3. Le avventure di Peter Pan

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Le avventure di Peter Pan (Peter Pan), H. Luske, C.Geronimi, W. Jackson, J. Kinney, USA, 1953

Emma

Dovetti infine andare contro tutti i miei principi e ammettere che lo scambio di promesse tra mamma e Jamie si era rivelato molto commovente; e se ero io a sostenerlo, che credevo nel romanticismo quanto Galileo nel terrapiattismo, c'era da fidarsi.

Durante lo svolgersi della cerimonia avevo continuato a sbirciare Luke, testimone dello sposo come io lo ero della sposa. Nonostante il sorriso di circostanza che teneva indossato per l'occasione, l'aura di silenziosa malinconia che lo tormentava da anni era sempre lì, ad annebbiargli i lineamenti, a sfocargli la risata, a insozzare quell'anima da eterno Peter Pan che mi aveva fatto innamorare di lui. Lo scapestrato ragazzo che odiava la scuola, che si tuffava con incoscienza sulla folla durante i concerti e che saltava le interviste perché impegnato con ragazze, alcol e aggiunte varie, aveva ceduto il posto a una nuova versione incolore e insapore.

In seguito alla cerimonia e al ricevimento organizzato dal catering nel grande giardino della villa, gli invitati erano scivolati con andatura barcollante verso la zona adibita a pista da ballo e, soprattutto, i tavoli con i drink disseminati per l'enorme giardino che circondava la villa. Sotto l'elegante gazebo a pianta esagonale, incoronato di fiori e luci tenui come sciami di lucciole, mamma danzò per ore con Jamie. Non li disturbai, anche se mi annoiavo a morte, e mi rifugiai in cucina in compagnia di qualche drink e delle rimostranze del mio fegato.

Mi ritrovai molto più a mio agio nel via vai dei camerieri che scherzavano tra loro, rispetto alle false conversazioni intrattenute a qualche metro di distanza. Seduta al piano bar che occupava un angolo della cucina, ne approfittai per inviare un messaggio a Martina. Calcolai che a Parigi fossero le sei di mattina, ma ero certa che la mia compagna di stanza fosse sveglia da tutta la notte, alla ricerca disperata di uno scatto rubato delle nozze del suo idolo. Per giorni mi aveva tartassata con la richiesta di pettegolezzi succosi sull'evento che in molti attendevano.

In arrivo dalla terra dei limoni e della pizza e con il suo fragoroso temperamento italiano, Martina frequentava le mie stesse lezioni anche se aveva un anno in meno: nei risultati era la prima in assoluto di tutta la scuola, tanto da essere riuscita a superare l'ammissione con un anno di anticipo rispetto a noialtri. Io potevo vantare un quoziente intellettivo al di sopra della norma in confronto ai miei coetanei, ma ero perfettamente in linea con gli altri studenti della scuola speciale che frequentavo ormai da sette lunghi anni. Martina, invece, era fuori da ogni tentativo di classificazione.

La nostra amicizia era potuta sbocciare solo quando la mia infantile invidia nei suoi confronti aveva iniziato a scemare. Comprensibile, mi ero detta tempo dopo. Avevo vissuto i miei primi undici anni di vita con una medaglia d'oro appesa al collo, e ritrovami infine in una nuova scuola dove il mio livello si attestava addirittura fuori dal podio era stato un cambiamento ostico da affrontare. Solo con il passare dei mesi avevo imparato quanto poteva essere soddisfacente vivere nella media.

Che cazzo di messaggio è "Come stai?" Io voglio notizie eccitanti sul mio amato!

La sua risposta era giunta a far vibrare il cellulare appena tre secondi più tardi.

Volevo essere gentile, ma dimentico sempre il tuo carattere di merda. In ogni caso, Jamie è bellissimo. Sembra uscito dall'epilogo di una di quelle fan fiction che continui a leggere sul telefono. Contenta?

Presi un nuovo sorso di alcolico alla frutta e attesi il messaggio successivo, che non tardò ad arrivare.

Che è un figo da paura lo so già da me. Voglio sapere come è vestito, che scarpe indossa – soprattutto di che stilista -, come si è pettinato i capelli, se si è fatto un altro tatuaggio per tua madre, cosa state facendo... descrivimi ogni dettaglio! Sono qui sola, per le vacanze di primavera sono tornati tutti a casa tranne me e mi annoio da morire.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 12, 2020 ⏰

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