CAPITOLO 3

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Marco

Siamo arrivati alla festa, scendiamo dall'auto e prendo per mano Martina che scioglie subito la presa. Mi piace il fatto che lei sa tenermi testa, a modo suo, ma ci riesce. Solitamente trovo ragazze che si fanno scopare senza grandi problemi e lei neanche tenerla per mano.
Entriamo nell'enorme casa e ci dirigiamo al bancone.
«Della vodka alla pesca, tu cosa vuoi piccola» mi stranisco di come sto parlando, ma se la devo conquistare devo.
«Io vorrei una Coca-Cola, grazie»
«Niente aalcol?» domando, con un tono come a prenderla in giro.
Si 'arrabbia' alla mia domanda che richiama il barman.
«Vorrei della vodka alla pesca anche io, al posto dell Coca-Cola » dice sicura di se.
«Così mi piaci piccola» le dico continuando con le smancerie.
Quando abbiamo finito di bere e parlato un po' ci dirigiamo alla pista da ballo. Dove ci sono già delle puttanelle che si strusciano contro ragazzi a caso. Cerco con lo sguardo se conosco qualcuno, ma avrei preferito non farlo, perchè incontro lo sguardo di Rebecca.
Rebecca è stata una delle mie storie più lunghe, è durata 4 mesi, era una storia malata, basata sul sesso. Io la ho abbandonata nel momento in cui mi è venuta a dire che era incinta. Io non avrei sopportato un bambino gattonare in giro per la MIA casa, sopratutto non avrei sopportato l'idea di abbandonare aalcol, feste e sopratutto sesso.
Vado da Rebecca e lascio Martina da sola in mezzo a una pista circondata da persone a lei sconosciute.
«Cosa vuoi?» mi domanda con aria di sfida.
«Di sicuro non te» le rispondo a suo stesso modo.
«Fottiti Venturi» mi dice lei andandosene via sculettando vestita come una zoccola, decido di tornare da Martina che sta ballando con Francesco.
«Coglione, scansati l'ho invitata io» dico a quest'ultimo indicando la ragazza al mio fianco.
«Ma che cazzo vuoi?» mi domanda con tono di sfida.
Mi da fastidio il suo atteggiamento da gran fighetto che gli sferro un pugno dritto sul suo orribile naso e altri due altrettanto forti nei suoi due merdosi occhi.
Martina mi sta allontanando e è decisa nel portarmi a casa.
«Ma che cosa cazzo ti è preso?» mi domanda molto arrabbiata.
«Dimmi cosa vuoi da me e basta, non voglio entrare in tutte le tue cazzate, speravo che venendo con te a questa festa mi avresti detto cosa volevi, ma non lo hai ancora fatto, quindi sbrigati e chiudiamola qui.» continua tutto d'un fiato.
«Dimmi che cosa vuoi!» continua iniziando ad urlare.
«Io, io non lo so cosa voglio»
«Ti ho vista a scuola, ti ho iniziato a notare nell'ultimo periodo e credo di volere te» le dico cercando di essere il più credibile possibile.
Mi guarda e sta piangendo.
«Smettila di dire cazzate, i ragazzi come te non vanno dietro a quelle come me.
Dimmi quello che vuoi per favore» mi dice quasi supplicandomi.
«Con chi vanno i ragazzi come me?» le domando curioso, ignorando l'ultima frase
«Te lo dirò, ma non adesso»
«Cosa vuoi fare, ti ho invitata a una festa e no voglio portarti via solo alle 22.30» le chiedo con un sorriso malizioso.
«Andiamo al parco di fronte alla scuola, ti va?» mi chiede incerta.
«Certo»

Siamo arrivati al parco e ci sediamo sull'erba leggermente umida.
«Perchè proprio me?» mi domanda lei curiosa
«Io, io sinceramente non lo so perchè ho scelto te. Mi attirava la tua faccia da brava ragazza, vorrei sapere se lo sei realmente, vorrei sapere cosa si nasconde dietro ai tuoi occhi, dietro a quegli occhi così belli. So che posso sembrare uno stronzo e probabilmente lo sono, ma sai anche io ho bisogno di certezze. Certezze che mai mi sono arrivate.» dico dicendo in parte bugie e in parte no. Noto che mi guarda con una faccia stranita da ciò che ho appena detto.
«Proviamoci, ti giuro che se va male ti lascio stare, ma ti prego dammi una possibilità, lasciami farmi conoscere e lasciami conoscerti. Ti giuro che se mi dirai di andartene me ne andrò, ma proviamoci» le dico.
«Proviamoci» sono le uniche parole che le escono di bocca, sembra sbalordita di se stessa e probabilmente lo è.
Mi avvicino a lei e la bacio, ma non è un bacio volgare, è un bacio casto, chiede accesso alla lingua ma me lo nega.
«Vacci piano Venturi» mi sussurra sorridendo.
«Questo è il nostro piccolo grande segreto» le dico indicando i nostri corpi.
«Andiamo a casa mia per stanotte, avvisa i tuoi ed è fatta» le dico sussurrandole all'orecchio e mordendoglielo.

Siamo in macchina, l'aria è abbastanza tesa, quindi decido di farle una domanda che quando eravamo fuori dalla festa a evitato.
«Con chi stanno i ragazzi come me?» le chiedo ridendo.
«Stanno con delle tipe come Rebecca o Elisa» dice lei ovvia.
«Non capisco perchè proprio con le più zoccole» le dico.
«Perchè volete del sesso ad alto livello e loro ve lo possono dare» mi risponde ridendo. Rido anche io alla sua battuta e continuo fino ad arrivare a casa.

AVVISO
Volevo dirvi che ho aperto una profilo instagram per tenervi aggiornati/e sulla storia e sopratutto sulle vite di Martina e Marco.
Il nome del profilo è @chooseme._
Inizierò a postare quando ci saranno un po' di follower quindi ditelo a amici/e
Grazie e buonanotte

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 17, 2017 ⏰

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