Quel maledetto sorriso

28 4 0
                                    

Era una fredda giornata di settembre, accompagnata da pianti di bambini attaccate alle loro mamme ,da abbracci di giovani ai loro compagni,di impiegati  con la loro valigetta in mano di corsa verso l'ufficio. Tutti erano pronti  per iniziare l' anno scolastico tranne lui . Erano le 8:30 del mattino e lui ancora dormiva quando sentì qualcuno chiamarlo : " Marco , svegliati la scuola è iniziata già da un pezzo , vuoi fare una brutta figura già il primo giorno ?" , Marco sbuffó e affondó la faccia nel cuscino girandosi verso il muro tappezzato da foto e poster giganti di modelle di Victoriassecret . " Mamma sta zitta , adesso scendo  a fare colazione . Esci dalla stanza!". Si alzò controvoglia dal letto aprì il gigante armadio e prese una maglietta nera firmata Gucci e dei jeans della levis , prese la boccetta di profumo sopra la mensola vicino al letto e se ne spruzzó un po' , prese lo zaino in cima la scrivania e scese le scale di fretta cercando di non inciampare negli scatoloni rimasti ancora fermi dal trasloco . Prese al volo un croissant alla crema e uscì di casa senza salutare , mentre correva più veloce che poteva verso la scuola prese l' ¡phone dalla tasca destra dei jeans e controlló l'ora , " Cazzo , sono già le 8:45 " . Era in ritardo di mezz'ora e non sapeva dove andare , per lui Madrid era una città del tutto nuova , non sapeva nemmeno dove si trovasse il comune figuriamoci la scuola . A dieci minuti da casa decise di chiedere a qualche passante le indicazioni per la scuola , vide una signora di media età , con capelli ricci che le coprivano tutto il viso , occhi color nocciola e di corporatura media , spingeva un passeggino in modo piuttosto nervoso come se fosse in ritardo pure lei , ma Marco non voleva perdere L' occasione e disse :"Scusi , dov'e il Liceo  Cervantes?" , la signora seccata rispose :" Vai sempre dritto e lo vedrai è enorme " e se ne andò di fretta  senza salutarlo .  Seguì le indicazioni e vide una scuola piuttosto malandata, le pareti erano scrostate le finestre erano sporche e certe addirittura rotte e la scritta era arrugginita . Subito pensó che le scuole italiane in confronto alle spagnole erano un albergo a cinque stelle . Il cancello era socchiuso quindi entró e si diresse verso la porta principale , una volta entrato un signore dall' aspetto malandato senza alzare la testa dal giornale che stava leggendo gli disse :" un pochino in ritardo eh ?" , lui scocciato disse : " Dov'è la quarta ES?", il signore indicó una porta verde rame accanto alla sala di informatica . Marco bussó tre volte e una voce acuta disse " Avanti " , entró in quel che sembrava un carcere minorile , i banchi erano sparsi qua e là per la classe , la cattedra era messa in fondo e la lavagna era inesistente. Diede subito un ' occhiata a quelli che sarebbero stati i nuovi compagni , vide subito il trio delle troiette : Viola , Antonella e Georgina , entrambe avevano un chilo di trucco in faccia , capelli perfettamente dritti , vestiti firmati e scollati che quasi quasi facevano prima a venire nude . Lo guardavano con soddisfazione con sorriso malizioso , poi notó il gruppo delle secchione , occhiali , camicia , trucco sbavato , e sempre serie però pensó che non erano così male , di ragazzi notó subito i playboy quelli muscolosi , sorriso a 32 denti e sguardo da mettere paura ma a lui non facevano  neanche tremare sapeva di essere il migliore di tutti . La professoressa era bassa, con una chioma bionda in testa che sembrava un cespuglio mal curato , occhiali grandi quanto la faccia e naso a punta disse :"
Meglio tardi che mai , devi essere il nuovo ragazzo italiano , Marco se non erro . A quanto pare la puntualità non è il tuo forte " accenna con un sorrisino, Marco cerca di difendersi  : " Mi ero perso , è la prima volta che vengo a Madrid , sa com'è non sono nato con una mappa in testa " , la classe ride e la professoressa si irrigidisce e in tono severo aggiunge :" Siediti vicino ad Emma " e indica una ragazza all' apparenza brutta ma guardandola più attentamente nota dei lineamenti partcicolari e diversi , era da sola e i compagni la guardavano ridendo , aveva i capelli raccolti in una coda con dei ciuffetti che fuoriuscivano erano di color castano chiaro aveva gli occhi azzurri mare nascosto da degli occhiali troppi grandi per il suo viso e portava una felpa enorme giallo ocra e dei pantaloni da ginnastica ed era completamente struccata . Andò a prendere il posto vicino a lei e  con tono scherzoso disse:" piacere sono Marco " e lei ribattè dicendo " Non sono sorda , ho capito come ti chiami " , lui aggiunse " Qualcuno si è alzato male oggi eh " e sorrise facendo notare il piercing che aveva nella lingua , Emma  infastidita gira la testa e inizia a prendere appunti . Intanto Georgina inizia a lanciargli degli sguardi e lui ricambia . Finite le lezioni tutte le ragazze lo raggiungono e si offrono di portarlo in giro per la città , tutte tranne Emma che se ne va con un bicchiere di cappuccino in mano correndo . Lui la guarda e la saluta lei si gira lo guarda e se ne va , Georgina afferma in modo malizioso :" È la più sfigata della classe , tutti la odiano tranquillo domani mi ci siedo io vicino a te " , lui sorride e dice :" Allora chi viene a fare un giro con me " tutte si offrono ma Georgina evidentemente l' ape regina della classe fa zittire tutte e prende per il braccio Marco e se ne vanno . Escono dalla scuola sotto lo sguardo di tutte le ragazze che lo guardano con occhi innamorati . Dopo 20 metri si fermano in un locale piuttosto moderno frequentato soltanto da giovani , e il cameriere riconosce Georgina e subito l'abbraccia e urla " Ecco la mia studentessa preferita , il solito immaginio "lei annuisce e si siedono accanto a un gruppo di giovani  , la maggior parte sono ragazze tutte in tiro , con tacchi 15 cm , vestiti attillati e tonnellate di trucco in faccia . Si presentano a Marco e flirtano con lui , Georgina lo nota e lo trascina fuori al più presto . Una volta usciti si scusa dicendo :" Scusa le mie amiche sono un po' troppo invadenti " e lui sorride "Meglio per me " ammette e Georgina rimane infastidita . Continuano a camminare e vedono Emma da sola seduta in una fontana che legge un libro , Marco la vede e sorridente urla :" Ei compagna scorbutica " lei si gira e lo guarda storto e fissa il piercing che si muove mentre parla e rimane incantata
ma subito distoglie lo sguardo e se ne va .

Perfettamente imperfettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora