Sabato
Sono le 6:30, oggi mi sono voluta svegliare presto per andare al parco a fare una corso per sciogliere un po' la tensione di queste prime settimane e prendere un po' a tutto quello che mi è capitato.
Dopo una corretta di circa un'ora e mezza torno a casa a fare una doccia e preparo la colazione a Camilla, visto che dorme ancora.
Alle 9:00 ho allenamento in sala pesi, spero che ci sia qualcuno a farmi compagnia come del resto ogni pomeriggio.
Entro in spogliatoio e mi cambio, essendo da sola c'è troppo silenzio e questo non mi fa sentire molto a mio agio sono abituata ad urla, risate, pianti (si perché ci sono anche quelli) e cose del genere. Esco dallo spogliatoio e vado nella palestrina: come al solito non c'è nessuno se non il preparatore atletico.
Preparatore: ciao Chiara, sei pronta? Oggi faremo più fatica del solito, ma stai tranquilla che ti divertirai e questi esercizi ti serviranno per non avere dolori durante la stagione
Io: certo coach, sono sempre pronta poi oggi ho proprio bisogno di scaricare un po' di tensione
Preparatore: fantastico allora incominciamo subito; ah volevo dirti che ... -prima che continuasse la frase, la porta alle mie spalle si apre ed entra Aaron.
Aaron: scusami per il ritardo ma non... ah ciao Chiara non pensavo che ci fossi anche tu
Io: ciao, comunque neanch'io sapevo della tua partecipazione
Poi mi sorride
Preparatore: ehilà ragazzi sarebbe meglio se incominciassimo visto che per colpa di qualcuno siamo già in ritardo -rivolgendosi ad Aaron-
Gli esercizi della prima parte sono stati durissimi, la prima mezz'ora è passata ora finalmente facciamo due minuti di pausa e possiamo rilassarci e bere.
Vado nel mio angolino dovevo avevo appoggiato le miei cose quando qualcuno mi ficca la spalla
Aaron: ehm... posso sedermi qui con te in tanto che aspettiamo di rincominciare?
Io: sì certo
Aaron: sai, ti vorrei fare i miei complimenti non ho mai visto una ragazza che sapeva tener così bene testa in uno di questi esercizi come stai facendo te
Io: ehm grazie, pronto per la partita di sta sera?
Aaron: si dai, non sono neanche preoccupato tanto è solo un'amichevole per vedere un po' la squadra per l'anno prossimo, certo vorremmo vincere però anche se non accadesse sicuramente non ci piangeremmo in mano
Io: sì certo capisco... mi sa che i nostri due minuti di pausa siano finiti e dobbiamo tornare ai nostri esercizi
Aaron: già... ricordati di sta sera, non vedo l'ora di presentarti il resto della squadra
Io: come potrei dimenticarmene -e mi fa un occhiolino-
Finita anche questa serie di esercizi finalmente mi butto sotto il getto di acqua fredda.
Nel corridoio che portava ai vari spogliatoi e che circondava tutto il campo vedo Aaron e mi propone di accompagnarmi a casa. Ovviamente ho accettato non sapevo che altro dirgli
Appena entrati in macchina mi chiede dove abito poi accende la radio
Il tragitto è breve e un po' sono sollevata siccome l'unica cosa che "parlava" in quella macchina era la radio.
Io: grazie mille per il passaggio
Aaron: figurati e ricordati di sta sera, se vuoi ci troviamo fuori dalla palestra dopo la partita e vieni con me
Io: va bene, allora a sta sera
Ci congediamo con la mia entrata nel condominio.
Il pomeriggio l'ho trascorso fra i libri di informatica, diritto, economia e cittadinanza -avrò mai un momento di pace?-Sono le 17:00 e sto aspettando Camilla per andare a vedere la partita, non vedo l'ora, sopratutto perché giocheranno contro Trento.
Ho optato per un abbigliamento semplice jeans neri strappati sul ginocchio, una paglietta a maniche corte bianca e sopra una felpa nera, spero che poi alla sera non faccia freddo, siccome tutti i giubboni li ho dimenticati tutti a Milano. Ho scelto di non truccarmi molto solo un po' di fondo tinta, mascara e matita.
La partita è finita alle 20:30, è andata molto bene, abbiamo vinto, hanno giocato tutti molto bene. Sarà una squadra che porterà buoni risultati in questa stagione.
Io e Camilla stiamo aspettando al parcheggio i ragazzi per andare a mangiare.
Aleksander: hey ciao, Camilla viene con me, Ivan e Simone tu andrai con Aaron -l'ultima parte la dice con un'espressione diversa concludendo poi con un'occhiolino-
Io: okay, siamo solo noi due? -lo dico con una voce un po' di moda sperando in una sua risposta negativa-
Aleksander: si perché tutte le altre macchine sono occupate e poi a farsi la doccia è sempre l'ultimo quindi nessuno lo vuole aspettare, e oggi tocca a te
Dopo circa dieci minuti che mi trovavo da sola seduta su una panchina di fronte al parcheggio... una voce roca e dolce mi fa sobbalzare... fortuna che era solo Russell
Aaron: scusami non volevo spaventarti. È tanto che mi aspetti?
Io: no tranquillo solo circa cinque minuti
Aaron: va beh ora andiamo seno ci danno per dispersi -annuisco-
Nel tragitto non parliamo molto solo alcune domande sulla nostra vita è su come siamo arrivati a giocare alla Sir
Aaron: sei molto carina oggi -a quelle parole riesco solo ad arrossire e non riesco a dire niente spero che non lo abbia notato-
Finalmente siamo arrivati, erano già arrivati tutti come immaginavamo.
Era un tavolo lunghissimo io ero seduta tra Camilla e Aaron e di fronte avevo Ivan e Aleksander, dopo aver profanato le pizze e da bere mi hanno presentato tutta la squadra -sono dei ragazzi molto simpatici e socievoli con i piedi piantati per terra, cosa che non ti aspetti da giocatori di serie A di fama mondiale-
Dopo la cena siamo usciti dal ristorante e siamo andati a fare un giro per il centro di Perugia perché sapevano che non avevo ancora costipato niente della città. Come immaginavo aveva iniziato a far fresco e a quanto pare Aaron lo ha notato perché mi ha appoggiato delicatamente la sua giacca sulle spalle
Io:grazie
Aaron: così spero che vada meglio, vedevo che avevi freddo così ho pensato di fare un gesto carino
Io: si in questo momento sto benissimo
Dopo vari sguardi vengo interrotta dall'opposto: hey splendore devi dirmi qualcosa??
Io: ciao Alek, cosa dovrei dirti, forse dovrebbe essere il contrario -avevo notato durante la serata alcuni sguardi tra lei e Camilla-
Alek arrossisce: io non ho niente da raccontarti -faccio una smorfia- beh forse si, mi afro trovando veramente bene con Camilla grazie mille per averla invitata
Io: figurati è sempre un piacere aiutare un amico -e mi abbraccia-
Alek: comunque se mai avrai bisogno per ***** sai chi chiamare. Ah e bella giacca mi è molto famigliare e sopratutto ti dona molto
Io: grazie -e gli faccio una linguaccia-
Aaron si offre di accompagnarmi a casa, per concludere in bellezza questa giornata.
Io: grazie mille di tutto: per il passaggio, avermi presentato la squadra, avermi invitato e per la giacca -e gliela porgo-
Aaron: grazie a te di aver accettato il mio invito. Spero che ci saranno altre uscite così e in bocca al lupo per la partita di domani (amichevole) spero di riuscire a venire e penso che verrà anche Alek dopo la serata di oggi
Io: allora buonanotte -gli sorrido-
Aaron: good nightSpazio autrice:
Fatemi sapere se vi piace, fatelo sapere anche in giro così da aumentare un po'
Ps: scusatemi per eventuali errori
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È bastato poco per innamorami di te
FanfictionChiara ha 18 anni, abita in un paesino vicino a Milano, è una ragazza abbastanza alta, capelli castani e occhi azzurri; caratterialmente abbastanza timida e con pochissima autostima. L' unico modo per sfogarsi è la pallavolo, la sua passione. Cosa s...