Capitolo 1

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~Amore è tutto okay, non è niente tornerò al più presto però promettimi che ti occuperai della mamma e che non vi abbatterete. Io starò via solo per un po' non di più ~ vidi mio padre potato via dai dei poliziotti, comincia a camminare nella loro direzione e gridai "papà papà!! Fermatevi!!" Ma non usciva nessun suono e correvo, correvo più che potevo per raggiungerlo, ma si allontanava sempre di più ad ogni mio passo. ~

Mi svegliai di colpo, tutta sudata vedo la porta aprirsi, vedendo poi mia madre entrare in stanza assonata con un bicchiere d'acqua.

"Grazie mille, mamma." Le dissi con un filo di voce lei mi guardò con occhi pieni di compassione, tristezza e frustrazione allo stesso tempo. "Nulla amore, te lo prometto andrà tutto bene."disse per farmi tranquillizzare abbracciandomi, si staccò dopo poco con un sorriso forzato. "Ora  dormi che domani hai il tuo primo giorno nella tua nuova università non vorrai fare tardi ". Si alzò andando verso la porta, chiudendola diedro di se. Lasciandomi sola con i miei maledetti pensieri. Già non ve l'avevo detto?? Io e mia madre dopo "l'incidente" se proprio lo vogliamo chiamare così ci siamo trasferite a Seattle a casa del fratello di mio padre in poche parole da mio zio. Ne avevamo bisogno lo ammetto, ma era dura fare finta di nulla anche per una che all'apparenza faceva vedere di essere forte e che le scivolasse tutto addosso. Scacciai via quei pensieri negativi e cercai di riprendere sonno con fatica ma lo feci.

Il mattino seguente, mi svegliai prima della sveglia per così dire. Andando verso il bagno, mi guardai allo specchio e vidi un mostro pallido, scoppiai in una piccola risata ironica e mi diedi una sistemata. Una ventina di minuti dopo ero pronta e profumata, uscii dal bagno, andando verso l'armadio scegliendo una maglia bianca lunga da uomo, con una felpa anche essa da uomo color grigio con un smanicato in pelle nero e dei semplicissimi pantacollant neri hai piedi delle semplici convers bianche e nere. Una volta vestita, scesi giù dove trovai il solito biglietto della mamma che mi augurava una buona giornata e dove si raccomandava  di far colazione, roteai gli occhi al cielo e sorrisi, alzai di poco la testa dal piccolo foglio e guardai l'orologio accorgendomi  che stavo farcendo tardi così mi affrettai a mangiare, presi la borsa e le chiavi della mia macchina, uscì e mi incamminai verso l'auto dove l'avevo lasciata il giorno precedente. Trovata sali velocemente, diedi gas e partii sperando di arrivare in tempo.

Una decina di minuti dopo arrivai all'università con qualche difficoltà, non ricordandomi la strada. Entrai nel parcheggio, mi guardai  in torno per parcheggiare. Trovandolo subito dopo, ma un coglione tagliandomi la strada  me lo soffio. Suonai il clacson e abbassando poi il finestrino urlandogli contro."Coglione era mio quel posto!" "Hai detto bene era" rispose lo scimmione una volta sceso dall'auto, avvicinandosi al mio finestrino deridendomi."Ma ciao, siamo nuove da queste parti? Mi chiamo Alex dolcezza! E tu?" Lo guardai dall'alto verso il basso con un sopracciglio alzato per poi sorridergli falsamente. "NON SONO CAZZI TUOI, ti piace il mio nome?" Gli chiesi accennando ad una specie di sorriso  e alzando il finestrino. rimisi in moto la macchina e me ne andai per cercare un'altro posto. Stranita dalla conversazione appena avuta con un ragazzo che si poteva definire scimmione.


Ero davanti alla segreteria li trovai una signora di mezz'età che mi sorrideva facendo segno di avvicinarmi. "Tu devi essere Elis truman! Allora tesoro qui ci sono i tuoi libri di testo ti serviranno per le lezioni di oggi dentro troverai un foglio con i numeri delle aule e dove sono situate. Ti auguro una buona permanenza alla Seattle University." Con un irritante sorriso stampato sulla faccia.

Ricambiai sforzandomi di sorridere e me ne andai. Mi soffermai sul foglio che mi era stato dato con tutte le indicazioni, quando andai a sbattere contro qualcosa di duro o meglio qualcuno ritrovandomi con il culo per terra, alza la testa e vidi un ragazzo alto, robusto, con due paia di occhi colo ghiaccio freddi come la neve distolsi subito lo sguardo da quegli occhi così penetranti e simili hai miei vuoti dentro, per  posarli sul collo e sulle mani dove aveva tantissimi tatuaggi di vario tipo e forme. Mi ricomposi e vidi la sua espressione al quanto infastidita. Mi alzai più innervosita di lui, ricambiai lo sguardo " sta attento a dove cammini imbranato" andandomene, dandogli una spallata. Mi senti tirare da un polso e me lo ritrovai ad un centimetro dal mio viso sentendo dei piccoli brividi per tutta la schiena e un fremito allo stomaco "Non azzardarti mai più a toccarmi sono stato chiaro? E per la cronaca sei stata tu a venirmi addosso" disse con una voce rauca e profonda, mi irrigidì tutta per la sua troppa vicinanza e per la rabbia; respirai per cercare di calmarmi ma con scarsi risultati. Aveva sbagliato persona se pensava che stessi zitta e buona " ripeto stai più attento la prossima volta! E metti le mani al tuo posto sono stata abbastanza chiara?" Mi levai dalla sua prese alzando un sopracciglio ricopiando le sue parole per sbeffeggiarlo. Girai i tacchi verso la mia aula lasciandolo così senza farlo parlare ulteriormente. "Ma che hanno tutti i ragazzi di questa città!" Dissi tra me e me.

Trovai la mia aula di letteratura inglese entrai e mi incamminai in fondo la fila trovando fortunatamente un posto libero, mi sedetti, prendendo un quaderno a caso aspettando l'arrivo del professore. Dopo  poco vidi entrare una signora non troppo anziana e comincio a spiega di cosa si trattasse la sua materia e del programma che svolgeremo, così facendo smisi di ascoltare e mi concentrati sul foglio davanti a me disegnando cose a caso. Improvvisamente vidi una piccola pallina di carta lanciatami , alzai la testa per capire chi fosse e vidi affianco a me una ragazza dai capelli rossi e lunghi  che mi sorrise e sussurrando un "piacere sono Mia" e mi diede la mano, la strinsi e sussurrando a mia volta "Elis piacere mio" senti poi la campanella suonare, e mi alzai accompagnata da Mia "allora ragazza nuova di dove sei ?" Mi chiese subito dopo iniziando a mette le mie cose come lei nelle rispettive borse e in camminandoci verso l'uscita "sono di New York ma mi sono trasferita una settimana fa qui con mia madre"dissi vaga guardando in basso " ci sono stata è stupenda sai anche io fino all'anno scorso ero la ragazza nuova sarà un po' dura ti fisseranno tutti pensando di aver visto la madonna scesa in terra come se non hanno mai visto un essere vivente da queste parti ed ecco che cominciano a bisbigliare ma tranquilla passa subito eh....oh guarda! Ginny fox ha un nuovo taglio di capelli e una nuova gonna che fa vedere anche l'ano! Tesoro sei passata di moda in neanche...." fece finta di guardare l'ora sul suo polso dove non c'era traccia di un orologio "ah..!! Tre secondi un nuovo record!" scoppiai in una fragorosa risata" ma poi chi cazzo e sta Ginny" ridendo ancora di più "la tro..." e viene interrotta da un ragazzo che la bacia e la stringe a se. Lo squadro bene e capisco che è lo scimminine ruba posti " tu sei quello che mi ha soffiato il posto!" Si gira di scatto e guardandomi ridendo sotto i baffi " ma guada chi si rivede, ti sono mancato?!" Si stacca dalla ragazza ridendo di me " Alex! Falla finita di fare il coglione con Elis, scusalo fa così con tutte. Elis lui è Alex il mio ragazzo Alex lei è Elis una mia sicuramente nuova amica" ci presento " ma allora c'è l'hai un nome comunque piacere di conoscerti" per poi girarsi verso la propria ragazza " amore stasera c'è una festa ad una delle confraternite ci vieni!!! Ti pregooo!! Non mi va di andare da solo con i ragazzi" gli fece una faccia da cane bastonato e scoppiai a ridere insieme alla sua ragazza " E va bene ma solo se posso portare con me Elis così non mi sentirò sola, ti pregoo!!" E si girò verso di me stavolta è lei a fare la faccia da cucciolo " okay okay basta che la smettere con queste facce siete degli scemi" sorridendo ad entrambi "Evviva non sapevo che ci sarebbe voluto così poco per convincerti. Comunque ora che lezioni avete voi due?" Chiese sia a me che ad Alex " io buco da quel poco che ho letto sull'orario" "io filosofia" dissero all'unisono " bhe allora con te ragazza ci vediamo stasera dammi il tuo numero così ti passo a prendere e con te andiamo nella stessa aula" mi sorride e gli diedi così il mio numero per poi salutarli e me ne andai in giardino.













































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ECCO A VOI IL MIO PRIMO CAPITOLO SPERO VI PIACCIA!!!! 😍😍😍😍😍SCUSA PER GLI EVENTUALI ERRORI DI BATTITURA 😭😩 vi augura una buona lettura un bacio tesorine!!!!! Nel prossimo capito alla fine metterò delle foto di ragazzi che avevo in mente per la parte di Alex fatemi sapere chi vi piace di più!!!!! Ciaooooo

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