Epilogue

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Da quel giorno passarono anni. Jimin aveva trovato lavoro in America insieme al suo amico Tony. Quello del suo migliore amico era ormai un ricordo triste e amaro che avrebbe conservato per sempre nel suo cuore.

Per Jungkook non fu la stessa cosa. Da quel giorno la sua mente si inquinò.

Ogni giorno andava al cimitero, davanti alla lapide del suo amato, e parlava.

Tutti lo definirono pazzo. Pazzo siccome parlava da solo.

Ma, in realtà, Jungkook, sì, era impazzito..ma d'amore. Il dolore che aveva provato quel giorno lo provava tutt'ora.

Si ricordava dei primi giorni in cui vide Taehyung, quando giocavano a mosca cieca e si darono il primo bacio in quella cabina armadio difettata. Quando dovette palpare il sedere, secondo lui, quasi inesistente del maggiore. Quando Taehyung lo difendeva da tutto e da tutti. Quando litigavano pesantemente però andava a finire sempre con un bacio dolce e lungo. Quando scherzavano e ridevano insieme, e quando fecero l'amore sul letto del minore.

Gli mancavano i suoi baci dolci, le sue labbra morbide, i suoi sorrisi spontanei e sinceri, la sua risata contagiosa, la sua voce quando cantava che pareva quella di un angelo..tutto, a Jungkook mancava tutto del suo amore.

E per reprimerlo un po' andava a trovare il suo amato.
Ed ogni volta gli ripeteva sempre le stesse parole. Quelle parole che rimpiangeva. Quelle parole che non era mai riuscito a rivelargli.

"Ti amo, Hyung."

▼game over ;; kth•jjk▼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora