i miei lunghi capelli e presi la borsa uscendo di casa.«Dove vai?»
chiese Dan, mio fratello minore mentre giocava con il nostro cagnolino.
«Esco con Lillie, ci vediamo più tardi, fai il bravo!» mi raccomandai con lui salendo in macchina della mia amica mentre continuavo a guardarlo giocare felice.Mi girai verso la mia amica, che con la sua amata macchina lasciò il viale di casa mia in meno di un batter d'occhio.
«Dove andiamo così di fretta?»
chiesi curiosa di sapere il perché di quest'uscita così affrettata.
«Hanno messo un 'luna park' temporaneo, andiamo lì e ti faccio conoscere un po' dei miei amici.»
Alzai le spalle senza interesse e abbassai il finestrino per potermi accendere una sigaretta.«I tuoi genitori sono tornati?»
Scossi la testa facendo uscire il fumo dalla bocca: «Io e Dan stiamo ancora con la cameriera ed oggi toccava a lei tenerlo.»
«Shar.. Ti mancano?»
«Mi mancano come io manco a loro»
dissi sarcastica per poi mostrarle il dito medio.Vi spiego;
ai miei genitori non è mai importato di me e Dan, siamo sempre stati cresciuti in mezzo a tanti soldi, vestiti costosi e pochi, pochissimi amici.
Quel che importava ai nostri genitori era di fargli fare bella figura su quali figli modelli avessero. Ora si trovano a Boston e non hanno intenzione di tornare a breve, sono molto felice per quel che sto facendo ora, vivo liberamente la mia vita e bado ad una persona che amo da morire, Dan.«Siamo arrivate!»
gridò alzando le mani al cielo la mia amica distogliendomi dai miei pensieri.
«Niente male» sospirai chiudendo lo sportello della macchina dietro di me.Mi si mise davanti alzando le mani e urlando istericamente: «Niente male? Cazzo è troppo bello qui! Dobbiamo venirci anche di sera»
Le diedi una leggera spinta ridendo per farla camminare avanti, da un gruppo di ragazzi da cui dovevamo andare.«Lil! Ciao cucciola!»
la salutarono i suoi amici tra baci e abbracci.
Lei con un sorriso stampato in volto si voltò verso di me attirando l'attenzione di tutto il gruppo: «Lei è la mia amica Sharon, ragazzi.»«Ciao!» dissi un po' imbarazzata svolazzando la mano a destra e manca.
«Lui è Carl» disse la mia amica presentandomi l'unico ragazzo biondo di quel gruppo;
«Austin e Oliver» i due gemelli che fortunatamente riuscii a distinguerli facilmente dato il loro taglio di capelli diverso;
«E infine» fece una pausa avvicinandosi ad un ragazzo il quale sembrava esserci molto amica: «Travis.»Alzai lo sguardo su quel ragazzo;
era bello.
Cavolo se era bello.
Era alto, non molto muscoloso, occhi color nocciola e capelli mori.
Uno qualsiasi, lo so, ma a me aveva colpito da morire.
«Piacere Sharon» dissi con un filo di voce avvicinandomi a lui che strinse la mia mano continuando a fissarmi.Fu alquanto inquietante, così distolsi lo sguardo avvicinandomi a Lillie.
«E ora?» le chiesi con le mani sudanti dal caldo e dall'imbarazzo.
«E ora..» urlò per far sì che tutto il gruppo la notasse «..ci divertiamooo!» finì la frase prendendomi per mano e facendomi correre come una matta verso le giostre.Provai diversi giochi quel giorno, da i più divertenti a quelli meno perché mi avevano fatto saltare il cuore in aria per come andavano.
Passammo la giornata così, come se fossimo tornati bambini.
Tutto mi sembrò diverso quel giorno;
stavo sorridendo.
I miei problemi per ora non c'erano più, la paura di dover controllare qualsiasi cosa facesse Dan non era con me;
l'ansia del preparargli da mangiare, di pulire casa e di provare a fare la seconda mamma non mi assaliva;
c'eravamo io, il mio sorriso e i miei amici.Fu tutto talmente troppo bello che passò velocemente il tempo, arrivando all'ora in cui stavamo salutando tutti.
«Fumo una sigaretta e andiamo» avvertii Lillie.
«Io nel frattempo vado a comprarmi una bottiglietta d'acqua.»
Annuii e iniziai a fumare.Continuavo a pensare a quel ragazzo,
a quanto fosse strano.
Aveva uno sguardo diverso dagli altri,
come se lui nascondesse cento mila cose che nessuno, almeno credo, sapesse.
«Mi date uno strappo a casa?»
mi colse alla sprovvista facendomi girare di scatto.
Proprio lui gente, proprio Travis.
«Senti Lillie» dissi facendo spallucce e fumando gli ultimi tiri di quella sigaretta.
D'altronde la macchina non era mia, quindi non avrei potuto decidere io per la mia amica se portare Travis a casa o meno.
«Lo prendo per un 'va bene'»
mi rispose vedendo Lil avanzare verso di noi.«Ti serve un passaggio scommetto.»
«Scommetti bene» fece lui entrando e mettendosi nel posto vicino a Lil.
Io nel frattempo mi misi nella parte posteriore, con la testa appoggiata al finestrino a fissare il vuoto, aspettando il ritorno a casa mentre la melodiosa musica che passava alla Radio stava piano piano entrando nelle mie orecchie, facendo spazio ai miei soliti film mentali e pensieri su pensieri.
Mi sentii fastidiosamente osservata, quando alzai la testa e notai di essere stata guardata un po' a lungo da Travis, il quale mi vedeva molto bene dallo specchietto.
Voltò la testa davanti a se quando girammo in un vicoletto, a me sconosciuto.
Lillie si fermò davanti ad una deliziosa casa, con un piccolo giardino e qualche fiore spuntato per grazia di Dio.
«Ciao Trav!» lo salutò lei con la mano quando egli scese.
Mi limitai a sorridergli e a restare nei sedili posteriori.
Ero lì che lo guardavo entrare in casa, ma tutto di lui sempre di più mi incuriosiva..----
Storia d'amore scritta da me.
Scusate il primo capitolo un po' affrettato e senza molti dettagli, spero però stia iniziando ad incuriosirvi, buona lettura! 💗
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Luna e Sole
RomanceTu sei la persona più importante per me, te lo dico spesso. Se mi guardi con attenzione, te lo dico tutti i giorni senza parlare. Ce l'ho scritto dentro agli occhi e se mi guardi bene lo vedi come cambiano ogni volta che ti vedo passare. --- Stori...