Capitolo 2

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- Diego basta con quella roba...
Lo rimprovero abbassando lo sguardo mentre lui è troppo occupato a rollarsi quella cosa
-Malia fatti i cazzi tuoi- alle sue parole sto zitta, mi ha sempre intimorito Diego, al contrario di Mario, Mario è un ragazzo tranquillo e mi fa sempre ridere, Diego invece è aggressivo per non parlare di quando è fatto.
-Malia andiamo, devo andare da Gionata, devo prendere la roba-
Ci avviamo verso la via che oggi ho percorso circa 4 volte mentre facevo una passeggiata, ci fermiamo quando sentiamo delle voci chiamarci -ehi, voi due venite un po' qui!-
Dicono degli sbirri mentre si avvicinano pericolosamente a me e Diego.
:- cazzo- sento sospirare Diego, ha qualcosa in tasca, erba.
Alza lo.sguardo verso di me, capisco al volo, nemmeno due secondi che stiamo già correndo tra le strette vie di Cogoleto, gli sbirri intanto ci stanno rincorrendo, mi sembra di essere tornata bambina, quando si giocava a "guardie e ladri", mi è sempre piaciuto fare la guardia, ma devo ammettere che è molto più bello fare il ladro, mi scappa una risata ricordandoi di quando da piccoli giocando a prendere e scappare, Diego cadde nella siepe del vicino.
- Malia cazzo ridi?!?!- mi rimprovera Diego mentre mi ferma dato che li abbiamo seminati.
- nulla Diego, mi sono semplicemente ricordata di quando sei caduto nella siepe, quando avevamo 7 anni- dico ormai in preda a una risata isterica
- ah sì, credo di avere ancora delle spine nel culo- dice anche lui ridendo
Mi mancava ridere con lui, da quando ha iniziato questa vita è cambiato, è diventato solitario, cupo, questa vita lo ha cambiato e forse sta cambiando anche me.
Senza accorgermene una lacrima riga la mia guancia e Diego con mia sorpresa la asciuga, mi prende per mano e ci dirigiamo verso casa, dove ci sono tutti che ci aspettano. Prima di entrare sento Diego dire - Malia, non sei cambiata per nulla-
Io mi giro e gli rispondo - non cambierò mai Diego...

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