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"Allora ci vediamo oggi pomeriggio  - dice Enea -  ciao!", dice infine prima di darmi un bacio sulla guancia.
È la mattina del giorno dopo e io ed Enea siamo arrivati alle nostre scuole.
Appena entro nella mia, Mig mi raggiunge.
"Ehilà come butta sorella?", mi saluta atteggiandosi figo.
Io rido e ci abbracciamo.
"Bene, tu bel?", rispondo imitandolo.
"Alla grande zì", ribatte Mig.
"Allora, oggi abbiamo l'uscita di gruppo, dove si va?", aggiunge poi tornando serio.
"Allora Nelli mi ha detto di andare da lui al suo bar per prenderlo quando io, te, Nico ed Enea ci troviamo.. casomai dopo quando ci siamo tutti andiamo al mare", dico.
Migno annuisce.
"Va benissimo", risponde.
"Ma al mare qui a Rimini o a Cattolica?", aggiunge poi.
"Cattolica dai, dato che saremo già lì", rispondo.
Nel frattempo suona la campanella dell'inizio delle lezioni.
"Ti vengo a prendere alle 15:30, a dopo Stazja!", mi dice Mig allontanandosi.
"Va bene, a dopo!", gli dico anche io andando verso la mia classe.
Le 5 ore passano velocemente, tra appunti, scarabocchi, professori che sclerano, interrogazioni e cavolate varie che ci raccontiamo tra compagni.
Appena esco dalla scuola corro, come al solito, alla fermata più vicina.
Io ed Enea non torniamo mai insieme da scuola, lui fa tutto con calma quindi prende un'altra linea.

Appena arrivata a casa, lascio lo zaino in camera mia, mi tolgo le scarpe, mi lavo le mani e mi siedo a tavola.
Io e i miei genitori parliamo di varie cose, tra le quali il fatto che il pomeriggio sarei uscita.
Finito il pranzo mi precipito in camera a fare i compiti.
Finisco quasi alle 15:00, quindi mi faccio una doccia veloce mi vesto e mi trucco.
Decido di indossare un maglioncino a metà manica nero con sopra un giacchetto di pelle sempre nero, jeans grigi e scarpe bianche e nere.
Sono pronta qualche minuto prima delle 15:30, quindi esco di casa e mi siedo su un muretto aspettando che arrivi Mig.
Per fortuna almeno lui ha la patente e quindi quando usciamo non devo sempre aspettare l'autobus.

Mig arriva dieci minuti dopo le 15:30 e appena lo vedo arrivare mi alzo e mi metto una mano in fronte per il suo ritardo.
Si ferma davanti al mio vialetto di casa.
"Alla buon ora Andry!", lo 'sgrido' entrando in macchina sua.
Mig sta guidando e accanto a lui c'è Bulegas, mentre alla mia sinistra c'è Enea.
"Ciao ragazzi", saluto.
Loro ricambiano.
Mi alzo un attimo dal sedile per dare un bacio sulla guancia a Bulega.
Poi do un bacio sulla guancia anche ad Enea.
"E a me?", mi dice con occhi dolci Mig.
Io sbuffo guardando in alto e sorrido, poi do un bacio sulla guancia anche al Mig e successivamente mi allaccio la cintura.

Tra canzoni stonate e discorsi insensati, in mezz'ora arriviamo al bar di Nicco.
Appena entrati lo vediamo dal bancone intento a parlare a sua madre.
Dopo averlo salutato arrivano cinque fan a chiedere foto e autografi ai ragazzi.
Io, non essendo famosa, vado semplicemente da Nelli.
"We tigre", gli dico dandogli un bacio sulla guancia.
"Ehi!", mi risponde sorridendo.
"Vuoi prendere qualcosa?", mi chiede poi.
"Indovina", gli dico sorridendo.
Lui ricambia il sorrido e si rivolge a sua mamma.
"Mamma! Una lattina di Coca Cola per Anastazja", dice Nicco.
"Arriva! Ciao Ana", mi saluta sua mamma sorridente.
La saluto anche io.
"Devo stare attenta a quello che penso perché tra poco mi leggi pure nel pensiero", dico a Nicco ridendo e cercando i soldi per pagare la lattina.
Sua madre mi consegna la Coca Cola e io pago.
Apro la lattina e io e Nelli ci giriamo verso i ragazzi che stanno ancora facendo foto perché li hanno raggiunti altri fan.
"Faccio in tempo a finire la Coca Cola prima che finiscano di fare foto e autografi ai fan", dico ridacchiando prima di sorseggiare la mia Coca Cola.
"Già", risponde sorridendo Nicco.
"Beh anche a me tutti loro hanno già fermato, c'ho messo un bel po' a finire", aggiunge poi sempre ridendo.
"Immagino", dico sorridendo.
Dopo poco Mig, Bulega ed Enea finiscono di fare foto e autografi, quindi vengono verso di noi e salutano Nicco.
Enea si avvicina a me e mi mette il braccio destro sulla mia spalla destra e avvicina il suo viso al mio senza guardarmi.
Bevo un sorso di Coca Cola e, subito dopo, Enea mi dà un bacio veloce sulla guancia.
Io mi giro verso di lui e lo vedo guardarmi e sorridere.
Sorrido anche io.
"Allora, andiamo in spiaggia?", chiede Mig.
"Ma solo a fare un giro, vero?", chiede allarmato Bulega.
"No ma dai!? Volevi fare il bagno a metà ottobre?", gli chiede scherzando Mig.
"Simpatico", ribatte Bulega dandogli una gomitata.
Io rido per la loro mini-conversazione.
"Certo, dai andiamo", dice infine Nicco.

Il ragazzo della scuola accanto || Enea BastianiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora