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Io e Cameron eravamo in macchina diretti verso casa di Austin,e lui non faceva che parlare e parlare,mentre io ho tenuto il broncio per tutto il tempo.La presenza di Cameron non mi dava fastidio,mi dava fastidio la sua diffidenza e la sua gelosia nei miei confronti,non sono "sua",nemmeno i miei 'genitori' hanno mai deciso cosa dovevo fare perchè sapevano che ogni cosa che mi passava per la testa la facevo,nonostante mi avisassero sempre delle conseguenze.Arrivammo a casa di Austin e lui mi accolse con un'abbraccio dei suoi,e rimase piuttosto basito quando vide Cameron dietro di me con il suo sorrisone che ormai aveva stampato sul volto da quando ce ne siamo andati da quella panchina.

-Non è il ragazzo che oggi ti fissava come uno stalker da Monet's?- domandò Austin

-Io e lui ci conosciamo da molto tempo,si chiama Cameron-

-Piacere Cameron,sono Austin- quest'ultimo,in tutta la sua cortesia,gli porse la mano,ma Cameron la strinse così forte che la mano di Austin diventò magicamente rossa,e li non potetti fare a meno di lanciargli un'occhiataccia.

3:25 am /.C.D./Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora