Capitolo 1

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sono le 19:30 di un lungo pomeriggio d'estate, sono sul ciglio della strada, alle mie spalle c'è la mia nuova villa, è la prima estate che passo qui. Perché non sono dentro la villa o al mare? La risposta è facile, lo aspetto. Sono oramai due ore che aspetto che torni dalla spiaggia. Lui (a cui per questione di privacy dovrei cambiare il nome ma chi se ne? Perché nomi come il suo non si sentono tutti i giorni!! Quindi lo chiamiamo Gesualdo) probabilmente non si ricorda nemmeno che esisto... ma questo a me non importa perché da qui a qualche giorno lo vedrò, e tutta sicura di me mi avvicinerò a lui e con un sorriso gli dirò "ciao, anche tu qui? (Come se già non lo sapessi) come va? Scusa mi ricordi il tuo nome?". Come lo conosco? L'ho visto qui l'estate scorsa e comunque lo vedevo a scuola tutti i giorni... peccato che l'anno prossimo non ci sarà più nella mia scuola. Che grande peccato. Sono le 20 oramai e lui non si vede, ma noi non ci diamo per vinte.

Qui non sono la sola psicopatica, dopo 3 ore che sono qui, da brava ritardata, noto solo ORA che difronte a me c'è una ragazza, mi sorride, la conosco, anche lei viene a scuola mia... sembra che abbiamo molte cose in comune... anche lei aspetta qualcuno... magari il migliore amico di Gesualdo. E subito nella mia testa parte il musical: io e lei, una dalla parte del palco, l'altra dall altra, ci guardiamo e iniziamo a cantare. Poi la scena dei colpi di fulmini. E poi si chiude il sipario, e poi si riapre. Siamo in quattro, due coppie che passeggiano per la spiaggia, e cantano cose belle. Dopo alcune ore (così mi sembra) di musical (chiamato: us) (che bel nome) mi avvicino "ciao giuliaaa"
"Aliceeee, da quanto tempo". Scruto la ragazza, non la vedo da un po' (circa un mese e mezzo) (per un cinquantenne sarà anche un lasso di tempo brave ma per una vita da tredicenne NO).

Giulia è sempre carina, ha quel non so che di particolare. Non ha una bellezza comune. Ci guardiamo, chi sa che starà pensando. E poi FLASHBACK. Si apre il sipario, ci siamo noi in un piccolo paesino di mare, siamo in gita con la scuola, stiamo prendendo un regalo, e tra una chiacchiera e l'altra io dico "Giulia, dai dammi il tuo telefono che ti faccio una foto! *l'Alice selvatica prende il telefono* *ignara* *e con faccia stupita* OHH, ma ti piace Gesualdo!!".

Penso (dovrei farlo meno frequentemente) "quel giorno la presi tanto in giro quando piaceva anche a me"

Torno alla vita reale, (o almeno quella che ci vogliono far credere che sia reale)(ma questo è un altro punto) Giulia mi sta guardando stranita. Capisco perché è li! Ed è subito ATTO 2 del musical: "siamo nel pullman, lei mi dice "Alice io ho la villa vicino quella di Gesualdo", ed io "MA DAVVEROOO? Ma se hai detto che l'estate ti annoi..." e tutta arrabbiata lei dice "l'ho scoperto solo 15 giorni fa! E sono 6 anni che ho quella villa!". Io da brava predatrice di amici dico "MAAAA lo sai che anche io forse prenderò la villa li?". E subito mi risveglio. Giulia mi guarda sempre più stranita. Ed entrambe, nello stesso istante ci accorgiamo che abbiamo la stessa maglia, quella che comprammo in gita.    Nello stesso momento ci guardiamo e scoppiamo a ridere, e ridiamo per almeno un minuto. Mi dimentico totalmente di Gesualdo. E spontaneo mi viene da dire "che dici di un gelato?" Lei mi guarda e mi dice "perché no? Vado ad avvisare mia mamma" la simulo e ci diamo appuntamento alla gelateria alle 21.

Sono a casa, mio papà sta sbucciando la frutta e mia mamma sta seduta in giardino a organizzare probabilmente qualcosa di lavoro, mio fratello sta dormendo (e quando mai). Entro, e mentre mi precipito a prendere la borsetta e tutto un fiato urlo "MAAAMMAAAAA HO TROVATO UNA VECCHIA (vecchia poi, non sono neanche tre mesi che non ci vediamo) AMICA ANDIAMO A PRENDERE UN GELATO CENO CON QUELLO TORNO TRA UN POCHINO" e senza aspettare che mia madre mi risponda esco.

Giulia è davvero simpatica penso mentre la guardo cercare di salvare il suo gelato dalla sabbia. "Allora? Come stai?" Mi chiede mentre si siede per terra. "Bene, mi ero scordata che ti avessi la villa qui, che coincidenza!". Parliamo finché i gelati non sono finiti, allora ci alziamo e iniziamo a camminare verso le case. Cala il silenzio per un istante e subito ne approfitto "senti giu... che ne dici se domani andassimo a mare insieme", lei mi guarda e dice "perché no, non sarebbe per niente una cattiva idea ..."

DIARIO DI UN'ESTATE DI UNA PAZZA PSICOPATICA . Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora