:<<Claudio, so che devi fare una cosa importante. Così mi è stato detto.>> esordì all'improvviso Maria dalla sua solita postazione sullo scalino. Mentre lo guardava, cercava di rimanere impassibile, senza far trapelare niente, perchè lei sapeva, ma non poteva parlare. Doveva essere una sorpresa...era così che lui aveva detto. Era così che lui voleva. Claudio accennò a un sorriso di imbarazzo e improvvisamente gli sembrò di ritornare a quel famoso 2 Dicembre 2016 di due anni prima...''Claudio, ci sei?'' Il giorno in cui tutta la sua vita era cambiata e chissà forse anche quel giorno qualcosa sarebbe cambiato...lo sperava.
:<<Si Maria, grazie.>> disse. Aveva passato tutto la puntata ascoltando insieme a Mario quello che succedeva intorno a loro...i battibecchi, le risposte, le esterne, i commenti...Aveva ascoltato, senza però aver ascoltato realmente. Nessuno, neanche Mario stesso, avevano fatto caso al suo evidente nervosismo. Tipo a quante volte si era mosso sulla sedia senza riuscire a stare fermo per più di 10 secondi. Era riuscito a fingere bene dunque. Ora però che Maria lo aveva chiamato a farsi avanti si sentì le gambe cedere dall'ansia e dall'emozione. Stava per farlo davvero. Non ci credeva neanche lui. Mario, al suo fianco, apparve perplesso.
:<<Che devi fà?>> gli chiese.
Claudio lo guardò ma scoppiò a ridere. Vedeva già l'agitazione in quei profondi occhi neri.
:<<Maria cosa deve succedere? Mi devo preparare?>> chiese Tina nei suoi soliti modi. Maria scrollò le spalle.
:<<Ma non saprei. La redazione mi ha detto che Claudio doveva fare una cosa in puntata ma che voleva aspettare la fine. Non ti so dire, Tina.>> le rispose, ma il sorrisetto sotto i baffi non mentiva. Tina aveva intuito che qualcosa stava per succedere. Così come il resto dello studio, che ora aveva gli occhi puntati su Claudio.
:<<Ma che devi fare? Posso saperlo? Maria?>> chiese Mario spaesato. Claudio non gli aveva detto niente in quei giorni. Non aveva idea di cosa stesse per fare.
:<<Maria, possono...ah ecco.>>
Senza preavviso, furono trasportati in studio da Piero le sedute dello speed date. Il tavolino e i due sgabelli e furono piazzati al centro.
:<<Ma cos'è?>> si sentì in sottovoce la voce di Gianni. La confusione di tutti nello studio era lampante.
Mario guardò di scatto Claudio. Non stava capendo niente. Cosa voleva fare? Perchè le sedie dello speed date?
:<<Clà, che hai combinato?>> chiese.
Claudio si alzò e gli indicò le due sedute.
:<<Ci sediamo un attimo?>>
Il compagno per un attimo esitò. Non sapeva cosa aspettarsi. Allora guardò Maria. Era un'abitudine che gli era rimasta dai tempi del trono.
:<<Mario, non lo so, davvero.>> rispose lei mettendo le mani avanti per difendersi.
:<<Dai, Mario.>> insistè Claudio. Era impaziente. Mario allora si alzò e prese posto sullo stesso sgabello su cui 2 anni prima si era seduto e si era presentato. Era strano essere di nuovo in quella situazione. Gli vennero in mente un sacco di ricordi...Scusa ma sono molto emozionato...Ma figurati anche io...Ricordava in modo vivido ogni momento di quel percorso, ogni sguardo, ogni abbraccio, ogni parola.
:<<Guarda giuro che te la dò una capocciata per qualsiasi cosa tu stai per fare. Devi sempre farmi morire. Vedete? E' sempre così.>> disse una volta seduti. Claudio si mise a ridere, così come il pubblico. Risatine leggere che si placarono subito non appena le luci si spensero nello studio, illuminando solo quel tavolino e loro due. Uno di fronte all'altro. Occhi neglio occhi. Di nuovo. Come 2 anni prima. Per un attimo nessuno disse niente. Mario attendeva ansioso. Non riusciva a stare fermo e di conseguenza continuava a passarsi le mani tra i capelli. Di quel passo, sarebbe tornato a casa con il ciuffo tutto scompigliato. Ma d'altronde non era una novità. Claudio teneva le braccia sul tavolino, lo sguardo basso. Stava pensando. Era peggio della scelta. Non sapeva da dove iniziare e aveva paura di non farcela.
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La vita ti risponde
RomanceEbbene si, dopo tanto finalmente ho deciso di pubblicare. 20 anni e non ci sono mai riuscita. Troppa paura del giudizio della gente, troppo insicurezza, ma ho capito che le cose che scrivo non vanno tenute solo su un pc...vanno lette e commentate...