Parte 2

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Roma splendeva quel giorno. Il sole era alto nel cielo e l'aria sembrava quasi vibrare di felicità e gioia. Avevano avuto fortuna nel scegliere il giorno giusto. Il destino a volte si mostrava essere sempre dalla loro parte. Il 2 Giugno del 2019 si prospettava un giorno magnifico. Avevano scelto Roma perchè, nonostante la loro casa fosse Verona da ormai quasi 3 anni, un pezzo del cuore di Mario era sempre rimasto a Roma...la sua famiglia, i suoi amici, le cose a lui più care...lui aveva desiderato così e così era stato. Alla fine era sembrato giusto ad entrambi. Il giorno prima era tornato nel suo vecchio appartamento. Marco e Alessandro l'avevano accolto con entusiasmo ed euforia. La sua camera era rimasta sempre quella, poichè ogni tanto quando scendeva a Roma per andare a trovarli era lì che stava. A volte doveva ammetterlo, ne sentiva un pò la mancanza, però poi ricordava cos'aveva a Verona che lo aspettava e la malinconia passava in secondo piano. La sera prima era andato a dormire tranquillo, con Kimera, ormai un pò vecchiotta, accucciata sempre ai piedi del suo letto total black. Claudio era andato a stare in albergo perchè avevano deciso che prima della cerimonia non avrebbero passato un minuto insieme. Era un accordo tra di loro. Il momento in cui si sarebbero rivisti sarebbe stato quello in cui avrebbero giurato di passare tutta la vita insieme. La sera, nel letto, si erano parlati attraverso il telefono...L'ultima notte da fidanzati, come ti senti? Aveva chiesto Claudio. Mario era rimasto in silenzio per un pò, poi aveva sospirato e aveva sorriso...Non vedo l'ora di sposarti...e in cuor suo sapeva che anche Claudio aveva sorriso.

Quella mattina, invece, si era svegliato agitato e nervoso. Il cuore a mille, l'ansia a palla. Era intrattabile. Aveva girato per casa senza fermarsi un attimo e neanche i tentativi di Marco e Alessandro erano riusciti a calmarlo. Allora loro si erano fatti da parte e gli avevano lasciato i suoi spazi. Era più che normale avere un atteggiamento del genere il giorno del proprio matrimonio. La cosa poi era triplicata se il soggetto era Mario Serpa. Valentina e Dafne, che era tornata da New York qualche giorno prima, l'avevano aiutato a prepararsi, e ora camminava nervosamente avanti e indietro nella sua stanza. Continuava a sistemarsi i capelli, aggiustarsi l'abito, sedersi, rialzarsi...stava morendo dentro per i mille pensieri, per l'ansia e si, anche per un pò di paura. Tanta paura. Era terrorizzato. Mancava poco. Udì le voci degli altri nell'altra stanza. Poi la porta della sua camera si aprì e sua madre, Velia, lo colse di sorpresa. Era vestita elegante al punto giusto. Non troppo, non poco. Era emozionata. A Mario bastò uno sguardo per capirlo.

:<<Ma guarda come sei bello!>> gli disse con con voce felice, ma che nascondeva qualcosa di molto più profondo. Sembrava volesse piangere, e allo stesso tempo stesse cercando di far buon viso a cattivo gioco. Ma era difficile farlo quando uno dei tuoi figli stava per sposarsi. Mario accennò un sorriso. Il primo della mattina. Sua madre gli si avvicinò e iniziò a lavorare con cura sul suo papillon nero. Lui la osservò e notò che le mani le tremavano.

:<<Mamma, faccio io tranquilla.>>

:<<No, no. Ho sempre immaginato di farlo io.>>

Allora lui la lasciò fare. Dopodichè sua madre lo guardò e sul suo viso anziano si formò un sorriso radioso che scaldò il cuore di Mario. E d'istinto anche lui sorrise sincero.

:<<Che c'è?>> le chiese.

Lei scrollò le spalle. Gli prese il viso tra le mani e lo accarezzò. Un tocco delicato, genuino, di cui Mario ne percepì l'affetto e il calore sin dentro le ossa.

:<<Guardati...sono così fiera di te.>>

Mario aveva passato gran parte della sua vita a pensare di aver deluso la sua famiglia. A volte ancora oggi lo pensava nei momenti di sconforto...di essere un fallimento, una delusione, di averli allontanati da lui, di aver fatto qualcosa di sbagliato...e allora le parole di sua madre diventavano il suo rifugio sicuro, il luogo dove lui trovava conforto quando non si sentiva abbastanza. E tutto tornava al suo posto. Lui tornava a stare bene. Tornava Mario.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 03, 2017 ⏰

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