Chapter 4

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Quella mattina il sole sembrò accecare Richard, la sera prima era andato a letto molto tardi, tormentato da quel bacio dato alla piccola Eleanor, secondo la sua mente aveva sbagliato, ma secondo il suo cuore, che ascoltava di rado poiché temeva l'amore o forse avere timore delle delusioni che egli lascia, aveva fatto la scelta migliore. Non voleva essere ferito ancora da quel sentimento forte e travolgente, capace di renderti vulnerabile e impotente, l'ultima cosa che Richard voleva accadesse.

Faticava a tenere gli occhi aperti gli bastò dare un'occhiata fuori dalla finestra per capire che ormai era tardi, circa le 09.30, si maledisse per non aver chiesto a nessuno di svegliarlo quella mattina. Nella sua stanza non era permesso entrare a nessuno se non al suo servo personale e non prima delle 08:00, poiché per quell'ora aveva già lasciato i locali da un pezzo. Questa era una delle sue regole verso la servitù e la sua famiglia, secondo il suo giudizio questi erano invadenti.

Non amante della confusione, che lo faceva sentire parecchio soffocato, passava le sue giornate in biblioteca, non solo perché era frequentata di rado dai membri della sua famiglia, ma soprattutto perché amava leggere e perdersi tra i libri. Oppure le passava a cavallo, in sella al suo Hermes fra i campi, come il giorno prima, non poteva dire di aver passato una brutta giornata, tutt'altro, si era liberato dei pensieri che lo tormentavano, lo aveva fatto compagnia della dolce lady e quest'idea quasi lo spaventava, non poteva permettere che lei gli entrasse dentro.

Altre volte le sue giornate le passava con Lord Edward Beckman, un uomo poco più grande di lui, forse due o tre anni, erano cresciuti insieme nella tenuta Blackstorm, entrambi di buona famiglia. Lord Beckman si era sposato qualche anno prima con una giovane, Lady Marianne Brytan, era molto importante per Richard, quello fu un vero colpo al cuore, ma era meglio non ripensare a quei momenti che l'avevano fatto soffrire come mai aveva fatto prima, era stato nel momento in cui aveva visto le persone più care a lui scambiarsi le fedi che aveva capito che l'amore e la nobiltà non sarebbero mai andati d'accordo e che uno dei due era una grande fregatura.

Si alzò velocemente dal letto e quasi sentì la testa girare, senza farsi molti problemi indossò velocemente i primi vestiti che trovò nell'armadio, per la fretta rischiò di indossare la camicia sopra il panciotto, mentre invertiva i due capi, quasi dimenticò invece il panciotto (era una cosa assai grave per quell'epoca uscire solo in camicia giacché era considerata come intimo) Dopo le disavventure con i due capi d'abbigliamento indossò velocemente le braghe e il tailcoat. In dieci minuti fortunatamente fu già pronto per uscire da casa, si sarebbe recato in città per incontrare Lord Backman e insieme con lui altri nobili, l'argomento delle loro riunioni era la politica e i suoi rami, oppure molto spesso parlavano dei problemi riguardanti il popolo, non che Richard amasse molto tali riunioni, le giudicava solo una perdita di tempo, ma era obbligato a partecipare a causa del suo posto nella società e poi potevano rivelarsi interessante alcune volte.

Si avviò in un locale della città con il suo fidato destriero, era un'ottima scusa per liberarsi dei pensieri e sfogarsi, inoltre odiava le carrozze, si sentiva imprigionato in un quel piccolo spazio.

Intanto presso la dimora Walton Eleanor fu svegliata al sorgere del sole, la festa di fidanzamento era sempre più vicina ed Eleanor non aveva ancora il suo vestito, desiderava qualcosa di semplice dai colori delicati, ma come sempre il suo parere non fu preso in considerazione. Fantasticava senza accennare di alzarsi, la sua mente era sempre ferma sull'accaduto del giorno prima, sorrideva lievemente, forse stare con Richard non sarebbe stato poi così brutto, quando lui era nei paraggi, poteva sentire il battito aumentare e il respiro diventare sempre più irregolare, non riusciva a spiegarsi perché.

All'improvviso i pensieri di Eleanor furono interrotti dal tono di voce di Annie che si alzava, si voltò verso la donna con sguardo perso chiedendo –Annie scusami hai detto qualcosa?-, l'anziana serva scosse la testa esasperata, anche se non riusciva ad arrabbiarsi con Eleanor, forse perché l'aveva vista crescere o forse per l'innata e rara innocenza che possedeva la giovane lady, con tono di rimprovero provò a dire –lady Eleanor se non vi alzate da quel letto, adesso farete tardi, spero che voi ricordiate che giorno è oggi-. Eleanor annuì tristemente e si alzò dal letto, iniziò a prepararsi per la lunga giornata che la attendeva, nonostante le scelte decorative erano fatte dalla madre, era suo dovere partecipare nonostante fosse a conoscenza che delle sue scelte o delle sue opinioni la considerazione era scarsa.

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Un gemito di dolore lascio le sue labbra rosee mentre veniva stretto il bustino dell'abito per la festa di fidanzamento, le era impossibile respirare in quei tessuti così stretti, la voce di sua madre le arrivò all'orecchio, la donna seduta su in divanetto di una delle stanza della dimora con nonchalance disse –Non lamentarti Eleanor in fondo devi essere perfetta per la festa-, ancora una volta, tutti a pensare a quel matrimonio senza preoccuparsi della sua salute o di come si sentiva, ne era così stanca che alla voce della madre sospirò leggermente o forse ci provò, guardava l'abito da sera cucito su "misura", nonostante poté intuire che era di qualche taglia più piccolo, i suoi movimenti dovevano risultare graziosi all'interno dell'abito, ma si sentiva solamente più goffa, non riusciva a muoversi stretta fra quelle vesti candide d'azzurro.

L'abito era di un azzurro delicato con ricami floreali sulla gonna e il corpetto, poteva ammirare i dettagli dell'abito nello specchio posto d'avanti a lei, in fondo non era così brutto come immaginava, anzi i colori erano delicati proprio come piacevano a lei, mi lisciava distrattamente la gonna mentre per sua fortuna il corpetto veniva allentato, distrattamente ripensava a Richard e i momenti passati con lui.

Ripensando a quel bacio sentì lo stomaco sotto sopra, poteva ammettere di sentirsi davvero felice per una volta, avrebbe atteso con ansia quella festa di fidanzamento, sarebbe stata un'occasione per rivedere quegli occhi azzurri come il cielo in tempesta, azzurri come il mare, semplicemente di mille sfaccettature, poteva annegarci nei suoi occhi, tanto belli quanto profondi, pieni di emozioni da scoprire. Forse non le sarebbe piaciuto scoprire tutte le sue emozioni: la rabbia, il dolore, sarebbe stata troppo da sopportare per un'anima pura e fragile come quella di Eleanor e questo lo sapevano entrambi per questo Richard si sarebbe impegnato, doveva proteggerla da tutto il male e allo stesso tempo doveva proteggere se stesso dalla giovane Lady.

//SALVE GENTE 
NON UCCIDETEMI

Sono sparita perché non trovavo più  ispirazione e ho avuto delle giornate in cui ero troppo stanca per scrivere, comunque sono pronta per ripartire e sto già scrivendo il prossimo capitolo per recuperare, vi auguro di passare un buon pomeriggio e non uccidermi 

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