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Pov Federica

La domenica. Che bella.
Ma domani é lunedì. Sbuffo.
Mi alzo e vado a fare colazione, trovando Francesco che beve il suo solito caffè.
<<buongiorno>>
<<possiamo parlare?>> chiede.
Annuisco.
<<mi dispiace di averti trattato male e ti volevo dire che ho visto i messaggi di quel Matteo sul telefono...>>
Lo guardo male. Come si é permesso.
<<non voglio che tu gli scriva più>> dice severo.
<<non puoi dirmi cosa devo fare>>
<<guarda che lo sto facendo per te. Lui vuole solo prenderti in giro>>
<<e come fai a saperlo?>> incrocio le braccia.
<<lo so e basta!>>
<<e poi ieri sera sove sei stata?>> continua.
<<sono uscita con Giulio>>
<<ma sei pazza!? Lui frequenta gente poco raccomandata>> mi informa.
<<come te che ti scopi chiunque?>>
Mi guarda male.
<<io non faccio niente, in confronto a quelle persone>>
Non rispondo e torno in camera.
Mi vesto al volo e esco di casa, con solo il telefono. Non si sa mai, magari mi scrive
Cammino per un po e mi ritrovo su una panchina di quel parco che mi piace tanto.
Dopo un po qualcuno si siede vicino a me: ha i capelli biondi e gli occhi verdi.
É Gabriele.
<<ciao>>
<<che fai qui da sola?>>
<<niente, a casa mi annoiavo>>
<<é successo qualcosa?>> mi guarda.
Non so perché, ma i suoi occhi mi mettono sicurezza.
<<ho discusso con mio fratello>>
<<Francesco>>
<<lo conosci?>>
<<si, stiamo nella stessa scuadra di football>>
Mio fratello fa football?
<<ah>>
All'improvviso mi brontola la pancia.
Arrossisco.
In questi giorni non sto mangiando quasi mai.
<<hai fame? Ti va di venire a pranzo con me?>>
<<ehm... Okay, va bene>>
Ci alziamo e in poco tempo siamo su un tavolo del McDonald's a gustarci i nostri panini.
<<vai nella stessa scuola di tuo fratello?>>
Annuisco.
<<quindi immagino che conosci anche i suoi amici?>> chiede.
<<si, sono stati i primi con cui ho fatto amicizia. Tu lo conosci?>>
<<si, ma non gli sto molto simpatico. Tranne a Giulio>>
Annuisco.
<<e tu perche ti sei trasferita?>>
Ecco la fatidica domanda.
<<non mi trovavo bene nella vecchia scuola>> dico alla leggera, ma in realtà é molto più di questo.
Mi arriva un messaggio.
Sorride vedendo il mittente.

Matteo: "perché non mi rispondi?"

Io: "sono in giro con un amico"
Arriva subito la risposta.

Matteo: "chi?"

Io: "a te che importa?"

Matteo: "mi importa"
Devo crederli?

<<chi é?>> chiede Gabriele.
<<un ragazzo che mi scrive>>
<<ma lo conosci?>>
<<si, ma... Non di persona>>
<<come non di persona? Fede devi stare attenta>>
<<lo so, ma mi sembra un tipo innocuo. E poi non faccio niente di male>>
<<va bene. Però se succede quelcosa dimmelo che gli spacco la faccia>>
Ridacchio.
<<scusa Gabri, ma ora devo tornare a casa. Ho un po di compiti arretrati>>
<<va bene ti accompagno>> ci alziamo e andiamo a pagare.
<<ti offro il pranzo>>
<<non posso rifiutare visto che non ho un soldo con me>> dico alzando le spalle.
Lui ride e paga.
Andiamo in macchina e quando ci troviamo davanti casa mia dico:
<<grazie per il pranzo>>
<<grazie a te della compagnia>>
Si avvicina e mi abbraccia lasciando mi un bacio sulla guancia.
<<ci si vede in giro>> sorride.
<<si>>
Scendo dalla macchina e entro in casa.
<<ascoltami bene!>> mi aggredisce mio fratello.
Alzo gli occhi al cielo.
<<ti ho già detto che non devi uscire con quella gente!>>
<<non ha fatto niente di male. Mi ha anche offerto il pranzo>>
<<ci sei andata a pranzo insieme!>> dice sorpreso.
<<adesso basta! Se non la smetti me ne torno a Roma>> mi arrabbio.
<<vai! Non mi importa niente>>
Rimango sorpresa da quello che dice.
Salgo le scale e mi sdraio sul letto piangendo per un bel po.

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