Era una giornata come tante altre, nulla di diverso dalle molte giornate d'autunno. Il silenzio nella stanza di Taehyung di tanto in tanto veniva interrotto da delle goccioline di pioggia che sbattevano contro la sua finestra. Lui le guardava, sospirando. Osservava come si depositassero sul vetro, una contro l'altra, senza avere scelta; era quello il loro destino.
Così si sentiva Tae: schiacciato da un futuro ormai segnato ad un'eterna tristezza, dopo che ciò a cui teneva di più gli era stato bruscamente portato via.
Con l'incessante pioggia di quel triste pomeriggio, Tae ripensava alle scelte che aveva fatto nella sua vita, anche a quelle più banali. Tutto aveva una conseguenza, e questo l'aveva capito.
Dopo quel maledetto giorno, nulla aveva più un senso per lui. Gli amici, la scuola, la vita, qual è il loro significato? Tutto è destinato a finire, perché sprecare tempo provandoci allora?
Passava le sue giornate principalmente sul letto, se ne aveva voglia si alzava per mangiare, a scuola non ci andava più molto spesso, ed aveva perso i contatti con tutti. "Parlava" solo con la madre, sempre se rispondere con grugniti e monosillabi si potesse anche definire parlare.
"Tae, caro, la cena è pronta, hai voglia di mangiare qualcosa?" chiese la madre, dopo aver aperto la porta della stanza di Taehyung e aver visto come ormai di routine il figlio immobile sul letto, quasi fosse un cadavere.
Il ragazzo era sdraiato a pancia in giù, la testa che sprofondava nel cuscino bagnato dalle lacrime. Non aveva proprio fame quel giorno.
Scosse la testa e disse un "no" così piano che neanche lui era certo di averlo detto.
La donna sospirò e provò un'immensa tristezza nel guardare come suo figlio fosse distrutto, senza poter fare niente per aiutarlo.
Si avvicinò al letto e si sedette accanto al fianco di Taehyung, accarezzandogli dolcemente la schiena."Tae ..." stava pensando alle parole giuste per non ferire ulteriormente i sentimenti del figlio. "Io non posso neanche immaginare quanto ... lui, ti manchi. E non posso neanche immaginare quanto tu sia triste in questo periodo. Ma secondo te vorrebbe che tu stessi così?" il corpo di Taehyung continuava a non muoversi. "Devi riprendere la tua vita, amore mio. Non finisce qui, farai tante belle esperienze. Non abbatterti."
la madre continuava a sperare in una risposta dal ragazzo, che però non arrivò."Se hai fame vieni a mangiare quando vuoi Tae, ti voglio bene." Dopo avergli dato un'ultima carezza la donna uscì dalla stanza, lasciando il giovane solo e ancora più triste.
Come faccio ad essere felice se non posso più averlo? Come potrei anche solo illudermi di poter tornare a stare bene, adesso? Pensava, mentre delle lacrime ripresero a cadere calde e salate sulle sue guance.
"...lui." nessuno si era azzardato a pronunciare il suo nome, l'ultima volta che l'avevano fatto Taehyung era scoppiato in un pianto così disperato che era finito con il perdere i sensi, e poco si ricordava di quell'evento.
Non aveva intenzione di scendere per cena, -fosse stato per lui non si sarebbe mai più mosso da quel letto-, così si addormentò, dopo aver finito tutte le lacrime che gli erano rimaste, per quella sera.
一
La mattina dopo la madre andò a svegliarlo per chiedergli se se la fosse sentita di tornare a scuola, e Taehyung ci pensò qualche istante. No, quel giorno non ce l'avrebbe di certo fatta.
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memories - [taekook]
FanfictionDove Taehyung ricorda i momenti più belli della sua vita, passati con Jungkook.