Capitolo 1

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"Piccolo bastardo, piccolo spezzacuori
La tua tipa la conquisto con un mazzo di fiori
Teriyaki e tempura, è cotta a puntino
Ha una mia foto nella borsa come fossi un santino"

"Chris,abbassa quel cazzo di stereo!"

La giornata inizia sempre così,io che urlo ha mio fratello di spegnere lo stereo è poi che i miei mi sgridano per le parolacce.

Giro la testa verso la sveglia è noto che sono le 07:00 del mattino.
Sbuffo e mi infilo di nuovo sotto le coperte.

Drin Drin

Ore 07:45

Mi sveglio con un languorino alla pancia,così scendo dal letto è vado subito in cucina dove trovo,sempre,i pancakes.

"Giorno" dico rivolgendomi hai miei genitori che in risposta mi fanno un cenno con la testa.

Già,i classici genitori che pensano prima al lavoro è poi hai figli.
È da tre anni che non li vedo ad una mia festa,molto volte si scordavano anche il giorno del compleanno di Chris è anche il mio.

Ormai non ci facciamo più caso,ma praticamente non abbiamo più un contatto con loro da anni.

A risvegliarmi dai miei pensieri ce mio padre che ci avvisa che deve andare a lavoro.

Ci saluta con un bacio volante è poi scappa fuori dalla porta di casa.

"Sai mamma... domani è il compleanno di Chris,è mi chiedevo se potevamo fare una pizza dalla Pizzeria Ciao Ciao."gli dissi.

Già domani mio fratello avrebbe fatto 18 anni. Non che io lo adorassi,ma è pur sempre mio fratello quindi...

"Tesoro lo sai,io è tuo padre siamo impegnati tutto il fine settimana con il lavoro!"mi disse,posando la sua tazza di caffè sul tavolo è dirigendosi verso il mobiletto di fronte alla cucina.

"Ma mamma fa 18 anni,non venite ad una nostra festa da anni!" Incominciavo ad innervosirmi è non era una cosa bella da vedere.

"Mi dispiace ma sai quello che dico il lav-"

è prima che finisse la frase gli dissi
"Già mamma il lavoro prima di tutto"

Di li me ne andai in camera ha prepararmi.

Mi misi un leggins(?) nero è una maglietta bianca a maniche corte scarpe vans,mi legai i capelli in una coda bella alta è mi si solo un po' di mascara e scesi.

Sono giù
-Emma❤

Salutai i miei è mi incamminai verso la macchina della mia migliore amica

"Ciao Emma" la salutai con un abbraccio che le rincambiò.

"Dobbiamo andare a prendere a Joy?"gli chiesi.

"Yep,poi andiamo a bere un caffè o dritte a scuola?"mi chiese girandosi verso di me è azionando il motore.

"È uguale lo sai" gli dissi con un sorriso.

"Mo che sale Joy chiediamo pure a lei" mi disse ridendo.

"Okkei"gli dissi,mettendo un disco di Zayn.

Si è il mio artista preferito,lo amo.

Arrivammo a casa di Joy in 5 minuti,anche perché abita praticamente dietro di me.

"Ciao ragazzuole"ci disse Joy salendo nei sedili posteriori.

"Ciao" gli dicemmo insieme io e Emma.

Dopo urla e karaoke in macchina,decidemmo di andare ha bere un caffè dal Wals Bar.

Prendemmo tutte un cappuccino.

"Lo sapevate che stasera entra uno nuovo nella gang?"mi disse Joy,girando il cucchiaino.

Oggi era vestita,con una maglietta dei "mitici Nirvana" così li chiama lei.
Pantalone nero,stretto strappato.

"Davvero? E chi sarebbe?"gli chiese Emma,guardandola male.

Lei era diversa noi due. Era il tipo di ragazza che si vestita solo con vestitini floreali,tacchi e trucco.

"Non so chi è! Ma Manuel mi ha detto che faranno l'iniziazione oggi" disse Joy.

Manuel è suo fratello. Sono l'opposto lei dolce e stronza,lui pessimista e menefreghista.

"Io non sapevo nulla! Cioè Chris non mi ha detto nulla!"gli dissi,bevendo il cappuccino diventato ormai freddo.

Mi ricordo la prima volta che ci incontrammo,ho almeno la prima che incontrai Joy e la prima volta che incontrai Emma.

Emma la conosceva già dalle medie. Andavamo in classe insieme,ed è stata l'unica ha rimanere.

Invece mia madre conosceva la madre di Joy. Scoprimmo anche di essere nate nello stesso mese,però lei il 18 è io il 22.

Fantastico no?

Sono le uniche due migliori amiche che ho.

"Dovremmo andare,la campanella è già suonata!"mi disse Joy innervosita.

Tra le 3 era quella che studiava sempre,poi c'era Emma che se la cavava è poi c'ero io che preferivo dormire piuttosto che andare li.

"Si,Joy calmati!Due passi è siamo arrivati"gli dissi ridendo.

La nostra scuola si chiamava la
" Honesty and Intelligence ".

Perché dare un nome inglese ad una scuola italiana?

Semplice,il preside è uno inglese che "rimodernò" ,se vogliamo dire così,la nostra scuola.

"Onestà è intelligenza"

Stavo per entrare nel grande edificio,quando qualcuno di spinse facendomi cadere per terra.

"Coglione guarda dove vai!" Si ero molto gentile.

Il ragazzo si fermo,so girò nella mia parte è mi fissò per tutto il tempo.

Quando smisi di pulirmi,visto che mi ha fatta cadere di lato,venne verso di me.

Alzati la testa per guardarlo negli occhi,è mio Dio è stupendo.

Capelli rasati con il ciuffo marrone,labbra stra piene,è beh si avevo dato del coglione ha un ragazzo figo.

Venne verso di me,fin quando non eravamo faccia a faccia. Sentivo il suo respiro sulla mia faccia,fece un ghigno con le labbra,si protese verso di me come se mi volesse baciare.

Una sua mano finì sul mio fianco che strinse,portandomi vicino a lui.

Si protese verso il mio orecchio è mi disse

"Ripeti quello che hai detto"
La sua voce era roca è possente.
Una serie di brividi scesero lungo il mio corpo,quando lui strinse di più il mio fianco è porto l'altra mano sul mio collo allontanando i capelli.

"Ripeti quello che hai detto" mi disse.

Promessa// Astol (IN PAUSA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora