capitolo 2

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sono le 6:00 di mattina e come ogni giorno il rumore della  sveglia invade la mia stanza ed io come ogni mattina non ho nessuna voglia di alzarmi,mia alzo  vado in cucina ed inizio a lavare i piatti della sera prima.. da quando è morta mamma la casa è tutat disordinata: piatti sul lavello,letto sempre disfatto, le ragnatele regnano in tutta la camera di mamma, nessuno di noi due ha avuto il coraggio di entrarci da quando lei è morta. appena ho finito di fare i piatti mi preparo per andare a scuola. scendo di casa e mi dirigo alla fermata dell'autobus dove incontro Clay

clay: buongiorno cucciola! *mi abbraccia*

io:buongiorno!<3 *ricambio l'abbraccio*

insieme ci dirigiamo a scuola, entrati in classe ci sediamo ai nostri posti e seguiamo la lezione, oggi sono distratta, sono esattamente 3 settimane che mia mamma è morta e non faccio altro  che pensare a lei. fortunatamente  c'era clay che mi ha consolata e mi ha abbracciato dicendomi di stare tranquilla e di non piangere perchè lei non vorrebbe questo. usciti da scuola clay mi prende la mano e si iniziano a sentire i soliti bsibigli delle ragazze gelose, tutti sono sempre stati gelosi di me e clay  perchè clay è un figo della madonna mentre io sono una ragazza orribile, non vado mai alla feste, non mi trucco mai e non mi importa del mio aspetto come a tutte le altre. io  clay ci avviamo verso casa mia,l 'ho invitato a pranzo anche se so che a mio padre non piace. appena arrivati a casa metto a cucinare un sugo fresco quando vedo che mio padre scende in cucina e con aria severa mi dice: ''Cosa ci fa lui qui? lo sai che non lo voglio vedere, fuori da casa mia!'', a questo punto stanca di mio padre e piena di rabbia che dico: basta, ora sono stufa di te, sono settimane che non esci da quella stanza, da quando la mamma è morta non fai che deprimerti;sono stanca di te e della tue urla isteriche, dei tuoi comportamenti e dei tuoi sbalzi d'umore. in queste tre settimane non mi hai mai chiesto come sto, se sono viva o morta. clay è l'unico che mi è stato vicino e che mi ha aiutato, lui è il ragazzo che voglio accanto a me per tutta la vita, papà io lo amo. (ebbene si, sono 2anni che sono follemente innamorata di clay ma non gliel'ho mai detto perchè non volevo che lui mi abbandonasse come hanno fatto tutti gli altri, io ci tengo a clay e non volevo rovinare la nosta amicizia). mio padre appena sente queste parole si irrita ancora di più e mi da uno schiaffo, a qual punto clay si alza e si mette davanti a me difendendomi 

clay: signor Andrea con tutto il dovuto rispetto non credo  che era necessario dare questo schiaffo a giusy. 

io: clay lascialo perdere fallo deprimere tanto di me non se ne fotte un cazzo. detto questo mi alzo prendo le chiavi di casa e esco sbattendo la porta, ovviamente porto clay con me. usciti di casa scoppio a piangere tra le braccia di clay, mi sento sicuro tra le sue braccia, mi sento  a casa. 

dopo che mi sono calmata clay mi fa la fatidica domanda, quella che oggi non volevo proprio sentire....quella che temevo lui mi facesse..


Un amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora