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Eccolo lì.
Era seduto su una panchina, con una sigaretta tra le labbra. Ci avrei giurato visto il fumo che si vedeva.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui, oddio non me lo sarei mai immaginato dopo un anno, ancora qui.
Lontani, ma vicini.

"Ciao...." parlò, mentre dalla sua bocca uscivano dei cerchi di fumo.

"Ciao" misi le braccia conserte e poggiai la schiena sullo schienale della panchina, aspettando ciò fu cui voleva parlarmi.

"Kae"

Non chiamarmi così, ti prego.
Pensai.

"Guardami" ordinò

E così feci.

"Dimmi, di cosa volevi parlarmi?"

"Di noi"

Noi. Quel "noi" lo avevo rinnegato per troppo tempo, adesso lo volevo. Volevo fosse mio ed io essere sua.

"Lo so" disse sospirando.

Corrugai la fronte. Cosa sapeva?
Capì la mia espressione e così continuò a parlare.

"Lo so, ti conosco sei incazzata perché mi sono finto un altro, ma a tutto questo c'è una spiegazione o meglio dovresti già saperla"

Sì già ero a conoscenza della motivazione per cui aveva fatto ciò che aveva fatto.
Perché lui mi amava.

Annuii.

"Lo so perché lo hai fatto" dissi

Mi sorrise.
Un sorriso sincero, ed io non potei non ricambiare.
Sorrisi anche io.
Avrei voluto baciarglielo quel sorriso. Mi mancavano i suoi baci.
Mi manca lui.

"Anche io" dissi sorridendogli.

Aveva capito.
Ci eravamo capiti.
Lui facendomi capire la ragione per cui mi aveva mentito, mi aveva detto "ti amo" ed io avevo semplicemente risposto.

"Cosa?" disse ridendo.

"Mi hai capito perfettamente" dissi arrossendo.

Se lo voleva sentir dire il bastardo.
Risi tra me e me.


-2 per la fine della storia

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