Capitolo 11

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Fede's pov

Finalmente sono nelle mia città natale
"Roma". Finalmente la romanaccia che è in me si è svegliata ed è pronta per affrontare il natale. Finalmente riabbraccerò Jessica che mi è mancata tantissimo però lei ha origini salernitane allora tra un paio di giorni scenderà in Campania quindi abbiamo pochissimo tempo per stare insieme. Mi mancano tutti : Vitto, Andre, Ale, Michi, Giulia, la mia burina ma soprattutto Eli e Riki; loro due mi mancano da morire, li vorrei qui insieme a me.

Riki's pov

Finalmente mi hanno dimesso dall'ospedale. Finalmente posso ritornare alla mia vita anche se non c'è lei. Finalmente un po' di vacanze anche se in ospedale ne ho fatte abbastanza. Finalmente sto con la mia famiglia, dai parenti più lontani a quelli più vicini. Il natale per me è la festa più bella però quest'anno non sono completamente felice perché manca il mio "tutto" ; vorrei Fede qui, vicino a me, per recuperare il tempo perduto in questo mese. Il 10 gennaio è il suo compleanno e vorrei farle una sorpresa però c'è ancora tempo.

29  dicembre

Fede's pov

E ora come faccio dovrò dirglielo prima o poi. Vabbé, respira, chiudi gli occhi e vai nel panico. Ora lo chiamo...

(Inizio chiamata)

Io:" ehi Riko"

R:" buon giorno Carta"

Io:" ti ho svegliato?"

R:" No, non ti preoccupare"

Io:" senti, ti devo parlare di una cosa importante"

R:" dimmi"

Io:" ehm... Insomma... non so se ritornerò al nord"

R:" cioè, scusami, tu stai dicendo che non ritornerai?"

Io:" forse, Riko non voglio illuderti (dissi con le lacrime agli occhi) la ditta milanese in cui lavorava mio padre ha dovuto fare dei tagli tra gli operai e ha deciso di licenziare le new entry e così mio padre è stato licenziato"

R:" Fede non piangere. Troveremo un sistema" ( si mise a piangere anche lui)

Io:" non credo Riccardo.... Non credo ... Però tu vai avanti e dimenticati di me"

R:" Fede mi stai chiedendo troppo, come puoi pretendere che io mi dimentichi di te"

Io:" devi farlo"

R:" dimmi una cosa... Provi ancora qualcosa per me?"

Io:" No... Scusa ma ora devo andare"

R:" Addio" disse piangendo

Io:" a-dd-ii-o " dissi singhiozzando tra le lacrime.

(Fine chiamata)

Ma cosa ho detto, io lo amo. Se non lo amassi non starei a piangere come una fontana qui, sul mio cuscino che è zuppo di lacrime e mascara. Ho bisogno di Jessica.

Narratore:" Jessica è tornata a Roma per la befana"

Corro da Jessica, ora è l'unica che mi può consolare. Citofono...

X:'' chi è?"

Io:'' salve signora , sono Federica"

X:" entra pure cara"

Io:" grazie"

Entro e con le lacrime agli occhi corro nel giardino dove trovo Jessica seduta sul suo dondolo. Io corro verso di lei e arrivata mi butto tra le sue braccia. Stiamo abbracciate in silenzio per 10 minuti perché a volte il silenzio vale più di 1000 parole e lei le capiva tutte e 1000 se non 1001. Ci sedemmo sul dondolo, mi porse un bicchiere d'acqua e io iniziai a raccontarle tutto.

ANGOLO SCRITTRICE

Raga ecco a voi il capitolo 11 spero vi piaccia. E ora cosa accadrà? Fede ritornerà a Milano? Scopritelo nel prossimo capitolo.
Baci volanti💙~fra

Semplicemente.... REDERICADove le storie prendono vita. Scoprilo ora