3 Marzo 2017

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Sta mattina la giornata inizia presto, devo sistemare le ultime cose al bar, fornitori, banca... Insomma i soliti giri che da proprietario mi tocca fare. Mi rigiro nel letto ma è vuoto, mi arrotolo nel mio piumone bianco, come il resto della casa, e lancio un urlo di disperazione affondando il viso nel cuscino dato che sono appena le sei e mezzo del mattino e non vorrei svegliare tutta Verona. Mario è diventata la mia ossessione, lui non c'è ma il suo profumo non vuole saperne di lasciarmi in pace nemmeno un secondo. Mi manca da impazzire ma per fortuna oggi ci rivediamo, la Sicilia ci aspetta, un evento insieme finalmente dopo tante serate separate che (almeno per me) sono insopportabili. 

La prima cosa che faccio è prendere il telefono e aprire la chat di whatsapp con Mario, la discussione del giorno prima mi si ripresenta davanti insieme alla mia buonanotte senza risposta. Con Mario quando si sta insieme si va d'amore e d'accordo, apparte le solite discussioni del tipo 'non fai gnente dentro casa', 'sei venuto a uomini e donne a cercatte la colf?', 'fai i complimenti all'altri a me cor quasi'... Si insomma, Mario lo sa che sono glaciale però ha bisogno di certezze e me ne rendo conto da solo che a volte non bastano quelle che provo a dargli. 

Ieri abbiamo discusso perchè gli ho rivelato che Juan, il mio ex, è in città e vuole rivedermi. Ovviamente la sua gelosia lo ha accecato. Come faccio a fargli capire che io voglio solo e soltanto lui? Mi rendo conto che assorto nei miei pensieri sono rimasto imbamblato a fissare quella chat, clicco e si apre la tastiera, comincio a scrivere.

"Buongiorno cicci, finalmente oggi insieme ❣"

Mi alzo dal letto e mi butto in doccia, canto a bassa voce perchè sono ancora le sette.

"Sono un ragazzo fortunato perchè mi hanno regalato un sogno, sono un ragazzo fortunato perchè non c'è nientedi cui ho bisogno e quando viene sera e tornerò da te, è andata come è andata ma a fortuna è di incontrarci ancora! Sei bella come il sole, a me mi fa impazzire!"

Sono felice e sono anche fortunato, ho avuto la fortuna di trovarmi Mario davanti in quello studio, ho la fortuna ora di vivermelo al di fuori di quel contesto senza telecamere, insomma adesso stiamo vivendo la vita vera e non sono mai stato così felice con qualcuno accanto. 

Esco dalla doccia e mi dirigo in cucina dove faccio colazione, come al solito con banane e yogurt bianco. Nell'aprire il frigorifero mi ritrovo davanti due arance rimaste li dall'ultimo soggiorno di Mario qui, pochi giorni prima. Sorrido senza nemmeno più accorgermene, ogni cosa mi ricorda lui, e ogni cosa che lo riguarda mi fa spuntare un sorriso tutto denti. Sono innamorato? Si, sono innamorato. Da quando anche questa certezza mi è arrivata dritta al cuore sono ancora più felice, è normale? Mi ritorna in mente la faccia felice e spaesata di Mario, i suoi occhi umidi quando gliel'ho confessato una sera al letto dopo aver fatto l'amore. 

"Cicci?" gli sussurrò mentre gli bacio la fronte spostandogli il ciuffo ribelle indietro.

"Mh" mugugna con la voce impastata e roca, che non gliel'ho mai detto ma è una cosa che mi fa impazzire.

"Guardami"

"Che c'è amò?" poggia il mento sul mio petto.

Sorrido, lo amo, amo quando mi chiama così, amo quella cadenza romana

"Ti devo dire una cosa" nel frattempo gli accarezzo il nasino perfetto, la barba folta, quelle labbra che bacerei tutta la vita...

" Amò, me fai preoccupà così però, lo sai che c'ho l'ansia! Parla sù!" 

"Ti amo cicci" sussuro. Non risponde, mi avrà sentito? Gliel'ho detto o me lo sono sognato? Oddio e adesso che devo fare? Aiuto aiuto aiuto.

Nasconde il suo viso nel mio collo, trema, che avrà mai? Mi sta preoccupando, mi sposto così da guardarlo. Ha gli occhi lucidi.

"Mario che hai? Stai tremando, e hai gli occhi lucidi" sono seriamente preoccupato. Alza il viso che aveva nascosto nel cuscino e mi guarda, così intensamente che mi si aggroviglia lo stomaco. Mario che mi hai fatto?

"Sono felice" ammette. 

"Non prendermi per il culo Mario, senti freddo? Hai la febbre?"

"Amò, stai zitto. Ti amo anche io, non immagini quanto" e sorride, sorride e sorride. Glielo bacerei via quel sorriso in questo preciso momento e si, lo faccio. Io a farmi mille problemi e lui che aveva sentito quel 'ti amo' sussurrato e che tremava dall'emozione. 

Il suono del telefono mi distoglie dai miei pensieri, un messaggio, è Mario.

"Non vengo all'evento vai tu" diretto e coinciso.

Cosa significa che non viene? No, io ho bisogno di vederlo. Lo chiamo, una due tre volte ma nessuna risposta allora gli mando un messaggio.

"Mario che significa che non vieni? Per una volta che abbiamo un evento insieme..."

"Clà non insistere, non chiamarmi, e no non vengo" è ancora incazzato per ieri, non ci sono dubbi.

"Mario sei ancora incazzato per ieri, stiamo insieme, chiariamo... Che poi non c'è nulla da chiarire, dovresti sapere che io voglio solo e soltanto te, di Juan non mi è mai importato nulla! Per favore Cicci, vediamoci che mi manchi."

Dopo due ore ancora nessuna risposta, io ho finito di fare i giri per il bar e mi metto per un oretta dietro al bancone. Mi è sempre utile mettermi a contatto con la gente quando ho una giornata storta. Mi aiuta a non pensare. Arrivano le 12 e devo correre a casa per poi correre in aeroporto. Tiro fuori il telefono, Mario ha visualizzato il messaggio ma nulla, nessuna risposta.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 14, 2017 ⏰

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Let's Hurt Tonight - ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora