Frammento n°1

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Avevo permesso che l'oscurità l'assorbisse nel suo gelido manto,
Avevo lasciato che i ricordi la trascinassero nell'oblio più assoluto,dove i sentimenti si mescolano fino a divenire parte integrante di uno spirito.
Esatto,è così che si forma uno spirito,frutto dell'insana contrapposizione eterna fra odio e amore,vita e morte.
Un circolo vizioso che intrappola la mente nell'oblio della sorte.
Attesi pazientemente fra i miei pensieri che il sole scomparisse lentamente.
Lo scorrere del tempo ormai era dettato dai rintocchi delle mie tempie che laceravano il silenzio emanato dalla paura.
Era giunto il momento di fare i conti con le bestie della notte.
Spiriti insensibili che agiscono condizionando le anime delle persone,mostrandogli l'oscurità che cela in ogni cuore.
Avrei visto soltanto ciò che il mio spirito mi avrebbe mostrato,il passato della sua essenza,la ragione...
Della sua esistenza.
Ma in questo posto,la logica non è mai riuscita a prendere il sopravvento,e solo un' anima oscura può accedervi.
Il cuore iniziò a palpitare a ripetizione,il sangue sembrava ribollire dall'interno,nutrito dalla miriade di peccati commessi...
Il dolore divenne così forte che il mio corpo collassò prima che la mia mente potesse percepirne l'abbandono.
Ero dentro.
La percezione di ciò che mi circondava era totalmente diversa dal normale, indescrivibile.
Sentivo che non ero solo,in quello stato potetti avertire anche la presenza di un'altra entità,ma stranamente...
Il suo odore era così simile al mio.
Perché?
Più mi avvicinavo a quella porta, più mi chiedevo se io fossi davvero lí.
Arrivai finalmente all'ingresso,ormai il terrore era tramutato in qualcosa di diverso. L'impurità del mio cuore...
Riuscivo a percepirla oltre quella porta,ma perché?
La porta dell'oscurità si spalancò lentamente, il terrore inizio gradualmente a penetrare nel mio spirito.
Dall'altra parte,la stanza di un ragazzo senza volto.
Era come se non mi vedesse,ero invisibile ai suoi occhi,e fui costretto da loro ad assistere "all'arcobaleno della morte".
Il sangue iniziò a colare dalle sue vene come gocce di pioggia dopo una tempesta.
Le sue gambe iniziarono a tremare dalla paura,fino a collassare.
Scoppio a ridere fra le lacrime di un lago di sangue colorato di mali inespressi.

Viola,da cui annusò l'ultimo fiore.
Rosso,come il battito accelerato del suo cuore.
Verde, come il cipresso su cui tese il cappio dell'orrore
E infine,bianco...
Come l'assenza del dolore.

Il suo corpo era lí,davanti a me,lacerato e dilaniato dallo stesso rancore di cui composta la sua essenza.
Gocce di sudore iniziarono a oscurarmi la vista.
Non riuscivo a ragionare,non riuscivo più a capire cosa stesse succedendo davvero intorno a me,ero...
Ero davvero io...?
L'ansia ricomparve.
Rimasi immobile a guardare la stanza dell'orrore,vagando nell'abisso oscuro dei miei pensieri.
Ormai anche pensare sembrava non avere più un senso,essere lí non aveva alcun senso e iniziai a domandarmi se in realtà,
Continuare a combattere giorno dopo giorno con loro,con i miei demoni,con il mio destino,con me stesso...
Avesse ancora un senso.
Aprii gli occhi ed ero di nuovo lí,nella mia stanza.
Cupa e vuota come sempre,nulla era apparentemente cambiato,ma dentro di me,sentivo qualcosa di diverso.
Mi ero abituato ormai,ad essere vittima dei loro "Rituali".
Ero come un pupazzo.
Potevano maneggiarmi a loro piacimento,quando avrebbero voluto,quando avrebbero dovuto.
Eppure,Dicevano che anche i demoni provassero emozioni sai?
Che anche degli esseri così insensibili avessero:"Un cuore".

Ma davvero un cuore può fare questo?
Realmente può essere così...
Oscuro?
Avrei tanto voluto capire ma,
Nulla.
Mi rimisi a letto,avevo ancora il volto scosso da ciò che avevo visto,i rimorsi iniziarono a raffiorare e un'altra notte insonne stava per cominciare.
Chiusi gli occhi.
Continuavo a sforzarmi di tenerli chiusi, finché non caddi in un sonno profondo.
Almeno lí,la quiete,
Sembrò prevalere sugli spiriti.

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