Capitolo 1

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Bip bip bip bip bip

Mentre suona la sveglia tiro forte il mio cuscino contro la parete facendo cadere le foto scattate con la polaroid di Katy.

«Nooo!» dico con un sibilo di voce, per poi riattaccare tutte le foto.

Poi mi capita in mano la foto del compleanno di Katy,con la torta a tre piani e dietro io e lei che sorridiamo.

Guardo l'orario 6.45 a.m, farò tardi! Prende un paio di shorts neri a vita alta e un top rosso dell'Obey, lo zaino e il cappellino dei Chicago Bulls.

Oggi è il primo giorno di scuola,spero di trovarmi bene con i compagni. Ho letto
l'e-mail che ha inviato la preside, o meglio, l'Istituto a tutti gli alunni; e sarò in classe con Katy la prima ora.

Stacco il cellulare dal carica-batteria e mi dirigo al piano di sotto, leggo un foglio con la scrittura di mia nonna:

"Oggi alle 4.00 p.m. hai lo psicologo, quindi torna presto
P.s. buona scuola"
Nonna

Vado dallo psicologo per gli attacchi d'ansia e la depressione; e soprattutto perché mi taglio. I miei nonni lo hanno scoperto 1 anno fa, e da lì hanno trovato lo psicologo: signore Evans.

Faccio colazione con dei biscotti, apro lo scaffale e prendo gli anti-depressivi.

I miei nonni dormono perché sono in pensione perciò esco silenziosamente dalla porta di casa e vado alla fermata del bus. Guardo il cellulare, 7.05 a.m. è presto, l'autobus arriverà fra 10 minuti. Sento vibrare il telefono e sullo schermo compare "Katy♡".
Rispondo e Katy mi saluta dicendo:
«Shaaa aiuto mi sono svegliata tardi ho solo 10 minuti per prepararmi, MERDA!» strilla facendomi spostare il telefono dall'orecchio.
«Muoviti,ti vesti veloce e facciamo colazione alle macchinette»
«ARRIVO» esclama e chiude la chiamata.

Dopo meno di 10 minuti vedo arrivare Katy con indosso un vestitino nero che arriva poco sopra le ginocchia con una striscia di pizzo nero sui fianchi

Mentre la guardo dalla direzione opposta arriva l'autobus e lei si mette a correre.
Fortunatamente trovo due posti liberi così ci sediamo io e katy:
«Insomma non avevi tempo, eh?» le domando ironicamente indicandole il vestito.
«É la prima cosa che ho trovato» si giustifica.
«Certe volte mi chiedo come facciamo ad essere amiche» le dico facendola ridere.

Tiro fuori dallo zaino il cappellino e lo metto con la visiera dietro alla testa.
Dopodiché snodo gli auricolari e li metto alle orecchie e parte "There's Nothing Holding Me Back" di Shawn Mendes.

Scese dell'autobus vediamo in lontananza la scuola, un edificio bianco con le finestre aperte, che mostrano le aule vuote.
Io e Katy ci digiriamo all'entrata, sapendo già che sarebbe stata una giornata faticosissima.

Ogni studente deve andare in segreteria per ritirare la password dell'armadietto; quindi prima di andare alle macchinette andremo in segreteria per ritirare la password.

Arriviamo davanti alla porta della segreteria e bussiamo.
«Avanti» sentiamo dire.
Ci troviamo davanti una donna sui 30 anni, bionda al computer, sopra il seno ha un cartellino con scritto "Tessa Miller", dovrebbe essere la segretaria.
«Buongiorno noi siamo Sharon Murphy e Katy Smith, potremmo avere i codici degli armadietti?»
«Certo ragazze»

Attendiamo pochi secondi e sentiamo il rumore della stampante.
Esce prima un foglio, poi l'altro.
«Ecco a voi» ci dice la segretaria sorridente.
«Grazie» le diciamo in coro.
E usciamo dalla segreteria con i fogli in mano.

«Che numero di armadietto sei?» mi domanda Katy mentre scendiamo le scale per andare alle macchinette.
«25»
«SIII IO 26!» esclama con il foglio in mano
«Siamo vicine!»
Giriamo per la scuola cercando le macchinette ma non le troviamo. Perciò ci fermiamo al primo ragazzo che troviamo per chiedere dove sono le macchinette.

«Scusi ci può dire dove sono i distributori delle merendine?» dice Katy a un ragazzo appoggiato sul bordo delle scale.
«Infondo a destra» spiega indicando la direzione con la mano.
Lo ringraziamo ed entriamo nella sala.
Prendiamo due caffè e un Kinder Bueno da dividerci.
Sono le 7:50, tra 5 minuti dovremmo andare in classe.

Entrammo in classe e non c'erano posti uniti, così mi sedetti vicino ad una ragazza a me sconosciuta; Katy vicino ad un ragazzo.
«C-ciao» mi dice la mia compagna.
«Ciao» le dico timidamente.
«Come ti chiami?» mi domanda.
«Mi chiamo Sharon, tu?» le rispondo.
«Rebecca»
Nel momento in cui mi dice il suo nome, suona la campanella ed entra il professore.

«Buongiorno ragazzi» dice il professore: un uomo alto,capelli bianchi, e con gli occhiali.
«Buongiorno» diciamo in coro.

«Presentatevi»
Una ragazza nell'angolo dell'aula, con una voce da oca inizia a parlare: «Ema Brown» e infine ridacchia.
Si presentano quasi tutti, così da arrivare a me:
«Sharon Murphy».
Dietro di me si presenta Katy: «Katy Smith» e così si presenta il ragazzo di fianco a Katy, che poi sarebbe il ragazzo a cui abbiamo chiesto dov'erano le macchinette:
«Matte-» ma il professore lo interrompe.
«Matthew di nuovo qui? Ripetente di 2 anni,2 anni fa non me lo sarei mai aspettato».
Resto incantata negli occhi del ragazzo dietro di me, verdi, quasi gialli.
La voce del professore mi distrae, e inizia la lezione.

La prima ora passa velocemente, così esco dall'aula insieme a Katy e vado all'armadietto a cambiare i libri.
«Seconda ora?» domando a Katy.
«Geometria» mi risponde.
«Io geogra...ahiaaa

Sento tirare i capelli dal dietro, come uno strappo. Mi giro di scatto.
E questa?

My heart | Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora