Change.

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                                                                          CAPITOLO 3

"Non preoccupatevi , tutto ciò finirà molto presto "

" Che hai intenzione di fare ? "

" Seguire i vostri consigli "

Sarei cambiata.
E non mi importa che loro lo volessero o meno.
Io avevo bisogno di quel cambiamento.

Solita sfigata? Basta.
Solite risate? Basta.

Era qualche oretta ormai che le ragazze erano qui con me.
Chiesi loro di truccarmi ancora una volta, ed i miei desideri furono velocemente esauriti.
Il procedimento fu lo stesso di ieri, ed io già cominciavo a riconoscere qualche passaggio.
Non appena ebbero finito, aprii la valigia estraendone tutti i vestiti consigliati dalle ragazze e comprati il giorno prima.

Misi una maglia grigia non originale della Vans, dei semplici jeans chiari,  la mia camicetta a quadretti rossi e neri legata in vita, proprio come il giorno prima, e sotto le Dr.Martens, che questa volta erano nere.

"Andiamo?"

Chiesi mettendomi lo zaino in spalle e voltandomi appena verso le ragazze.

"Aah, che gioia per gli occhi."

"Finalmente, dopo tre anni!"

Si alternarono Sarah e Chelia senza nemmeno darmi il tempo di rispondere e cominciando a scendere con me le scale dopo aver chiuso la porta della camera.
Ma nemmeno il tempo di arrivare alla fine delle scale, che incontrai Adelaisa.
Per la prima vokta da quando la conosco, questa volta, non vedevo l'ora che parlasse così da capire che non avrei tenuto niente da oggi in poi.

" Qui non c'è posto per le sfigate."

Disse rivolegendomi una delle sue occhiataccie all'Adelaisa.

" Beh, strano che tu sia ancora qui, allora."

Dissi girandomi appena verso di lei per poi continuare a camminare cercando di raggiungere le mie amiche alla fine del corridoio.

" Senti un pò, sfigatella, ma chi ti credi di essere?"

" Summer Kent, farai meglio a ricordarti il mio nome da ora in poi."

" Altrimenti?"

" Alrrimenti a chi potresti addossare la colpa del tuo fallimento?"

Affermai sorridendole con falsità per poi farle l'occhiolino nel tentativo di riuscire a raggiungere, prima o poi, le mie amiche.

"Non capisco."

"Bene, vuol dire che il push-up non lo hai solo nel reggiseno, ma anche al cervello."

" Vorresti dire che ho le tette finte?"

Disse guardandosi le tette come se fosse l'unica cosa che avesse capito all'interno di quella frase.

"E non solo."

Raggiunsi finalmente le mie amiche notando solo in quel momento Ace ed Hale appoggiati allo scorrimano per assistere alla scena.

Ah, non vedevo l'ora che tutta la scuola ne fosse a conoscenza.

E pochi giorni dopo, fu proprio quello che accadde.
Vecchi compagni di classe che si felicitavano con un: "La vecchia Sum ritorna" altri che, semplicemente nuovi alla situazione, rimasero stupiti e pensarono qualcosa di simile ad un: "Wow una nemica per Adelaisa" , probabilmente.
Ma nessuno delle due era pienamente corretta.
Avevo messo un punto alle lacrime che sprecavo a causa delle persone come lei.
Avevo deciso che ormai niente e nessuno mi avrebbero mai fermato o ferito ancora.

Hating him, with love. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora