Nella vita non si sa mai cosa può accadere domani. Da un giorno all'altro,Emily si ritrova in un orfanotrofio,senza più i suoi genitori,uccisi davanti ai suoi stessi occhi. Ogni notte i demoni la tormentano,e i suoi incubi si impossessano di lei.Da...
-Anche io partecipo a gare clandestine- Ed ecco la confessione del mio migliore amico che mi lascia a bocca aperta. -Aspetta devo ancora realizzare ciò che mi hai appena detto:tu partecipi a delle corse?- scoppio a riderergli in faccia. Lui con sguardo serio annuisce. Oh merda. Allora è vero. ...................................................... Mangiamo e passiamo la maggior parte del tempo a ridere e scherzare,raccontandoci gli anni trascorsi in cui eravamo separati. Mi racconta della perdita della madre,morta per cancro ai polmoni. E che per aiutare il padre nelle spese va a fare delle corse. Infondo è sempre stato un ragazzo magnifico. Nel pomeriggio decidiamo di andare ad una pista di skate,poco distante da qua. -Non c'è bisogno che passi a casa a prendere uno skate,te ne presto uno io,tanto ne ho 5!-Gli sorrido io -Cinque?!?- Io annuisco.-A ok,grazie- Prendiamo gli skate e ci avviamo alla pista. Arrivati decidiamo di fare una sfida. Se vinco io,diventa il mio schiavo per la prossima settimana,se invece vince lui,vado ad abitare da lui. Accettiamo le rispettive proposte dell'altro in vaso di perdita e la gara inizia.
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Finita la gara mi sembra scontato il vincitore. -Scusi chi è il migliore?-fa lui in tono beffardo. -Non me lo far dire,tanto lo sai- -Si,si lo so di essere il migliore,il più bravo- io lo interrompo dicendo- Sisi,credo che lo abbiano capito tutti,stronzo- Gli dico ridendo -Quando torniamo a casa inizia a preparare la tua roba,che vieni a vivere da me- -Lo sai che per me questa non è una punizione vero?-chiedo io. -Si,perché lo so che mi adori.-Mi fa un occhiolino. Torniamo a casa e inizio a riempire scatole e valige con la mia roba. C'è,fatemi capire una cosa,io sono arrivata ieri,ho disfatto tutte le valige e sistemato la roba,per poi scoprire che farlo non sarebbe servito a un cazzo? Che vita di merda! ........... Perfetto,è tutto pronto e così mettiamo i bagagli nella macchina di Cristian e ci avviamo a casa sua. La casa è veramente magnifica,molto spaziosa. -C'è,questa è casa tua?-domando incredula. -Si,guadagno molto con le gare.- -Ma è magnifica cazzo!- -La tua stanza è l'ultima a destra del primo piano.- Salgo le scale,raggiungo la mia stanza,apro la porta ed è stupenda! È totalmente nera,il nero è il mio colore preferito! Ok,sembro una bambina che è appena entrata dentro un negozio di giocattoli,cercherò di calmarsi o almeno di contenermi. So che non ci riuscirò. Scendo le scale il più velocemente possibile,ma verso gli ultimi gradini faccio la caduta di troia! Mi ritrovo spiaccicaata sul pavimento tutta dolorante,con accanto Cristian che cerca di aiutarmi. Ma è possibile che accade tutto a me! -Porca merda! La caviglia cazzo!-Mi lamento io. Lui mi guarda la caviglia preoccupato- è molto gonfia,credo che te la sia rotta,meglio che andare all'ospedale per un controllo. -C'è io sono arrivata ieri e sto già per visitare un ospedale? Che ne dici se nei prossimi giorni ne testiamo degli altri? Così almeno sapremo qual'è il migliore,no?- -Io l'ho sempre saputo che tu sei una cogliona,ma adesso mi hai dato la conferma definitiva-ammette lui. -Tu sei consapevole che nonostante io abbia una caviglia in queste condizioni posso sempre tirarti un pugno vero?- -Si,ma tu non lo farai mai dato che sono il tuo migliore amico,giusto?- spera lui. -Contaci-concludo il discorso con un ghigno. Fuori dall'ospedale La caviglia è slogata,mi hanno detto che posso andare tranquillamente a scuola. Yeaaaaa,viva me! Scherzo,che palle. Nonostante io sia diventata invalida mi obbligano comunque ad andare a scuola. L'ho già detto che ho una vita di merda,se è si,non me ne fotte un cazzo:che vita di merda! Tornati a casa ormai si sono fatte le 11 di sera. Ci hanno fatto attendere un'eternità,nonostante il dolore che avevo e tutte le imprecazioni che ho fatto tirando giù tutti i santi. Ve lo ho detto che ho mandato più volte a fanculo il medico perché continuava a toccarmi la parte della caviglia che mi faceva male e continuava a chiedermi: le fa male qui? E qui? Oh ma invece qui? Si cazzo! È gonfia,secondo lei? E così alla fine lo avrò mandato a fanculo una decina di volte,mentre Cristian mi diceva di stare calma,ma calma un par de palle proprio! Poi devo dire che divento parecchio suscettibile quando non mangio,quindi adesso,alle 11 di sera,mi ritrovo senza aver cenato. Bella merda! Mentre tornavano a casa abbiamo ordinato due pizza e una volta entrati a casa ce le siamo mangiate. Ma sapete qual'è la cosa più schifosi, è che la pizza era una merda. E sapete perché? Perché sapeva di cartone! Ma io dico,la licenza per lavorare in pizzeria,chi cazzo ve l'ha data!?! Boh,io basita proprio! -Cristian! Ti va di vedere un film?- -Ok,horror va bene no?- -Grande,e che horror sia!- Scegliamo di vedere un classico:l'esorcista. Ragazzi,dovevate esserci quando mentre vedevamo il film,Cristian mi stava accollato,mi stritolava dalla paura,ma la parte più divertente era quando urlava come una femminuccia. A metà film mi ero rotta e alla fine gli ho detto- Cristian e porca puttana! Mi hai rotto il cazzo!- e ho cambiato canale. Ma la parte più bella è stata quando lui si era inginocchiato davanti a me e mi ha fatto:Lode a te Emily per aver cambiato canale!- a quel punto non riuscivo a trattenermi dalle risate e gli sto scoppiata a ridere in faccia. Poi lui continua dicendo- Quel film dovrebbe essere illegale! È troppo spaventoso!- -E grazie al cazzo che è spaventoso! È un horror,genio!-rido io -Senti,quella che ha rotto il cazzo qui sei tu! Come hai fatto a non spaventarti! Vai a cagare! -E dai,non è colpa mia,mi dispiace!- Mi scuso io,poi proseguo- Che tu sia una femminuccia!- e inizio a ridere. Poi,mentre sta per salire le scale,gli salto addosso come un koala,e poi mi lascio portare in braccio da lui fino alla stanza,per via della mia caviglia. ................... PV CRISTIAN Mi sveglio a causa da alcune urla,provenienti dalla stanza di Emily. Vado verso la sua stanza,la apro e....
