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È passato qualche minuto da quando il ragazzo con il quale ho passato la notte si è alzato dal letto in cui ci trovavamo.

Ho avuto modo di scoprire che in casa c'è almeno un'altra ragazza, mi sembra si chiami Calei. Ha una voce molto carina, sembra quasi una bimba piccola.

Adesso che sono rimasta sola, mi sento libera di aprire gli occhi.

Davanti a me si presenta una stanza spoglia, priva di foto, poster, quadri, scritte, o di qualunque altra cosa che potrebbe farmi ricordare la mia identità, o almeno dove mi trovi.

Presso gli estremi del letto matrimoniale, da ambe due le parti, si trovano due valigie, segno che non è questa la nostra casa, o forse siamo appena tornati da un viaggio.

La testa non mi fa male, escluderei una sbornia colossale ieri sera.

Mi alzo dal letto e provo ad incamminarmi verso quello che sembra il bagno della stanza. Come sospettavo, ci troviamo in albergo o in una casa vacanza.

Ho paura a guardarmi allo specchio, temo che non mi piacerà ciò che vedrò.

Decido di ignorare l'aggeggio che ho davanti, mi avvicino al lavandino e mi lavo la faccia per bene, per pulirla da eventuali tracce di trucco.

Sciolgo la coda che racchiude i miei capelli, e controvoglia mi reco in stanza.

Trovo un armadio, ne apro l'anta sinistra.

Non volendo mi sono imbattuta in uno specchio, questo però è grande e riesco a vedermi dalla testa ai piedi.

Avrei preferito non trovarmi davanti al mio stesso riflesso..

Inizio a studiarmi:

sono alta 1,65 circa; i miei capelli sono castani e mossi, ho una faccia leggermente allungata e dei lineamenti poco carini; ho un naso decisamente grande, degli occhi castani, i fianchi larghi, le cosce grosse e le gambe leggermente storte.

Mi lascio andare ai piedi del letto e scoppio a piangere, sperando che le lacrime possano lavare via tutte le mie imperfezioni, ma purtroppo così non è.

Attiro l'attenzione delle altre persone che ci sono in casa\albergo, le quali irrompono nella mia stanza dopo un mio lamento decisamente rumoroso.

Il primo ad entrare è il mio ragazzo, l'ho riconosciuto per la sua voce decisamente grave.

Sì, l'ho definito il mio ragazzo.

Non so perché, ma credo di amarlo.

Forse è un residuo della vecchia me..sono intenzionata a scoprirlo.

È alto 1,70; capelli castano chiaro, occhi grigi tendenti al blu, con un fisico asciutto e delle labbra mozzafiato.

- Hey amore, cosa è successo? - mi dice dolcemente mentre mi solleva a mo' di sposa e mi adagia sul letto.

Non riesco a parlare, non immaginavo di essere così... così me.

Accorrono altre due persone tenendosi per mano: sono un maschio e una femmina, e vogliono che gli dica la causa delle mie lacrime.

Continuo a non spiaccicare parola, ma nessuno sembra comprendere il mio malessere.

D'un tratto il mio ragazzo si alza dal letto e in preda a un attacco di rabbia dice: -Vaffanculo, smettila di stare male sempre per le stesse stronzate, non mi interessa nemmeno sapere cosa hai oggi. –

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 02, 2017 ⏰

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