Se il mio cane si chiama Vox (giorno 2)

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Il giorno dopo mi risveglio con le occhiaie. Ho passato tutta la notte a pensare al mio gruppo preferito, così perfetto, così fantastico, così... inaspettato!

Adam che ci prova con me?

Larry che ride ad ogni battutina?

Edge di poche parole?

Ma Bono... così scontroso doveva essere? Spero che sia solo una fase passeggera...

Oggi è venerdì. Non che mi importi tanto, siamo a luglio, un luglio molto piovoso, ma la cosa bella è che non c'è scuola.

Apro le tende. Non piove. Ma un fulmine mi attraversa lo stesso la mente.

Davanti a casa mia, appoggiato a una macchina, c'è Larry.

Tutte le ragazze che passano lo guardano, riconoscendolo, ma lui guarda solo la mia casa.

Mi vesto, mi pettino e scendo.

Che cosa vorrà da me?

Larry, appena mi avvicino, sorride e mi dice: -Hai già i biglietti per il concerto?

Io dico: -Certo! Li... tengo sempre con me... per... per non perderli... ci tengo... molto... al concerto...

Il batterista mi dice: -Vuoi dei biglietti primafila?

Faccio un gemito e prendo di tasca i miei biglietti di fila M. Larry me li prende e mi mette in mano due biglietti di fila A.

Io dico, confusa: -Per... perché tutto questo?

Lui sorride: -Consideralo un omaggio... dalla tua band.

Non so cosa sia... uno degli U2 mi taglia la strada, vado a conoscerli e il giorno dopo vengono a darmi un biglietto introvabile in prima fila? Mi chiedo se sono state tutte quelle lettere che ho scritto inoltrando una catena di Sant'Antonio che prediceva fortuna pazzesca... io sono un po' superstiziosa..

Larry mi si avvicina: -Stai bene? Sei pallidissima.

-Sto... bene- articolo.

-Bene...- dice Larry... mi si avvicina... e lì capisco il suo gesto generoso.

Larry mi bacia.

Mi sta veramente baciando.

E mentre mi bacia sorride.

Amo il suo sorriso.

Cerco di ricambiare come posso, ma so che non sarà possibile.

Perché questo non è vero amore.

Si capisce dall'intensità esagerata e dalla posa Holliwoodiana.

Prendo ad agitarmi, ma Larry continua a sorridere, con gli occhi chiusi.

Mi allontano da lui con uno spintone.

Un po' troppo violento.

Cado per terra.

E, ancora una volta, una macchina si avvicina, mentre io sono troppo stordita per alzarmi.

Non è Adam.

Nessun angelo è lì a proteggermi.

E la macchina mi passa sopra.

Sento un urlo. Uno schianto. Una portiera che si apre. Un altro urlo. Una sgommata.

La voce di Larry che grida: -Pirata! Si fermi!

Qualcuno mi prende per le spalle e grida, scrollandomi: -Abigail! Abby! Sono io, Larry, ti prego, rispondimi! ... non morire...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 16, 2014 ⏰

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