I think you two make a pretty good pair

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- La sera, dopo il meeting -

«Comunque io e Derek ci siamo chiariti. Lui dice, anche se non mi sembrava poi così convinto, che Stiles è un tipo che tende a impicciarsi dei problemi degli altri e maledizione se ha ragione. Ecco perché ha fatto quella scenata. Sappi che a quanto mi ha detto Scott, domani Stiles passerà per portarti a scuola, quindi... OH MIO DIO Malia!».

La voce di Braeden si era fatta più chiara ad ogni passo: la ragazza aveva ormai oltrepassato l'ultimo scalino quando, aprendo la porta della stanza della giovane Hale, trovò il dramma.
Sembrava che tra quelle quattro mura fosse passato un tornado: il cuscino pareva essere finito sotto un tir, sporco di polvere e distrutto; le lenzuola erano strappate e buttate malamente in giro; le ante degli armadi squarciate da artigli e c'erano piume dappertutto sul pavimento.

«Malia che è successo?».

Braeden corse verso di lei, spaventata da quello che le stava attorno.
Malia stava rannicchiata nell'angolo, vicino all'unica anta dell'armadio che non aveva subito la sua ira.

«Ero nervosa, ma è passato». Borbottò lei, gli occhi bassi che fissavano le ginocchia.

«Nervosa? -pigolò Braeden, guardandosi attorno – questo mi sembra un po' più che nervosa. Hai distrutto la tua stanza! Ora scendo e chiamo Derek, non mi interessa se è sotto la doccia, devo raccontargli tutto! ».

«No!» Urlò Malia in preda al panico, trattenendo da un polso l'altra, gli occhi che le si erano colorati di un blu metallico, «Braeden ti prego, lascia perdere. E' una crisi passeggera, non ho bisogno di te e men che meno di Derek. Lasciami sola, per favore».

Braeden annuì, capendo immediatamente il fastidio dell'altra: «Vorresti non sentirtelo dire e vorrei non dirtelo, ma anch'io ho notato come si guardano, quei due. Non sono un mannaro, ma posso ancora sentire il battito del cuore accelerato di Stiles, quando Derek lo fissa» confidò a bassa voce.

«Per favore non voglio parlarne. E... puoi farmi un favore?» tagliò corto l'altra, ricacciando indietro le lacrime.

«Dimmi».

«Puoi chiamare Lydia e dirle di venirmi a prendere domani? E non dire nulla a Stiles. E se lui dovesse passare con quel catorcio scassato, non farlo entrare in questa casa per nessun motivo. Va bene?».

Non si potevano negare le richieste di un cuore spezzato. Anche una ragazza cinica e fredda come Braeden doveva sottomettersi alla forza dell'amore distruttrice.

«Va bene. Però sistema la camera, perché se dovesse entrare Derek saresti nei guai».

Malia tese le labbra, sforzandosi di sorridere. «Grazie».

-

Il cellulare della giovane coyote rimandava la schermata azzurra di uno dei più famosi social su internet.
Nel suo status aveva scritto "Impegnata" e il suo profilo era tappezzato di foto con un moretto pelle e ossa con qualche muscolo e tanti nei.
L'apparecchio tremava, tra le mani di Malia.

Con riluttanza, la giovane cambiò status, quel "single" che solo a leggerlo bruciava sulla sua pelle come se fosse stata sui carboni ardenti.
Era da un po' che ci pensava: il fatto di non indossare il bracciale e l'odore che fiutava attorno a Stiles ogni volta che entravano nel loft ne era la conferma. Lasciarlo era la soluzione migliore per entrambi, anche se faceva male.

Non aveva ancora voglia, però di cancellare le foto: era come se dovesse spezzare completamente il suo legame con Stiles e in una sola notte le era impossibile.

I coyote erano famosi ingannatori, ma nello stesso tempo anche molto fedeli e lei... lei era fedele a Stiles, il primo umano che le avesse regalato la gioia dell'amore adolescenziale.

Who Owns My Heart (ITA) #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora