Chapter 3

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Il sole era sorto da un paio d'ore sulla città di Beacon Hills, il tempo era perfetto per chi faceva jogging.
Il sole illumina la città, le persone si svegliano serene e riposate; le percepivi sorridenti uscire di casa e godersi i primi raggi primaverili, gli uccellini cinguettano e Stiles nella sua stanza imprecava contro il mondo.
Stiles amava svegliarsi presto e preparare la colazione per suo padre e se stesso, ma quella mattina, stava seriamente pregando che tornasse il buio della notte e che la sua testa smettesse di dolere. Decisamente svegliarsi con un dopo sbronza proprio il primo giorno di primavera non era l'ideale, sopratutto quando proprio alla tua finestra un piccolo gruppo di uccellini decide di farti da sveglia, facendoti aprire gli occhi e venir momentaneamente accettato dalla luce, perché genialmente la sera prima troppo ubriaco, ti sei dimenticato di chiudere le tende.
Imprecando contro il mondo e i volatili, Stiles si tira le coperte fin sopra la testa, nella speranza di poter riprovare a dormire e farsi passare in qualche modo il mal di testa; ma siccome le cose per lui vanno sempre male, neanche dieci minuti dopo, suo padre entra nella stanza, chiedendogli a voce un po' troppo alta, se aveva il dopo sbronza e se aveva intenzione di alzarsi per preparare la colazione, che ovviamente lui non avrebbe preparato per la salvezza di entrambi.
Stiles non muove neanche un muscolo, nella speranza che il padre pensi che stia dormendo e lo lasci in pace, ma anche sta volta le cose non vanno come vuole, tanto che lo sceriffo lo butta giù dal letto con aria divertita.
-Buongiorno Figliolo, allora divertito ieri sera?- gli chiede ancora con aria divertita, ottenendo come risposta solamente un borbottio pieno d'insulti del ragazzo verso i suoi amici- lo prendo per un si -ridacchia- allora, facciamo colazione?
-hmmmm si... okay - Stiles ancora in modalità zombie, si alza molto lentamente dal letto e si dirige dietro suo padre verso le scale.
Scesi in cucina, Stiles si mette subito dietro ai fornelli iniziando a preparare il caffè chiedendo anche aiuto a suo padre nel prendere le cose che gli servivano dal frigo.
I due chiacchierano ridacchiano in tanto che Stiles prepara l'impasto dei pancake, e suo padre si beve tranquillamente il suo caffè sfogliando il giornale.
Tutto stava andando secondo la loro normale routine mattutina, fino a quando Stiles non si blocca per qualche secondo e i ricordi della sera precedente non gli tornano alla mente.

Lydia che rideva, Erica e Peter che gli passavano fin troppi bicchieri, Scott e Isaac che ridacchiavano e si facevano le coccole in un angolo, Danny che lo tirava a ballare, un tipo che ci aveva provato fin troppo con lui e Derek.
Lui che ballava con Derek, le mani del grande sui suoi fianchi, il suo respiro contro il collo, i fianchi che si strusciavano l'uno contro l'altro in una danza piena di lussuria, e i bassi gemiti dell'altro.

-Stiles?? - lo chiama il padre- figliolo, tutto bene?- annuisce guardandolo confuso- stai bruciando i pancakes.. sicuro che vada tutto bene? Sei tutto rosso in faccia - ridacchia.
Stiles rapido gli da le spalle, cercando di nascondere il rossore delle sue guance, cercando anche di rimediare al disastro che ha combinato; decisamente quei pancakes, bruciati, non potranno essere mangiati.
Ancora sconvolto dal ricordo, cercando di non distrarsi come prima, rievocando la sensazione delle mani di Derek, che lo tenevano stretto contro il suo corpo, di come fossero scese lungo una sua coscia, di quando una delle mani si fosse intrufolata sotto la sua maglietta e lo accarezzandolo con movimenti circolari, inondando il suo corpo di nuove e magnifiche sensazioni; facendolo rabbrividire anche in quel momento, tanto da fargli sfuggire il cucchiaio con cui stava girando l'impasto dalle mani.
-Stiles.. - lo richiama ancora una volta- decisamente hai qualcosa che non va. Sei più distratto del solito,   ti scivola tutto dalle mani e mi stai nuovamente bruciando i pancakes - ridacchia il padre, dandogli una pacca sulla spalla - lascia stare la colazione, mi prendo una brioche andando alla centrale, tu torna a dormire. Ci vediamo questa sera.- gli sorride uscendo dalla cucina, andando a prendere il proprio cappotto - ah! Le chiavi della tua macchina sono sul tavolino in salotto, Scott le ha lasciate qui questa mattina. - dopo un ultimo saluto, lo sceriffo esce di casa.
Ancora con la mente annebbiata, Stiles si dirige verso le scale come un automa, salutando il padre e tornando in camera sua per riposarsi ancora un po', sfiorando con leggerezza la parete delle scale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26, 2017 ⏰

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