30 Giugno
Pre-festa
Sentivo il cinguettio degli uccellini e una leggera brezza mattutina che mi sfiorava la pelle, sembrava tutto così tranquillo, quasi come se fossi in paradiso, questa tranquillità però non duró molto.
Il campanello suonò, non ci feci molto caso, ma poco dopo sentii bussare insistentemente alla porta, aprii gli occhi e sbuffai, erano le 8:30 del mattino e chiunque ci fosse fuori dal mio appartamento, di sicuro non si era rassegnato.
Decisi di alzarmi e andare ad aprire la porta, tanto anche se poi fosse andato via non sarei più riuscita a dormire.Aprii la porta e senza stupore mi ritrovi Chris sulla soglia «Chris sono le 8:30, che ci fai qui?» Gli chiesi assonnata
«Sono venuta a svegliarti! Comunque non vorrai lasciarmi qui fuori?» Spiegò
«Ah.. No entra» dissi facendomi di lato per farla entrare, poi chiusi la porta «Hai fame?» Gli chiesi
«Si ma ti ho portato i croissant» Affermò
«Okay. Allora faccio il caffè» Dissi, presi il sacchetto che Chris aveva in mano e andammo in cucina.
Per comprare quella cucina avevo speso tutti i miei risparmi e i soldi che mia madre mi aveva mandato dall'Italia per il mio compleanno e non avevo an ora finito di pagarla «Come mai sei venuta?» chiesi a Chris mentre ero alle prese con il caffè, non ero mai riuscita ad abituarmi al caffè americano, quindi prima di partire, avevo messo in valigia la Moka di mia mamma, quando arrivai a San Francisco mi chiamò chiedendomi se avevi preso la sua Caffettiera, io risi e confermai suoi sospetti, fu costretta a comprarne un altra.
«Volevo stare con la mia migliore amica è un problema?» mi rispose
«No per niente.» risposi il caffè non era ancora salito «Vuoi il latte?» gli chiesi
«Si grazie, oggi non hai lezione giusto?» mi chiese, era strana.. Stava tramando qualcosa alle mie spalle ne ero certa «No, sono libera» Affermai
«Perfetto! Allora dopo ti vesti perché avrai ospiti» Mi informò, la mia espressione tranquilla e sospettosa si trasformò in punto interrogativo «Che intendi dire?» gli chiesi sospettosa
«Niente. Ho solo invitato qui i ragazzi prima di recarsi alla festa.» Affermò con disinvoltura «Che cosa?!» Risposi irritata «Non puoi più dire di no sono già qui» mi avvisò, pochi secondi dopo il campanello suonò, lanciai un'occhiata di disapprovazione e irritazione a Chris prima di andare ad aprire la porta «Chris, questa non la passi liscia» affermai a bassa voce.Aprii la porta, risttovandomi davanti Zack e Isaac, Zack indossava una T-shirt nera e dei jeans, Isaac invece aveva una canottiera che metteva in risalto i muscoli della braccia e i pettorali, in fine anche lui dei jeans.
«Ciao» mi salutarono, intanto dentro di me la mia rabbia stava escogitanto un metodo efficace per torturare Chris nei peggio modi, ma mi trattieni li saluti e li feci entrare «Chris è in cucina» dissi indicando la stanza a sinistra «Buongiorno ragazzi» li salutò, era seduta a capo tavola che mangiava l'uva, tutta soddisfatta «Spero che soffochi» dissi tra me e me a bassa voce «Hai detto qualcosa?» chiese Zack «Chi, io? No. No. Niente.» Negai, ma il quel momento volevo davvero ucciderla «Se siete pronte possiamo andare» disse Isaac «Veramente, Selene deve ancora prepararsi» Li informó «Appunto, grazie a chi?» dissi istigandola ma lei non fece una piega «Hai ragione, mi scuso profondamente con te» disse sarcastica, alzati gli occhi al cielo, per evitare di strozzarla «Torno subito» dissi dopo un sospiro profondo.Per prima cosa feci una doccia, dato che mi ero svegliata da poco e non avevo avuto il tempo di fare niente, a parte un caffè.
Quando ebbi finito mi vestii, dato che era ancora mattina, non mi sembrava il caso di mettermi un vestito da sera.. Optai per un paio di blue jeans strappati, una magliettina bordeaux e delle semplici scarpe da tennis, Jordan per la precisione, preparati i vestiti per la festa e lì misi dentro la borsa insieme hai tacchi, poi mi truccai, una leggera linea di eyeliner sopra un lombretto color mattone, non troppo scuro ma nemmeno molto acceso, mascara, un po' di terra e in fine un rossetto color carne.
Uscita dal bagno presi la borsa e sosta davanti alla cucina «Wow Selene» disse Chris
«Chris sono così tutti i giorni» Affermai, ed era vero in fondo
«Stai, benissimo» affermò Isaac
«E non ci ha messo nemmeno tanto, solo 20 minuti. Di solito le ragazze stanno in bagno ore» Continuò Zack
«5 minuti di doccia 5 per vestirmi 10 per truccarmi e ho anche messo il cambio in borsa. Possiamo andare ora?» siegai Chris si mise a ridere «Sei fantastica Selene» disse complimentandosi con me dopo che ebbe finito di ridere «Bene allora andiamo» Affermò Zack.Appena uscimmo di casachiusi la porta a chiave, uscimmo dal condominio e saliamo in macchina.
Dopo circa un ora e venti di viaggio in macchina, finalmente arriviamo a Santa Cruz, era bellissima, in tre anni che vivevo a San Francisco non avevo mai avuto l'occasione di andarci.
Le sciogliere lungo la costa erano bellissime sembrava ci fossero anche delle caverne, il natural bridges state beach era stupendo, da mozzare il fiato, le spiagge bianche e il mare cristallino, per non parlare del boardwalk era veramente enorme, lo so poteva vedere in lontananza anche senza doversi avvicinare.
«Eccoci siamo arrivati» Ci avverti Zack, la casa era sulla spiaggia ed era enorme, dentro potevano viverci come minimo 4 famiglie composte da quattro persone, era pazzesco «Bene, grazie per esserci offerte di aiutarci, non c'è l'avremmo fatta prima di domani» Disse Isaac, io guarda Chris con uno sguardo fulminante «Chris perché io non ne sapevo niente?» gli chiesi «Non mi sembrava così importante da dirtelo» spiego con una scrollata di spalle «Dai su entriamo» disse in fine, ormai ero lì non mi restava che entrare e cercare di godermi questa vacanza improvvisata «Avete fame?» chiese Zack appena entrammo, l'atrium era enorme, davanti a me c'erano delle scale che portavano al piano di sopra, alla mia sinistra la sala da pranzo a destra il salotto e sempre a sinistra più avanti la cucina enorme anche quella come l'atrio e le altre due stanze.
La cucina aveva una vetrata enorme che illumina a la stanza, da dentro si poteva vedere la spiaggia e le onde che si infrangevano su di essa «Hai una casa enorme Zack» gli dissi «Si è la casa per le vacanze, mio padre fa il chirurgo e mia madre l'avvocato» Mi spiegò «I tuoi che lavoro fanno?» mi chiese dopo «I miei? Mia madre..» non riuscì a finire la frase grazie a Chris che prontamente mi interruppe «Ragazzi che ne dite se dopo che sistemiamo andiamo al boardwalk?» chiese
«Massi perché no, che dici Zack?» disse Isaac e Zack fu d'accordo con l'idea di Chris.Cominciammo a sistemare la casa per la festa, io e Chris stavamo mettendo le luci natalizie come decorazione nell'atrio e nella sala mentre i ragazzi portavano in cucina i fusti di birra e altri alcolici «Chris» la chiamai
«Dimmi Sel» mi rispose mentre era alle prese con le luci «Zack.. » dissi a bassa voce ma mi interruppe come al solito
«No siamo solo amici» rispose prontamente, ma la sua faccia diceva altro
«Chris.. » la richiamai
«Certe volte sono contraria al fatto che tu sia la mia migliore amica» affermò
«OH! Così mi spezzi il cuore!» la presi in giro in modo un po' teatrale, lei rise
«Quello che credi di aver capito è vero» affermò dopo un sospiro «Ah ha! Lo sapevo!» dissi eccitata «Si okay. Adesso basta però, te ne parlo quando torniamo a San Francisco» disse io concordai in pieno
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Resta Con Me
Любовные романы«OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ACCADUTI É PURAMENTE CASUALE» © Copyright : Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate.