Al Cuore Non Si Comanda.

•Capitolo 3•

Dopo l'appuntamento, Christal era uscita più volte con il ragazzo biondo che si chiamava Luke.
Avrei potuto chiederle di presentarmi quel ragazzo del centro commerciale al quale avevo pensato più e più volte e che era amico di Luke, ma non avrebbe avuto troppo senso, la settimana dopo sarei partita e avrei lasciato tutta la mia vecchia vita.

Il giorno della partenza.

Tutti i miei amici erano lì a salutarmi, il mio aereo sarebbe partito esattamente 40 minuti dopo e io sentivo sempre di più la malinconia, sapevo che mi sarebbero mancati davvero tanto e che sarebbe stato difficile iniziare una nuova vita.
In quella città avevo davvero sofferto molto, tante situazioni e persone mi avevano fatto del male e reso debole, ma dovevo ricominciare più forte che mai.
Mi salutarono tutti uno ad uno, Christal e tutte le mie amiche più care, il mio migliore amico Tyler, lui mi sarebbe mancato davvero tanto, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli e avevamo uno splendido rapporto di fratellanza, c'era anche Nick, il mio ragazzo o ex-ragazzo dovrei dire, avevamo deciso di lasciarci e di restare comunque amici perché era forse la cosa più giusta da fare e in fondo io non mi sentivo più troppo innamorata di lui, sennò non avrei posato gli occhi sul bel amico di Luke.

L'aereo decolla.
Tra le nuvole penso e ripenso, tutte le volte che guardo fuori dal finestrino che sia dell'autobus, del treno, dell'auto o dell'aereo, non posso fare a meno di pensare e riflettere.
E potevo pensare ciò che volevo, non ci sono regole precise di pensiero quando si guardano le nuvole.
L'aereo atterra.
A prima impressione la città sembrava bella per un nuovo inizio, il mio.