I've always belonged to you

184 4 6
                                    

Era un tranquillo sabato pomeriggio di inizio estate, c'era molto caldo e Claire si stava annoiando. Avrebbe voluto andare al mare, ma purtroppo le sue due migliori amiche erano entrambe al lavoro. Sperava almeno di uscire alla sera e andare a divertirsi. Sapeva che al molo ci sarebbe stato il festival di inizio estate e per inaugurare bene la stagione si sarebbe tenuto il concerto di una delle sue band preferite, ma da sola non avrebbe voluto andarci. Era fortunata ad avere ogni weekend di festa, ma non sapeva mai cosa fare. Decise di mettere il costume e prendere un po' di sole in terrazzo e leggere un libro, almeno avrebbe sfruttato al meglio quel pomeriggio.
Erano passate un paio d'ore, quando il suo telefono iniziò a squillare. Lo prese e guardò chi la stava chiamando. Era Caroline, una delle sue amiche.
-Ciao, Caroline.- rispose.
-Ehi ciao. Che fai?- disse l'amica.
-Prendo un po' di sole in terrazzo e leggo quel libro che abbiamo comprato l'altro giorno. Te sei appena uscita dal lavoro?-
-Si, ho appena finito. Oggi è stato un inferno. Comunque ti ho chiamato per chiederti se per stasera hai già qualche impegno.-
-No. Volevo andare al festival per il concerto dei Nickelback, ma da sola mi annoierei. Vieni con me?- le chiese quasi implorante Claire.
-Ovvio. Ti stavo giusto per chiedere questo. Mi ha scritto poco fa mio fratello per chiedere se avevo voglia di andare al concerto con lui e Andy, ma da sola con loro pure io non mi divertirei molto quindi volevo dirti di venire con noi.-
-Si, assolutamente. Mi hai salvato la serata. Non te lo volevo chiedere perché so che il sabato ti stanchi sempre tanto al lavoro e quell'altra pure, con lei so già che è un no in partenza.- disse ridendo.
-Perfetto. Preparati che tra un'ora abbiamo appuntamento con loro che mangiamo fuori. Ci vediamo al molo, a dopo.-
-Va bene, a dopo.- chiuse la chiamata e iniziò a prepararsi.

Appena arrivò alla tavola calda, dove Caroline le aveva detto che avrebbero cenato, ci trovò già sia l'amica che il fratello di quest'ultima, Luke. I due si consideravano fratelli, nonostante in realtà erano solo cresciuti assieme e condividevano ogni ricordo di infanzia. Lei aveva 23 anni, mentre lui 25. Anche se esteriormente erano molto diversi, lei aveva i capelli biondi e gli occhi quasi verdi mentre lui era castano, con gli occhi marroni e un po' più basso della media per essere un ragazzo, i loro caratteri erano molto simili, infatti entrambi erano molto estroversi e solari.
-Ehi ciao. Puntuale come sempre.-
-Ciao. Ovvio, odio i ritardi lo sai.-, salutò sorridente Claire, poi si girò verso il ragazzo -Ciao Luke. Non dovrebbe esserci Andy?- chiese.
-Ciao.- la salutò a sua volta -Si dovrebbe arrivare, non è mai puntuale e pensare che gli ho detto pure l'ora sbagliata sperando almeno per una volta che riuscisse ad arrivare puntuale.-
Luke tirò fuori il telefono dalla tasca per controllare se per caso Andy gli avesse almeno scritto a che punto fosse ma nulla. Scrisse un messaggio dove gli chiedeva dove fosse e lo inviò. Dopo qualche secondo, sentì un leggero sussurro al suo orecchio -Sono dietro di te-, inutile dire che conosceva a memoria quella voce. Ogni volta che la sentiva, gli faceva un certo effetto. Si sforzava di non darlo a vedere, ma dentro di sé era consapevole di provare qualcosa di molto più che amicizia per lui. Forse non era amore, ma di sicuro qualcosa che ci si avvicinava molto.
Calmò i suoi pensieri e si girò.
-Finalmente. È proprio impossibile per te arrivare puntuali. La prossima volta giuro che me ne vado e ti lascio solo.-
-Non potresti mai. Mi vuoi troppo bene per abbandonarmi.- fece la faccia da cane bastonato e in nemmeno un secondo fece cedere Luke.
-E va bene. Forse hai ragione, ma giuro che d'ora in poi pure io arriverò in ritardo.- detto questo gli diede una piccola spinta e, facendo cenno alle ragazze di seguirlo, entrò nel locale.
I due amici erano completamente diversi, sia esteticamente che caratterialmente, ma avevano molto altro in comune. Andy, a differenza di Luke, era molto alto, aveva i capelli neri, gli occhi color smeraldo ed era più piccolo di un anno. Insomma diciamo pure che era bellissimo, di certo non passava mai inosservato e attirava molti sguardi su di sé, soprattutto in spiaggia.
Una volta dentro il locale si sedettero in un tavolo vicino alla finestra. Attorno ad esso non c'erano sedie, ma come in ogni tavola calda che si rispetti erano presenti due divanetti. Le ragazze si misero subito entrambe dallo stesso lato, così Luke fu costretto ad avere l'amico molto vicino. Appena Luke si sedette, Andy allungò il braccio sullo schienale del divanetto, non poteva farcela, averlo così vicino stava diventando sempre più una tortura. Doveva andare in bagno e calmarsi prima di fare qualche figuraccia ed essere scoperto. Così si alzò di fretta e corse veloce in bagno senza dare spiegazioni. Appena fu lontano da occhi indiscreti, prese un gran respiro e si guardò allo specchio. Per fortuna notò di non essere arrossito, ma sentiva che qualcosa ai piani bassi si stava risvegliando. Doveva calmarsi, pensare a qualcosa di disgustoso così da far scemare tutta l'eccitazione. Finalmente era riuscito a darsi una calmata, si sciacquò velocemente la faccia, prese un altro respiro profondo e tornò al tavolo.
-Finalmente. Abbiamo già ordinato.-, Luke fece per parlare ma venne interrotto da Andy, -Ho preso il tuo preferito e un bicchiere extra-large di Fanta.- sorrise e gli fece cenno di sedersi. Dopo cinque minuti arrivarono tutti i panini e iniziarono a mangiare. Si erano messi a chiacchierare, parlavano di svariati argomenti. In particolare a Caroline piaceva raccontare cose imbarazzanti sul fratello quando era piccolo, facendo morire tutti dal ridere tranne, ovviamente, il diretto interessato.
-Dai, non fare l'offeso. Tutti hanno avuto i loro momenti di imbarazzo. Ridi, ti preoccupi sempre troppo. Goditi la vita.- gli disse Andy avvolgendo il suo braccio attorno alle sue spalle. Il suo voleva essere un gesto di conforto, ma purtroppo ebbe un effetto totalmente diverso su Luke. Dopo tutto quello che aveva fatto per evitare che succedesse ancora, non poteva cedere. Doveva sforzarsi di mantenere il controllo, ma era più facile a dirsi che a farsi. Non poteva andare di nuovo in bagno, doveva trovare una scusa per alzarsi.
-Vado a fumare una sigaretta, dopo mangiato ne fumo sempre una.-, così si alzò e uscì dal locale. Tirò fuori il pacchetto e se ne accese una. Inspirò il fumo e poi lo buttò fuori. Semplice gesto meccanico che però aveva il potere di rilassarlo. Diede uno sguardo all'interno e vide i tre amici ridere ancora. Rimase a fissare Andy, la sua risata era qualcosa di perfetto, come ogni cosa di lui dopotutto. Doveva smetterla, faceva solo del male a sé stesso. Tornò ad osservare il mare di fronte e si immerse totalmente nei suoi pensieri. Dentro il bar, nel frattempo, Andy guardò fuori in cerca di Luke e quando lo vide appoggiato alla ringhiera perso ad osservare verso l'acqua, non potè trattenere un sorriso. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era quanto fosse stupendo. Si era preso una cotta per il suo amico e non ce la faceva più a fingere. Glielo avrebbe detto, anche se non sapeva ancora né quando né come. Forse non quella sera, gli sembrava un po' strano. Sentiva che qualcosa lo turbava e doveva cercare di capire cosa fosse.
