un intreccio di sguardi,
così veloci, pieni di un qualcosa
che ribolliva dentro di me
un intreccio di corpi
così imperfetti eppure così belli,
che si muovevano con scaltrezza e paura
occhi dentro occhi
senza dire una parola
ascoltando il rumore del tuo cuore
che batteva contro il mio,
quasi come se il tuo cuore volesse uscire
dal tuo petto,
che poi nemmeno il mio scherzava, batteva fortissimo
come non fa mai, e quindi ti dico
che forse sei tu
che mi rendi così vulnerabile eppure mi fai sentire così completa anche se la paura quasi non mi divora, sembro così indifesa quando si parla di me
insicura, di quello che sono
e tu mi fai stare così dannatamente bene
che starei tra le tua braccia,
così sdraiata accanto a te,
a far intrecciare
un po gli sguardi
un po i corpi
e un po anche le anime,
anche tutto il tempo necessario
per fare qualsiasi cazzo di cosa si voglia fare
-l'importante è essere felici-.