L'amore al giorno d'oggi

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La tecnologia ha semplificato enormemente i metodi di comunicazione e ha permesso a tutti di conoscersi sempre più facilmente ma eliminando il fascino e le emozioni che si generano con un dialogo faccia a faccia.

Trent'anni fa, quando i telefoni cellulari non esistevano, era bellissimo innamorarsi; ci si telefonava quando si poteva (perché le telefonate costavano molto) e ogni volta si rischiava di ricevere una risposta dai genitori della propria fidanzata; sicuramente era una situazione molto più complicata rispetto a quella di oggi, ma ci si sentiva più vivi e le relazioni erano forti e dense di emozioni. Quando si doveva conoscere una ragazza si trovava il coraggio di andarle a parlare, spesso i ragazzi si agitavano e iniziavano a comportarsi in modo strano, al punto di far sorridere l'altra. Ora invece per evitare situazioni imbarazzanti ci si nasconde dietro a un cellulare, così si resta tranquilli e rilassati ma si perde tutta la bellezza del primo approccio, poter vedere con i propri occhi la reazione dell'altro e il suo sorriso sono emozioni incomparabili rispetto a ciò che si prova nel vedere una decina di caratteri stampati su uno schermo.

Con il passare del tempo e l'avanzare delle tecnologie si perde di vista ciò che è importante; passiamo sempre più tempo sui social network e non ce ne rediamo conto; veniamo inglobati in un mondo virtuale esteticamente bello, ma tristemente vuoto. Facciamo a gara a chi ha più "likes" come se valessero tutto l'oro del mondo; tra gli "amici" troviamo migliaia di contatti e ci sentiamo popolari, ma la maggior parte di queste persone non le abbiamo mai conosciute. In questa folta rete di instabili amicizie ci preoccupiamo dell'apparire a discapito dell'essere; ci scriviamo con decine di persone contemporaneamente per non sentirci soli, ma senza renderci conto che in realtà siamo isolati.

Questa situazione non potrà cambiare facilmente perché viene imposta sin dalla giovane età. I bambini nei pullman vedono quotidianamente centinaia di ragazzi con le cuffie, ormai non parla più nessuno, e i piccoli crescono con l'idea che questa sia una situazione normale e attendono il giorno in cui finalmente entreranno a far parte di questa comunità.

E in questo mondo sempre più triste che la tecnologia avrebbe dovuto migliorare, innamorarsi diventa un problema; se si ha voglia di parlare con una persona si prende in mano il cellulare e si inizia a digitare sullo schermo; è indubbiamente facile e comodo, ma si perde il lato emotivo, il lato umano. Mio nonno mi diceva sempre che ai suoi tempi andava in bici fino in montagna per rivedere la sua ragazza; ma ora che esistono le videochiamate, chi è che di sua spontanea volontà pedalerebbe per centinaia di chilometri?

Le relazioni stanno diventando sempre più superficiali, scontate, "liquide" come le chiama Bauman, e direi che non esiste un termine migliore per definirle, perché non ci vuole molto a capire che in un mondo in cui messaggiare con chiunque non è un problema, amarsi diventa impossibile.

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