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Arguments

Apro gli occhi e mi alzo lentamente dal letto

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Apro gli occhi e mi alzo lentamente dal letto. La testa non gira più, ma faccio fatica a reggermi in piedi. Mi sento a pezzi. Decido di uscire con calma dalla stanza.

Sono nel bunker. Non ricordo niente di ieri dopo... credo di essere svenuta! Cammino piano reggendomi al muro e raggiungo la biblioteca. Trovo i ragazzi seduti al tavolo che parlano di qualcosa a voce bassa come se avessero paura di essere sentiti.

-Hey! Come ti senti Eve?- domanda dolcemente Sam quando mi vede. Si e mi raggiunge velocemente mentre Dean torna silenzioso. Mi appoggio a lui

-sono distrutta, ma sto bene- rispondo passandomi una mano sul viso. Cammino lentamente fino a sedermi sulla prima sedia che trovo. Sam si risiede al suo posto e mi guarda in silenzio

-cosa... cosa è successo?- domando dopo qualche secondo, alzando il viso dalle mie mani, che fissavo, a Sam.

-Hai dimostrato i tuoi poteri- risponde una voce, mi giro a guardare dietro di me e vedo Edward venire a sedersi accanto a Sam. Mi sorride incoraggiante

-sì... ma sono distrutta. Ho tutti i muscoli a pezzi- rispondo lamentandomi e lui annuisce ridendo

-sì... succede a tutti, o almeno a tutti noi che non siamo solamente demoni, o angeli- spiega ed io annuisco rimanendo in silenzio

-beh potevi rimanere a letto- bofonchia Dean infastidito guardando il pugnale che si rigira tra le mani. Mi giro a guardarlo confusa. Perché mi tratta così ora?

-Hey hai qualche problema con lei?- domanda Ed alzandosi, Dean fa lo stesso guardandolo negli occhi. Entrambi gonfiano il petto guardandosi con fare da duri. Sam si alza, pronto a separarli nel caso arrivassero alle mani

-è buffo che me lo chieda proprio tu, che ti sei perso la maggior parte della vita di quella che chiami sorellina. Sei spuntato dal nulla e pretendi di giocare alla famigliola, ma non c'eri quando hanno tentato di ucciderla. Non c'eri quando ha scoperto di essere tutto tranne che umana e non c'eri quando faceva gli incubi la notte e si svegliava in lacrime. Quindi smettila di fare il fratello maggiore che vuole difendere la sua sorellina!- dice duramente Dean, gli occhi duri e la mascella tesa. Le mani strette a pugno e respira a fatica.

-Dean... ma cosa...- sussurra Sam confuso guardando il fratello, ma il maggiore non lo degna nemmeno di uno sguardo

-ho ragione Sam! Ammettilo! Se volevi giocare alla famigliola felice dovevi farlo prima che noi entrassimo in questa storia. Perché conosciamo Eve meglio di te e sappiamo come trattarla! Non abbiamo bisogno di te- ringhia ancora il Winchester. Edward annuisce con un sorriso amaro e si gira a guardarmi

-Ho salvato il mio numero sul tuo telefono nel caso ti andasse di parlarmi. Chiamami quando vuoi- dice calmo, poi scompare senza salutare né guardare i due cacciatori. Io non ho il tempo di dire nulla perché Dean fa per andare via, ma non glielo lascerò fare.

-Fermo- ordino fredda e lui si ferma. Mi dà le spalle ed è rigido sul posto -dimmi cosa cazzo sta succedendo Dean perché io non ne ho la più pallida idea a questo punto- continuo alzandomi a fatica dalla sedia. Mi avvicino a lui e lo afferro per un polso facendolo girare verso di me. Ci guardiamo negli occhi. Lui mi fissa duramente

-Dean ti prego parlami, perché io sono davvero confusa- ripeto con più calma tenendo la sua mano nella mia. Ma lui l'allontana subito iniziando a camminare avanti e indietro

-se è per quello che è successo l'altra notte- cerco di farlo aprire, e credo di premere il tasto giusto perché lui si ferma e torna a guardarmi. Per un po' resta in silenzio, poi si decide.

-L'altra notte non è successo nulla- dice duramente e freddo. Mi fissa negli occhi senza farmi capire le sue emozioni ma io sento una lama trapassarmi il petto e il cuore da una parte all'altra. Avevo notato la sua freddezza, ma sentirlo dire queste parole ad alta voce e con tono così sprezzante mi spezza il cuore.

-Credo che vi lascerò soli- sussurra Sam, avevo dimenticato che fosse qui. Sentiamo i suoi passi allontanarsi, ma nessuno dei due se ne cura perché restiamo a guardarci. Dobbiamo chiarire questa cosa e dobbiamo farlo ora.

-Dean- cerco di parlare, ma lui mi interrompe scuotendo la testa. Le labbra sono una linea dura e il suo sguardo è freddo.

-No! Se credevi che dopo quello che è successo io ti avrei detto che ti amo e ti avrei preso per mano portandoti a vedere il tramonto e ti avrei baciata davanti a tutti ti sbagli. Era solo... la storia di una notte. Tu non sei il mio tipo- sputa duramente e mi guarda come fossi l'essere più orribile del mondo. Sento un nodo al petto e scuoto la testa. So che non è così. Lui prova qualcosa per me. L'ho sentito dal modo in cui mi ha baciata e trattata. Non mi ama, magari, ma prova qualcosa per me.

-Inventane un'altra Dean- sussurro, la mia voce è spezzata e mi odio per questo. Mostra l'insicurezza che provo. Mi avvicino a lui per accarezzargli il viso. Voglio che sappia che non è solo. Che anche se sarà difficile io sarò con lui

-per me non valeva niente- ripete, poi mi sbatte con le spalle al muro e mi bacia. Le sue labbra si muovono dure sulle mie. Quasi mi fanno male. Mi passa una mano tra i capelli tirandoli per far alzare il mio viso. Sono scombussolata, non capisco più niente, e mi aggrappo alle sue spalle per non cadere. Si allontana da me facendo schioccare le nostre labbra e mi guarda negli occhi duramente

-vedi? Non è nulla- ringhia per poi allontanarsi da me come se fosse stato scottato. Credo non ci sia più nulla da dire. Annuisco in silenzio

-non ti potrei mai amare Evelyn perché tu sei un demone, un mostro. E io quelli come te li uccido- parla ancora, il tono di voce è quello che rivolgerebbe a un qualsiasi mostro che sta cacciando e questo mi distrugge. Le sue ultime parole mi distruggono. Sono un mostro per lui. Sento qualcosa dentro di me rompersi e cosi mi allontano prima di scoppiare in lacrime. Non devo farlo, non davanti a lui. Mi chiudo in camera e prendo il telefono e il bigliettino della strega. Da ora in poi non voglio vedere mai più i Winchester. Mi dispiace tanto per Sam, lui è sempre stato molto dolce con me. Ma non voglio più avere a che fare con Dean. E dove si trova Sam si trova Dean, perciò deve andare così.

"Ho cambiato idea. Mi fido di te. Aiutami a trovare mio padre - Evelyn" scrivo velocemente nonostante la vista sfocata. Singhiozzo per poi prendere velocemente la mia borsa dall'armadio. Inizio a gettarci i vestiti dentro, poi prendo un foglio

"Sammy, mi dispiace per come sono andate le cose. Io starò bene, grazie di tutto. Ti voglio bene. Eve". Dopo di che esco velocemente dal bunker e corro verso la mia vecchia casa.

Sarà tutto diverso da ora in poi.

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