-Torno subito. Vado a parlare un attimo con Luke.- disse rivolto alle due ragazze. Senza nemmeno assicurarsi che lo avessero sentito, si alzò e lo raggiunse. Appena fuori, si fermò qualche secondo ad osservarlo di nuovo. Gli si avvicinò e gli circondò le spalle con un braccio.
-Ehi, qualcosa non va?- gli sussurrò vicino all'orecchio. L'altro sobbalzò per lo spavento, lo guardò negli occhi e gli fece cenno di no con la testa. Tornò a volgere lo sguardo al mare -Sto bene. Stavo solo pensando.- disse con voce bassa, quasi a non voler farsi sentire. Andy gli sollevò il viso -Guardami. Ti conosco, Luke. C'è qualcosa che ti preoccupa. Sai che puoi dirmi tutto, vero?- gli fece un bel sorriso incoraggiante.
Luke si sentiva le gambe cedere. Avrebbe tanto voluto dirgli cosa gli passava per la mente, ma non era sicuro di poter affrontare un eventuale rifiuto. Se non avesse più voluto vederlo dopo? No. Non poteva pensare a come sarebbe stato senza lui.
-Dai, torniamo dalle ragazze. Abbiamo un concerto che ci aspetta.- disse alla fine Andy, scompigliandogli i capelli.
Tornarono dentro il locale, pagarono e si diressero verso il luogo dove era stato montato il palco.
-Ci fermiamo a prendere da bere?- chiese Caroline quasi implorante guardando soprattutto l'amica.
-Chissà come mai ti è venuta tutta sta voglia improvvisa di bere. Non c'entra per caso un certo barista che ti piace, vero?- la prese in giro Claire.
-Potrebbe- scoppiò a ridere contagiando anche gli altri.
Si diressero verso il bar che si trovava sulla spiaggia. Era il più frequentato della zona nel periodo estivo. Si misero nel tavolo più vicino al bancone, ovviamente l'aveva scelto Caroline. Appena lo vide il famoso barista, Anthony, si avvicinò al tavolo per prendere l'ordinazione. Era veramente un bel ragazzo, fisico muscoloso, capelli corti e castani, occhi nocciola e tatuaggi che gli riempivano entrambe le braccia.
-Ciao ragazzi. Che vi posso portare?- chiese sorridendo soprattutto in direzione della bionda.
-Per me un Moscow Mule, molto alcolico.- rispose lei sorridendo -Per la mia amica un Sex on the beach, molto alcolico anche quello, mentre per loro due birre chiare.-
-Perfetto, arrivano subito.-
Una volta arrivato da bere, parlarono del più e del meno. Non vedevano l'ora che iniziasse il concerto. Amavano tantissimo il gruppo che avrebbe suonato. Mezz'ora dopo finalmente si alzarono dal bar e andarono vicino al palco.
C'era davvero tanta gente, d'altronde quando mai sarebbe ricapitato di averli lì per un concerto gratis? Volevano andare più vicino al palco e si fecero strada pian piano. Riuscirono a raggiungere la quarta fila e da lì non si mossero più. Quando la band fece il suo ingresso sul palco, si sollevarono grida e fischi ovunque, compresi dai quattro ragazzi.
Conoscevano ogni singola canzone a memoria, alla quinta canzone Andy e Claire erano già quasi senza voce da quanto cantavano. Quando partirono le note "Never Gonna Be Alone", Luke si avvicinò alla sorella e la abbracciò. Erano davvero molto legati, forse non glielo faceva capire molto -Ti voglio bene.- le sussurrò all'orecchio, dandole poi un bacio sulla guancia. Rimasero stretti l'uno all'altra per tutta la canzone, senza notare gli sguardi di Andy poco più lontano da loro.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Raccolta di OneShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora