Capitolo 1

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"Non c'è minuto in cui non pensi a te Rin, mi manchi più della piscina in inverno", disse Haru guardando il volto bambino del suo amico in una vecchia foto che conservava sotto il cuscino. "Chissà come sarai cambiato..sarai diventato più alto di me? Sarai migliorato nel nuoto?

Questo è più o meno quello che Haru diceva e si chiedeva ogni giorno da quando Rin si era trasferito in un altra città.

"È tardissimo! non arriveró mai in orario a scuola!" pensó Haru preparandosi di fretta e furia. Uscì bruscamente di casa, sbattè la porta e cominció a correre.

"Qualcosa mi ha urtato.." pensó Haru rialzandosi da terra.
Rimase immobile. Non ci poteva credere. Non aveva nemmeno la certezza che fosse lui.

"Haru sono tornato per vederti!" disse Rin con la sua solita sfacciataggine e un sorrisetto aguzzo sul volto.

"Ma allora è veramente lui...è Rin" pensó Haru, "È così diverso, è diventato enorme, sarà almeno il doppio di me in altezza, e poi le sue mani, sono così...grandi".

"Cosa aspetti, non mi saluti? Non ti sono mancato?" Chiese Rin guardandolo fisso negli occhi.

"Come hai potuto ...? Andartene senza dire niente e presentarti quí così? Non mi hai mai scritto, nemmeno una volta! Credi basti questo?!" gridó Haru bagnandosi gli occhi e colpendo ripetutamente l'amico sul petto.

Il sorriso di Rin era sparito; al suo posto un espressione triste ma allo stesso tempo determinata.

"So bene che hai ragione. Sono qui per farmi perdonare, mi sei mancato più di ogni altra cosa in questa città.. ti prego dammi la possibilità di spiegarti tutto, entriamo in casa a parlare" disse Rin con tono rassicurante, fermando con dolcezza i pugni di Haru.

Senza pensarci due volte Haru decise di saltare le lezioni.

Neanche il tempo di entrare in casa che Rin spinse con forza Haru per terra, sedendosi sopra le sue gambe e bloccandogli le braccia. Lo guardò fisso negli occhi, si avvicinò all'orecchio e sussurró "per farti capire perché sono qui non bastano due chiacchiere"

Haru era terrorizzato ma allo stesso tempo stava arrossendo, sentiva caldo, il cuore gli batteva forte, non aveva idea di quello che stava succedendo.

Rin disse "sta fermo, ora voglio baciarti."
"Rin ma ch..." Rin lo bació con forza. "Hhmm.. gaah" era tutto quello che Haru riusciva a dire.

"Sento la sua lingua, calda e bagnata, strusciarsi con la mia.. perché sta facendo questo?... non avevo mai pensato a lui in questo modo, ma soprattutto.. perché sembra mi stia piacendo...?" Pensó Haru chiudendo gli occhi.

Rin si staccò, leccó la saliva che era rimasta sul mento di Haru, e disse: "non rilassarti troppo, ho appena cominciato".

Prese Haru in braccio senza troppa fatica e lo scaraventó sul letto. Gli strappó la divisa scolastica e cominció a baciarlo, scendendo fino ai capezzoli. Succhió uno, poi morse l'altro.
In tutto questo Haru si teneva le mani sulla bocca per non ansimare ad alta voce.

"Non ho mai fatto niente di questo genere. Sembra così sbagliata come cosa... perché siamo due uomini. Ma come posso fermarlo? Come posso fermare la persona a cui più tengo se è qualcosa che lo rende felice? Sopporterò." Pensó Haru.

Ad un tratto Rin si fermò. Guardò Haru e chiese:"Posso averti?" Haru non capí bene cosa intendesse Rin. "Va..vabene" rispose un po' spaventato.

Lo sguardo di Rin divenne malizioso e un tantino oscuro.

Haru e Rin: finalmente insieme.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora