spin the bottle

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Momento di pausa.
Stefano, il solito, propone di fare un gioco. Lo guardo male. Dopo ore, ore di coreografie, di prove, vuole giocare? Che siamo degli adolescenti?!
"Facciamo il gioco della bottiglia" dice entusiasta. Rischio di sputare tutta l'acqua che sto bevendo. Di sicuro gli altri diranno di no... invece tutti sembrano contenti. Addirittura Francesca, Marcello che sono felicemente occupati... capisco Stefano che è ancora single, nonostante tutte le donne che i giornali scandalistici gli assegnano ogni settimana. Faccio per andarmene. "Uè Andre, dove vai?" Giuro che vorrei strozzare Stefano. Tutti mi stanno fissando, mi giro e ritorno indietro. Di sicuro non succederà niente. Siamo tutti seduti in cerchio, sembriamo un branco di adolescenti presi da una tempesta ormonale. Comincia a girare la bottiglia, guardo annoiato l'orologio, non vedo l'ora di prendere l'auto e tornare a Fabriano per il fine settimana e rivedere Maria Elena.
Preso dai pensieri,non mi rendo conto che la bottiglia si è fermata proprio davanti a me. "Andre, tocca a te! Devi baciarla!"
Baciarla. Sono confuso... chi devo baciare?! Stefano, ridendo, mi indica la ragazza che devo baciare. "Andre, per cinque minuti e non un bacio a stampo" ora anche Marcello si aggiunge a rompere le scatole.

Non ci posso credere.

La ragazza, diciamo, la donna che devo baciare è lei. Mi fissa come se volesse dirmi che non mi vuole baciare, anzi sembra quasi schifata.
Elena D'Amario. Proprio lei, la big star di New York, presenza fissa ad Amici da tre anni, proprio quando ero allievo.
Controvoglia, mi muovo verso di lei, si tratta solo di un bacio, non sto tradendo Maria Elena, no proprio no. Siamo a pochi millimetri, tutti quanti ci stanno fissando. La gola secca, il suo profumo inebriante che mi sale fino al cervello, mamma mia... Faccio io la prima mossa, la bacio. All'inizio non la sento, poi c'è. È brava anche a baciare, questo la rende più insopportabile! Prende il mio viso tra le sue mani e il bacio si intensifica, io non sto pensando a nulla. Poi "ora basta ragazzi! Tocca anche agli altri!" Mi stacco da Elena che è arrossita, ritorno al mio posto, abbastanza imbarazzato. Persino Stefano si è zittito talmente la tensione era alta. Per fortuna il gioco riprende, ma a me l'unica cosa che mi interessa è stato quel bacio così intenso. Faccio fatica a guardarla, non parla più, è ancora rossa in viso. Guardo di nuovo l'orologio, voglio uscire.

Il gioco è finito, gli studi stanno per chiudere. Prendo le mie cose e faccio per andare all'auto quando sento qualcuno chiamarmi. Mi volto, è Elena.
Senza trucco è ancora più bella. "Andreas per prima, volevo dirti che..." non trova le parole, non l'ho mai vista così. "Elena non preoccuparti. È stato un gioco, non è successo niente." Appena dico "niente" vedo che Elena cambia espressione, sembra quasi delusa. "Ok, allora, ecco...vado..." Sta per andarsene, non so quello che mi è venuto in testa, ma la prendo per la mano, lei si volta e la bacio di nuovo, non più per gioco, ma per mia intenzione. Mi afferra di nuovo il viso, il bacio diventa più forte, più intenso, andiamo contro la mia auto. "Andre, Andre" lei dice per fermarmi.
"Sei impegnato e io..."
Non riesce a terminare la frase, ma intuisco ciò che potrebbe aver voluto dire. Che non vuole essere l'amante o che forse ha qualcun'altro.
Mi mette una mano sul petto "Andre, io non voglio essere l'altra, l'altra Elena..."
Sono così tentato di baciarla, maledetto Ste e il suo gioco. "Elena, guardami, non voglio che tu sia l'altra, è che non me l'aspettavo tutto questo..."
Vedo in lontananza un uomo, ecco a cosa intendeva.
"Ciao Andre, buon viaggio. "
La vedo andare via con quell'uomo, non riesco a vedere chi sia, ma poco importa perché invece di sentirmi sollevato, mi rode vederla con un altro.

A casa è l'ennesima lite, ormai sono due mesi che il fine settimana è sempre così, "non sei mai a casa", "sei sempre al telefono con i tuoi amici di Roma", mi alzo, prendo la mia giacca e le chiavi di casa e prima di chiudere la porta, mando a quel paese la mia cara fidanzata. Non mi sto comportando bene, ma non ce la faccio più. E inoltre continuo a pensare a quel gioco e a Elena.

Non ho dormito niente e sono davanti agli studi televisivi, sono sicura che verrà a fare qualche ora in palestra. Eccola.
"Andre, ma che ci fai qua? Ma hai dormito?"
"Ti stavo aspettando."
Mi guarda confusa, mi avvicino, le prendo e il viso e la bacio e pure lei si lascia andare.

Dopo una settimana

Stefano non riesce a capire, davanti a casa sua ci sono un paio di casse di bottiglie di vetro fuori con un biglietto Grazie, ma noi non giochiamo più.
Ad un certo punto Stefano urla Andreassssss!!!!!!

Müller/D'Amario øne shøtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora